Cucina e videogiochi sono due mondi che hanno colliso diverse volte nel corso della storia, con risultati altalenanti.
I più anziani ricorderanno, magari, Burger Time di Data East, i meno anziani sicuramente ricorderanno anche con un certo affetto la saga di Cooking Mama (anche se l’ultimo capitolo ha avuto una storia turbolenta); le ultimissime iterazioni che ci vengono in mente riguardano il sistema free form di cucina che abbiamo visto in Breath Of The Wild; alle volte le cose sono interessanti, altre invece lasciano davvero il tempo che trovano.
Quando invece di infilare la cucina nei videogiochi infiliamo i videogiochi nella cucina le cose si fanno diverse. Saghe come Monster Hunter hanno visto nascere un libro di cucina dedicato e diversi creatori di contenuti si sono prodigati nella riproposizione reale di ricette videoludiche.
La cucina all’interno della storia dei videogiochi ha visto diverse interpretazioni: la saga dei Tales Of, ad esempio, ha creato tutta una serie di meccaniche intorno al cucinare piatti; Final Fantasy XV con la scusa del campeggio e della cucina da campo ha dato ai personaggi strumenti per potersi interfacciare da vicino con il giocatore, andando a rassodare uno degli elementi più efficaci di tutta la produzione di Square Enix.
Probabilmente siamo ancora lontani dal momento in cui vedremo un Call Of Duty con meccaniche culinarie, non lo mettiamo in dubbio, ma è diventato ormai impossibile fare finta di niente davanti a questi clash di idee. Alle volte cucina e videogiochi fanno percorsi strani, che difficilmente ci saremmo aspettati.
Quello di cui andiamo a parlare oggi però è qualcosa di più interessante e, sopratutto, di nostrano. Noi Italiani abbiamo la fortuna di vivere all’interno di una bolla culinaria dove il livello medio rasenta l’eccellenza; l’esposizione mediatica dei social media e della televisione con fenomeno come Masterchef ha portato alla nascita di figure molto più vicine al pubblico dei soliti grandi nomi.
Tutto questo preambolo per poter dare una bella notizia: oggi abbiamo visto un ottimo esempio di collisione tra il mondo dei videogiochi ed il mondo della cucina. Lo chef Stefano Callegaro ha creato appositamente per Saints Row un piatto, prendendo ispirazione dall’ambientazione di Santo Ileso.
Stefano, forte della sua vittoria nella quarta edizione di Masterchef, ha guardato ad uno dei piatti più popolari della tradizione messicana per reinterpretarlo a sua maniera, in una combinazione forse un po’ piccantina per i nostri palati ma indubbiamente affascinante.
Andiamo a vedere più da vicino come si fa una Boss Tostada
La parola tostada è il nome che viene dato a moltissimi piatti in America latina che prevedono l’utilizzo di una tortilla grigliata o fritta per l’occasione.
La nostra Boss Tostada, invece, è una tortilla fritta con sopra una golosa combinazione di ingredienti caldi e freddi, con carne, formaggio e verdure.
In effetti ci viene difficile pensare ad un piatto meno efficace all’interno di un contesto un po’ street come quello di Saints Row; la Boss Tostada è probabilmente uno dei piatti più popolari all’interno dei raduni di malfattori che animano il titolo di Volition (andate a dare un’occhiata alla nostra anteprima).
Bando alle ciance: andiamo a vedere gli ingredienti:
Il procedimento, provato a descrivere in maniera grossolana (perché chi vi sta scrivendo è più uno da tavolo che da piano cottura), prevede la frittura della tortilla, la preparazione di tanto buon chili e la creazione di un dressing a base di cipolla, peperone, pomodori e tante spezie. Il piatto, chiaramente, strizza l’occhio alle radici di certa cucina latino americana ed il grado di piccantezza è quanto meno elevato.
Per ottenere un maggiore quantitativo di dettagli vi lasciamo alla maestria e all’abilità di Chef Stefano Callegaro che insieme ai ragazzi di Koch Media si è prodigato per la realizzazione di questo piatto.
La preparazione del piatto stesso non è particolarmente complicata e pertanto ci sentiamo di definire il piatto come perfettamente replicabile anche da chi starà già piangendo internamente al grido di “ma io con i fornelli sono incapace”.
Date un’occhiata al video qui sopra per poter guardare più da vicino il procedimento da seguire per portare a tavola delle Boss Tostada.
This post was published on 20 Luglio 2022 12:00
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