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Minecraft: quando le mod creano un gioco nuovo | #Gameplay

Il concetto di MOD nei videogiochi è sostanzialmente molto ampio; da quando internet ha fatto progressi dagli anni 2000 in poi, quasi tutti i videogiochi sono stati “vittima” di modifiche artificiali da parte dei videogiocatori per qualsivoglia motivo. Per molti queste pratiche sono da aberrare dato che vanno a distruggere l’equilibrio e le idee create dagli sviluppatori, altri invece sostengono il mondo del modding affermando che le modifiche effettuate dai giocatori rendano un videogioco migliore, magari aggiungendo elementi che le software house non hanno inserito per mancanza di tempo o creatività.

Il mondo dei videogiochi è pieno di esempi di titoli che si adattano al mondo delle mod da parte di utenti molto creativi: pensiamo per esempio a GTA, il cui quinto capitolo presenta una comunità di modder molto ampia.
Questo articolo, però, tratterà di Minecraft, uno dei videogiochi più moddati di sempre, che non solo è stato arricchito per anni di nuovi contenuti, ma l’ingente quantità di modifiche l’hanno reso un videogioco totalmente diverso dall’originale.

Lo scisma “Minecraftiano”

Minecraft è di base un titolo che sprona la creatività dei sui videogiocatori: oltre a essere un videogioco survival, infatti, il titolo sviluppato dalla Mojang nell’ormai lontano 2011 possiede, sin dagli inizi, un’enorme controparte creativa, tipica del genere sandbox di cui fa parte.

Nonostante i pochi aggiornamenti corposi, soprattutto dopo l’acquisizione da parte di Microsoft nel 2014, e momenti di alti e bassi, Minecraft ha il primato come videogioco più acquistato di sempre con le sue circa 240 milioni di copie vendute su ogni piattaforma esistente.

Nel corso degli anni, però, molti giocatori, stanchi dei pochi e scialbi contenuti introdotti nel gioco, hanno deciso di abbracciare il mondo delle mod per rendere il titolo più longevo e variegato. La quantità di mod a oggi esistenti riguardo il mondo di Minecraft è talmente elevata che ormai, Minecraft senza mod e Minecraft “moddato” vengono considerati due titoli diversi e separati fra loro.

Versione 1.2.5: gli albori delle mod su Minecraft

Il mondo delle mod di Minecraft inizia a viaggiare tra i PC di tutti i videogiocatori a partire dal 2012, anno nel quale tale KakerMix crea il Technic Launcher sul quale pubblica due grandi pacchetti di mod: Technic e Tekkit, simili fra loro ma con il secondo meno corposo del primo, creato per i giocatori con PC meno prestanti. I pacchetti di mod o ModPack diventano da quel momento il modo migliore per raggruppare una grande quantità di mod con una certa sinergia fra loro rendendo l’esperienza del giocatore più completa.

Technic Pack e Tekkit Pack si basavano su elementi che fino a quel momento non era mai stato presente in Minecraft: l’industria, l’automazione e gli impianti elettrici.
Le due mod più corpose erano infatti l’IndustrialCraft e la BuildCraft che permettevano di creare delle vere e proprie catene di montaggio industriali con macchinari automatizzabili, tubi trasportatori, cavi elettrici e batterie. Tutto ciò permetteva agli utenti di giocare un Minecraft totalmente nuovo, dando vita a realtà mai viste prima sul gioco della Mojang.

La gestione dell’inventario: le mod di ChickenCore

L’aggiunta di tante mod ovviamente comportava l’inserimento nel gioco di molti oggetti e conseguenti crafting concatenati: questo ovviamente avrebbe portato i giocatori ad avere difficoltà nel memorizzare i vari passaggi delle ricette per la creazione dei macchinari e degli strumenti utili.

Al fine di evitare tutto ciò, il modder ChickenCore crea la mod Not Enough Items (conosciuta come N.E.I.), utile per consultare tutti gli oggetti presenti in gioco, tutti i crafting e gestire altre opzioni migliorando di gran lunga la quality of life degli utenti di Minecraft.

Il creatore della N.E.I., inoltre, ha anche la soddisfazione di aver creato le Ender Chest molti anni prima della loro introduzione effettiva nel gioco originale da parte della Mojang nella versione 1.3.1; la mod EnderStorage di ChickenCore permette anche di separare le coppie di bauli con i colori, spostare liquidi con le Ender Tank e avere inventari portatili con le Ender Pouch.

