In una Londra a lutto per la dipartita della sua longeva Regina, tutto sembra continuare a scorrere nonostante alcuni disagi dei mezzi pubblici: in questo storico scenario ho avuto la possibilità di vivere in prima persona lo Square Enix Plays 2022, evento stampa a porte chiuse collegato al Tokyo Game Show di quest’anno.
In qualità di inviata di Player.it ho potuto provare i più attesi titoli Square Enix in arrivo questo autunno, tra demo già pubbliche come quella di The Diofield Chronicles ed esclusive stampa come l’attesissimo Crisis Core: Final Fantasy VII Reunion.
Un bus rosso a due piani in pieno stile londinese ci ha portati allo special party al quale era intitolato, in una zona periferica della città, ma egualmente contraddistinta dalla caratteristica architettura inglese. L’evento si è tenuto presso la Fireworks Factory di Royal Arsenal, una ex fabbrica di fuochi d’artificio che per l’occasione è stata ricoperta da scenografici ciliegi in fiore e neon rosa.
Grazie al sodalizio con il Tokyo Game Show, che si è tenuto nello stesso giorno in Giappone, abbiamo potuto assaggiare la cucina nipponica provando snack e piatti tipici del Sol Levante preparati sul momento in questa splendida location interamente tematizzata.
Il tutto però è stato così organizzato per farci vivere al meglio i giochi che è stato possibile provare nelle numerosissime postazioni dedicate. Le console erano impostate per limitare accuratamente la durata del nostro gameplay così da evitare di farci scoprire troppo su queste nuove uscite. Vediamo più accuratamente in cosa si sono distinti i vari titoli presenti allo Square Enix Plays 2022!
Crisis Core: Final Fantasy VII Reunion
Il titolo di punta dell’evento non può che essere stato proprio Crisis Core: Final Fantasy VII Reunion, attesissima remaster del quasi omonimo titolo del 2007, a sua volta prequel dell’originale Final Fantasy VII del 1997. Più che una semplice versione remasterizzata e in qualità migliorata, si potrebbe parlare di un vero e proprio remake, dato che il gioco si presenta completamente innovato non solo nell’aspetto grafico, ma anche in numerose parti del gameplay.
Reunion va ad arricchire ancora una volta la saga di Final Fantasy VII che si è sviluppata su più titoli e piattaforme negli anni, rimbalzando tra console fisse, portatili e dispositivi mobili. Il gameplay action risulta migliorato, adesso velocizzato e dunque più dinamico: i pattern di attacco dei nemici risultano più rapidi e intricati per bilanciare la maggior varietà e velocità di attacchi e schivate disponibili per il giocatore.
L’interfaccia richiama quella originale, ma con un tocco più moderno che la avvicina a ciò che è stato fatto in Final Fantasy VII Remake. In basso a sinistra continuano a essere presenti le tre barre degli HP, MP e AP, mentre sulla destra è possibile selezionare gli strumenti utili come cure e potenziamenti da utilizzare con un solo click in battaglia.
Altra meccanica invariata è la Digital Mind Wave, il sistema di slot che occupa l’angolo in alto a sinistra dello schermo girando costantemente per fornire randomicamente boost e mosse finali devastanti. La casualità di tale meccanica ci lascia un po’ incerti dato che si sarebbe potuto giocare di più sulla strategia rivedendola di conseguenza, ma è anche vero che le Limit Break – le potenti mosse finali precedute da animazioni – possono essere intelligentemente sfruttate al momento giusto per indebolire e perciò contrastare un devastante attacco nemico caricato che rischierebbe altrimenti di disintegrarci.
La grafica seppur migliorata in HD non si avvicina a quella degli ultimi titoli per PlayStation e Xbox, ma ha soddisfatto ampiamente le nostre aspettative soprattutto vista l’uscita anche su Nintendo Switch, console che sappiamo non brillare per prestazioni. Con una narrativa in pieno stile Final Fantasy, ricca perciò di momenti di puro imbarazzo e sconcerto tra un elemento chiave per la trama e l’altro, il capitolo Reunion potrebbe stupirci, soprattutto se vi ritroveremo anche aggiunte che lo colleghino al futuro della saga.