I miglioramenti della quality of life

Il concetto di mod sta a significare proprio il tentativo di migliorare o modificare alcuni aspetti di un videogioco per renderlo diverso, più variegato e a volte semplificato rispetto alla sua versione “limpida”.

Per quanto riguarda Minecraft questo accade in maniera massiccia dato che, a detta di molti utenti, il gioco non è del tutto ergonomico: per questo motivo, accanto a grosse mod tematiche come quelle citate in precedenza, sono state create e vengono create ancora molte mod volte soltanto a migliorare la quality of life degli utenti; per gestire gli inventari più facilmente è stata creata la mod Inventory Tweaks che permette di ordinare gli oggetti mediante tasti rapidi, per facilitare le esplorazioni sono state fatte numerose mod che introducessero minimappe con un sistema di waypoints, fondamentali in un mondo sconfinato come quello di Minecraft.

Un’altra mod molto utilizzata in qualsiasi pacchetto è la Iron Chests che permette ai giocatori di creare dei bauli singoli con molti più slot rispetto a quelli classici in legno di Minecraft. Questo ovviamente permette ai giocatori di immagazzinare i propri oggetti in maniera molto più efficiente avendo per esempio a disposizione singole chest da un centinaio di slot. Doveroso citare anche tutte quelle mod che permettono di scavare (una delle due azioni principali del gioco insieme al crafting) in maniera veloce e precisa come la Ore Excavation o la Vein Miner che permettono di minare in un colpo solo una moltitudine di blocchi dello stesso tipo.

Versione 1.3.2: il vero uso dell’elettricità in Minecraft

Uno degli aspetti che più è stato apprezzato del mondo delle mod minecraftiane è sicuramente l’introduzione dell’elettricità e di tutto il mondo che la circonda con cavi elettrici, macchinari, impianti, produttori di corrente e generatori di ogni sorta. Il primo tentativo dei modder per quanto riguarda questo aspetto era piuttosto acerbo, ma è a partire dalla versione 1.3.2 di Minecraft che si inizia a fare sul serio con la Thermal Foundation.

La Thermal è stata la prima mod auto-sostenibile del mondo di Minecraft poiché conteneva abbastanza elementi per creare degli impianti esclusivamente con i suoi macchinari e oggetti.

Oltre alla corrente elettrica, che proprio in quel momento riceve l’unità di misura RF (divenuta poi universale per tutte le mod industriali di Minecraft), la Thermal migliora il concetto di spostamento di oggetti e fluidi che si erano timidamente visti con i tubi della Buildcraft o quelli della Logistic Pipes (molto più macchinosi), introduce il concetto di duplicazione dei materiali con una vastità di macchinari quali il Pulverizer e la Redstone Furnace ai quali si aggiungono il Magma Crucible per creare lava o ossidiana, il Glacial Precipitator per creare neve e ghiaccio, l’Induction Smelter per creare leghe metalliche e tanti altri macchinari utili alla causa.

La sostanziale novità col passato è la possibilità di migliorare le prestazioni di questi macchinari su vari livelli rendendoli sempre più veloci ed efficienti.

Versione 1.7: dallo steampunk all’industria chimica

Essendo Minecraft un videogioco che non punta a simulare la realtà in tutte le sue sfaccettature, gli stessi modder, pur prendendo spunto da leggi fisiche e meccaniche realmente esistenti nel nostro mondo, hanno cercato sempre di limitare il realismo delle mod, andando a concentrare interi impianti e funzioni all’interno di blocchi unici, senza badare troppo alle leggi della fisica. L’obbiettivo principale è sempre quello di mantenere intatto il comparto creativo e ludico del titolo.

Col passare degli anni e arrivando a versioni di Minecraft più recenti, come la 1.7, sono state create delle mod che puntassero a riproporre la realtà all’interno del gioco più o meno fedelmente: è questo il caso per esempio della Immersive Engineering e della Mekanism, due mod molto diverse fra loro, ma che sono state create da persone non solo esperte di modding e programmazione, ma anche di fisica, chimica e ingegneria meccanica.

La Rivoluzione Industriale a portata di mano

L’Immersive Engineering è una mod creata nel 2015 che punta a riproporre in maniera fedele, a fronte di qualche architettura steampunk futuristica, l’industria meccanica primordiale vissuta durante la Rivoluzione Industriale di fine Settecento.
Questa mod, infatti, si basa sulla lavorazione dell’acciaio che non viene più creato da un unico macchinario rinchiuso in un singolo blocco come con la Thermal, ma deve seguire determinati passaggi emulando la realtà dei fatti: il carbone naturale di Minecraft va prima posizionato in una fornace apposita (l’altoforno) per trasformalo in coke che a sua volta va utilizzato per trasformare il ferro in acciaio nella Blast Furnace. (per chi non lo sapesse, questo è il reale processo con il quale si ottiene l’acciaio)

Con questo processo poi si può ottenere il legno trattato che insieme all’acciaio sono i due materiali base per costruire tutte le macchine dell’Immersive Engineering. La particolarità di questi macchinari non è soltanto il fatto che riescono a emulare i processi che avvengono nel mondo reale, ma anche il fatto che sono composti da strutture multiblocco: non basta più fare un solo crafting per ottenere il macchinario, ma bisogna creare i singoli componenti per poi assemblare la macchina nel mondo di gioco unendo i pezzi. Questa meccanica è diventata poi la prassi delle mod da quel momento in poi che hanno sempre di più puntato a strutture multiblocco piuttosto che macchine in singoli blocchi.

Energie rinnovabili, reattori e industria chimica

Se i concetti espressi per quanto riguarda l’Immersive vi sono sembrati complessi per un gioco come Minecraft, non immaginate nemmeno quello che ha rappresentato la Mekanism qualche anno più tardi. Questa mod, infatti, non si limita solo all’industria meccanica e della lavorazione dei materiali in maniera automatica, ma riesce a portare nel mondo a cubetti l’industria chimica, le energie rinnovabili, i reattori e addirittura la possibilità di quintuplicare i propri materiali.

Per la prima volta, in maniera realistica ed efficiente, vediamo l’utilizzo di pale eoliche e pannelli solari; viene introdotta anche la meccanica dei gas, a partire da idrogeno e ossigeno fino ad arrivare a gas più complessi, i quali possono essere utilizzati per creare impianti chimici realistici; accanto a minerali già esistenti come rame, stagno, piombo e argento viene inserito anche l’osmio, un materiale con diverse applicazioni nell’industria chimica moderna.

Minecraft oggi: il declino delle mod

Negli ultimi anni il processo di creazione delle mod di Minecraft sembra essersi arenato e non solo non vengono più ideate mod ex novo, ma sono sempre più anche i modder che smettono di aggiornare le loro mod per le versioni successive di Minecraft. Questo è causato ovviamente dal sempre più complesso linguaggio in Java al quale Minecraft si affida dalla sua nascita e per una piccola parte anche per i corposi e frequenti aggiornamenti che la Mojang sta effettuando sul proprio gioco negli ultimi anni.

Mod originali ce ne sono poche in giro e quelle che ci sono, non hanno quella sinergia tra loro che tanto aveva caratterizzato i pacchetti di mod dei primi anni. Per questo motivo, negli ultimi anni, i giocatori si stanno sempre di più affidando a mod prettamente tematiche come quelle magiche (Thaumcraft, Ars Magica, Astral Sorcery, Blood Magic, Botania) o quelle totalmente create ad hoc per l’avventura e l’esplorazione come le mod che aggiungono dungeon, castelli, strutture segrete e nuove dimensioni come la Galacticraft e la More Planets che permette ai giocatori di costruire razzi per visitare nuovi pianeti.

Giunti al 2022, dunque, è difficile trovare delle mod complete e ben fatte, ma attualmente il processo di creazione di mod di Minecraft va comunque avanti: per questo motivo in un prossimo articolo parleremo delle migliori mod di Minecraft da scaricare e installare nel 2022.

This post was published on 8 Agosto 2022 12:00

Salvatore Montagnolo

Nasce il 21 maggio 1996 a Napoli e cresce con la passione per i videogiochi e per tutto ciò che c'è di tecnologico nel mondo. Preme il suo primo tasto "START" all'età di 6 anni con Crash Bandicoot per l'inizio di una grande avventura all'insegna di console, comandi e schermi.

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