Dragon Quest Treasures
Di certo uno dei titoli dell’evento maggiormente adatti a un pubblico giovane è Dragon Quest Treasures, il più recente capitolo della serie le cui creature sono disegnate dall’inconfondibile matita di Akira Toriyama. Per godersi questo nuovo capitolo in arrivo unicamente su Nintendo Switch il 9 dicembre, potrebbe non essere necessario aver giocato Dragon Quest XI: infatti, Erik e Mia, che nel precedente titolo erano solo personaggi secondari, divengono qui protagonisti, ma in veste di bambini, costituendo una sorta di prequel dell’originale in qualche modo però scollegato dalle vicende di Dragon Quest XI.
I due giovani esploratori vichinghi dovranno cercare per tutta Draconia le sette pietre del drago (Toriyama, non ti ricorda nulla questa trama?) e per farlo verranno mescolate esplorazione e combattimento action in tempo reale, o almeno così si è visto al Tokyo Game Show: difatti, durante la demo dello Square Enix Plays che abbiamo provato non sono emerse particolari meccaniche di gameplay, ma ci è stato semplicemente mostrato l’incipit di gioco e una sezione iniziale in cui abbiamo capito di poter trovare alcuni tesori nascosti. Poco da dire perciò su questo spin-off che non si è ancora mostrato nel pieno del suo potenziale, almeno non in questo contesto.
Star Ocean The Devine Force
Un fantasy RPG che mescola ambientazioni medievali e pura fantascienza dando vita a un connubio davvero particolare. Se la varietà di scenari è qualcosa che ricercate in un videogioco, di sicuro questa serie Square Enix che va avanti dal lontano 1996 fa per voi.
Durante la prova abbiamo potuto sperimentare non solo l’inizio del gioco, ma anche fasi avanzate grazie a salvataggi successivi fornitici dallo staff: il titolo sembra molto valido in quanto si tratta di un open world che permette di scambiare i propri personaggi in combattimento liberamente così metter mano ad armi e stili di combattimento diversi. Abbiamo provato a giocare con un team composto dai protagonisti Raymond, Laeticia e Albaird, tutti molto differenti tra loro nel playstyle e dunque divertenti da giocare.
Pecca forse un po’ l’intelligenza artificiale dei compagni di squadra quando non controllati dal giocatore, infatti può capitare che questi si trovino un po’ distanti dal personaggio attualmente controllato e nel momento dello scambio non siano nell’area del combattimento ingaggiato. Ritroviamo però alcune meccaniche dei precedenti Star Ocean come la possibilità di cambiare il corso degli eventi in base alle proprie scelte e la presenza di aspetti rubati ai life sim, come i punti amicizia ottenibili dialogando con alcuni personaggi il cui livello dovrebbe poi influire sull’esito delle vicende.
Valkyrie Elysium
La devastante lotta tra Odino e il feroce lupo Fenrir minaccia Asgard nell’open world Valkyrie Elysium, in cui interpreteremo proprio Valkyrie, una giovane guerriera dalla chioma aurea che rappresenta la nuova classe di divinità creata dal dio supremo dell’antica religione nordica per contrastare una profezia a lui sfavorevole.
Abbiamo avuto accesso a una missione di gioco per testare questo action RPG dall’aspetto soulslike. La possibilità di scambiare rapidamente le armi e lanciare incantesimi elementali sicuramente arricchisce il gameplay di interessanti variabili, grazie anche alle diverse resistenze e debolezze nemiche e all’intelligenza artificiale degli stessi che li porta anche ad allontanarsi coscienziosamente dal giocatore per lanciare attacchi a distanza o schivare i nostri fendenti. Interessante come ci sia anche la possibilità di evocare gli Einherjar, guerrieri di supporto alla nostra valchiria che attaccheranno qualunque cosa si troveranno davanti e infonderanno le nostre armi dell’elemento a loro collegato così da aumentarne la potenza.
Particolare lo stile grafico che dai trailer sembra essere sfumato e realistico, ma dal vivo risulta molto più marcato e dai contorni spessi, scelta stilistica che potrebbe dar fastidio, ma che personalmente ho apprezzato perché ricorda un po’ il cell shading e mette bene in risalto il personaggio giocabile rispetto allo sfondo.
Nonostante alcune imperfezioni tecniche legate soprattutto alla telecamera un po’ instabile, l’idea generale che ci siam fatti è di un titolo che potrà stupire se verrà adeguatamente reso più complesso man mano che si prosegue nella campagna principale.
Harvestella
Poco da dire sul farming sim di Square Enix che durante l’evento non ha fatto emergere il suo potenziale a livello di gameplay, ma solo di trama. Abbiamo giocato l’incipit della storia, con la presentazione del Quietus, uno strano fenomeno atmosferico ricorrente che impedisce agli abitanti di uscire di casa, causando altrimenti svenimenti e altri malori.
Così il protagonista (personalizzabile) si risveglia nel piccolo Lethe Village al cospetto di una divinità che lo avvisa dell’importanza delle sue decisioni sul destino del proprio mondo. Faremo poi la conoscenza della dottoressa Cres che ci rimetterà in sesto e ci parlerà di più dello strano fenomeno della “stagione della morte” che tutto fa appassire.
Sappiamo già che si tratta di un simulatore agricolo con una fitta trama legata ai quattro cristalli luminosi che regolano le stagioni, i Seaslight, ma non abbiamo avuto modo di conoscere le meccaniche di coltivazione né quelle di combattimento ed esplorazione dato che la demo si chiudeva dopo pochi minuti di dialoghi e cutscene. Qualcosa in più è stato reso giocabile invece nella demo ufficiale, già disponibile sul Nintendo eShop, ma ve ne parleremo in un articolo dedicato. La sensazione che ci dà è di avvicinarsi a ciò che XSEED e Marvelous hanno fatto con Rune Factory 5, ma restiamo comunque estremamente curiosi di scoprire come Square Enix ha deciso di innovare il genere!
NieR: Automata The End of YoRHa Edition
Una remaster che sprizza qualità da ogni pixel: il potenziale di Nintendo Switch è stato sfruttato appieno in NieR: Automata The End of Yorha Edition. Dagli scenari sci-fi ricchi di dettagli metallici ai modelli 3D dei personaggi, realistici e dalle animazioni fluidissime, questo titolo ci ha strabiliati nonostante non si tratti di una novità, ma appunto di una versione rimasterizzata. Giocata a Londra su Nintendo Switch OLED abbiamo avuto l’impressione di tenere in mano una PlayStation 4 portatile o di stare giocando un titolo in cloud, ma la verità è che è possibile fare giochi ottimizzati al meglio anche sulla console ibrida della Grande N e questo NieR ce lo dimostra in pochi minuti di hands-on.
Probabilmente il miglior titolo per Nintendo Switch presente allo Square Enix Plays 2022, graficamente parlando, anche se pure il gameplay non ha deluso: dopo un’introduzione-tutorial che mostra la parte più bullett hell del gioco, entriamo finalmente nei panni dell’iconica 2B che prende a colpi di katana i nemici mentre il piccolo robot che le fluttua sulla spalla spara pallottole laser a raffica, seguendo sempre i nostri comandi. Un duplice gameplay che scorre fluido come non mai, nonostante i tantissimi effetti speciali presenti a schermo, e un titolo che non vediamo l’ora di giocare in portatile a questa qualità.
Life is Strange Arcadia Bay Collection
Quali scelte farai? I primi due capitoli dell’acclamata serie targata Don’t Nod – ora pubblicata da Square Enix -, Life is Strange e Life is Strange Before The Storm, tornano insieme in una versione rimasterizzata e con espressioni migliorate su Nintendo Switch.
Al contrario di NieR, questa remaster non convince affatto dal punto di vista grafico risultando spesso poco definita sui televisori dell’evento. Migliore la situazione in portatile, ma ciò non giustificherebbe l’acquisto da parte di un veterano della serie che desidera semplicemente rivivere le avventure di Max, Chloe e Rachel in qualità aumentata. Se non avete ancora mai provato quest’avventura grafica, a tratti straziante e decisamente LGBT-friendly, che ha alzato l’asticella per tutti i videogiochi a scelte futuri e preferite giocare in modalità portatile su Nintendo Switch, allora è la scelta giusta per voi.
Dopo questi due titoli magari vorrete recuperare anche Life is Strage True Colors, il più recente capitolo della serie che non è particolarmente collegato ad Arcadia Bay, ma vi consigliamo comunque di provare solo dopo aver apprezzato questa collection così da carpire tutti gli acuti riferimenti.
The DioField Chronicle
Uno strategico di ambientazione medievale in cui un gruppo di mercenari denominato Blue Foxes cercherà di ristabilire l’ordine in un mondo dominato da caos e guerre. Il gameplay abbandona la scacchiera tipica di questo genere in favore di un movimento molto più libero e definibile dal giocatore che potrà così creare strategie ancor più ragionate.
La demo dello Square Enix Plays 2022 però non differiva affatto da quella già disponibile sugli store digitali di tutte le piattaforme, perciò non c’è molto da aggiungere rispetto a ciò che è stato detto nella nostra anteprima a cura di Alessandro Colantonio che vi invitiamo a leggere per maggiori informazioni su questo promettente titolo disponibile tra qualche giorno.
Romancing Saga Minstrel Song Remastered
Come suggerisce lo stesso titolo si tratta di una remaster del classico RPG a turni Romancing Saga Minstrel Song, che aveva affascinato i giocatori PlayStation 2 nel lontano 2005. La grafica trasposta in HD, il gameplay migliorato e persino dei contenuti inediti porteranno in auge questo strambo universo di gioco?
I personaggi 3D in stile chibi, così tozzi e spigolosi non ci convincono affatto, ma per gli appassionati del genere ciò potrebbe passare in secondo piano se il gameplay si dovesse arricchire di meccaniche interessanti e se i personaggi avranno un livello di approfondimento maggiore rispetto al titolo originale.
Powerwash Simulator
Sappiamo bene che esiste un simulatore praticamente per ogni cosa, ma non avrei mai pensato potesse sorgere a qualcuno l’idea di dedicarne uno agli idro-pulitori, quelle pistole dal getto d’acqua potentissimo che scrostano anche lo sporco più ostinato! Giocando a Powerwash Simulator ci si sente come in una televendita di QVC.
Il gioco è già uscito sia per PC che per Xbox, ma per qualche motivo non possiamo mostrarvi alcuna immagine dell’evento su questo assurdo simulatore. Direi però che non vi perdete molto perché questo gioco è proprio ciò che dice di essere: diversi oggetti necessitano di una pulizia davvero profonda dopo essere stati praticamente immersi nel fango e il vostro compito sarà pulirli al 100% (anche in co-op) sfruttando diversi prodotti per la pulizia, getti d’acqua mirati e tanto olio di gomito.
Diario di viaggio
Nonostante si sia trattato di un viaggio di lavoro, ho approfittato delle mezze giornate precedenti e successive all’evento per visitare la città e approfondire la conoscenza dei colleghi, esperienza entusiasmante e molto formativa soprattutto dal punto di vista di chi come me si approccia a questi eventi esteri per la prima volta. Come sempre i videogiochi spingono al confronto e dunque uniscono, che si tratti di lavoro o di una semplice passione comune, perciò ringrazio Square Enix e Plaion Italia per l’invito e l’organizzazione, oltre che per le piacevoli chiacchiere scambiate nel corso di queste tre intense giornate a Londra.
Intanto, il prossimo appuntamento coi titoli di cui abbiamo parlato è il 22 settembre con l’uscita di The DioField Chronicle su tutte le piattaforme, di cui non mancherà di certo la nostra recensione completa!