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Doctor Who e altre serie tv divenute dei videogiochi

Il 14 ottobre è stato pubblicato su tutte le console esistenti (su Nintendo Switch uscirà il prossimo 28 ottobre) Doctor Who: The Edge of Reality. Si tratta di un’espansione del titolo “The Edge of Time” pubblicato nel 2019 e sviluppato da Maze Theory in collaborazione con BBC Studios.
Si parla spesso di videogiochi che vengono proposti come serie tv, basti pensare a The Witcher o Resident Evil, ma il processo inverso sembra essere meno radicato nella cultura popolare: dopo una breve ricerca abbiamo scoperto che Doctor Who non è l’unico contenuto che nasce come serie televisiva per poi divenire un gioco: ecco dunque 5 serie tv che sono diventate dei videogiochi!

Doctor Who

La nostra rassegna parte proprio dalla serie tv già citata nell’introduzione, ovvero Doctor Who. La celebre saga ideata dalla BBC detiene il record di serie tv fantascientifica più longeva di sempre, essendo nata addirittura nel 1963 e attualmente è ancora in corso con l’arrivo prossimo della 39esima stagione in totale (tredicesima se contiamo solo la serie moderna).

Cast principale della tredicesima stagione di Doctor Who

Doctor Who narra le vicende di un Signore del Tempo, chiamato Dottore, che ha la capacità di viaggiare nel tempo e nello spazio grazie a un veicolo speciale: il TARDIS, il quale ha le fattezze di una cabina della polizia inglese degli anni ’60. Nei circa 60 anni di trasmissione, il Dottore quasi sempre ha viaggiato insieme a compagni terrestri con i quali gira per lo spazio e viaggia nel tempo per salvare intere popolazioni o sbaragliare potenti minacce aliene.

L’importanza e la longevità di Doctor Who hanno fatto sì che ben presto le vicende del Dottore venissero trasposte anche in altre opere, come ad esempio i videogiochi: il primo titolo dedicato alla serie della BBC è datato 1983 e si tratta di Doctor Who: The First Adventure, il quale conteneva dei mini giochi arcade che prendevano spunto da altri giochi più celebri; ad esempio The Prison è chiaramente ispirato al più famoso Frogger.

Gameplay di Doctor Who: The First Adventure

Il gioco venne pubblicato sull’home computer BBC Micro, progettato proprio per la rete televisiva britannica; su questa piattaforma arrivarono anche i due titoli successivi del 1985 ovvero “Doctor Who and the Warlord” e “Doctor Who and the Mines of Terror“. Negli anni 2000 anche la serie moderna del Dottore (iniziata nel 2005) ricevette delle traspozioni videoludiche: nel 2008 su Nintendo DS, Nintendo Wii e PlayStation 2 arriva un gioco di carte chiamato “Top Trumps: Doctor Who“, ma il più celebre del nuovo millennio è sicuramente Doctor Who: The Eternity Clock, pubblicato nel 2012 su PlayStation 3 e PC. Si tratta del primo videogioco vero e proprio dedicato alla saga, un titolo action-adventure nel quale il giocatore veste i panni dell’Undicesimo Dottore con l’obiettivo di combattere i nemici più celebri della serie come i Dalek e i Cybermen, coadiuvato da River Song, altro personaggio molto importante per le vicende del Dottore.

Trailer di Doctor Who: The Eternity Clock

Arriviamo dunque al 2019 con il già citato “The Edge of Time”, il quale non ha riscosso molto successo, soprattutto per la sua appartenenza ai tanto bistrattati giochi in VR, non sempre apprezzati. Il titolo ha comunque la capacità di riprodurre fedelmente gli ambienti, i nemici e tutte le avventure dell’universo del Dottore, in questo caso specifico il Tredicesimo che nella serie è interpretato dall’attrice Jodie Whittaker.

Doctor Who: The Edge of Reality è considerata un’espansione di “The Edge of Time”, aggiungendo alla precedente avventura con protagonista il Tredicesimo Dottore, anche quella del Decimo, interpretato nella serie da David Tennant, nella sua lotta contro i temibili Angeli Piangenti. La novità più importante è comunque il cambio di gameplay: la realtà virtuale viene accantonata per un sistema di gioco più tradizionale.

Teaser trailer di Doctor Who: The Edge of Reality

The Walking Dead

Da una serie longeva passiamo a un’altra serie piuttosto lunga date le sue attuali 11 stagioni, ma ci spostiamo dal Regno Unito agli Stati Uniti: parliamo di The Walking Dead, celeberrima serie televisiva ideata da Frank Darabont e andata per la prima volta in onda nel 2010 sulla rete televisiva statunitense AMC per poi giungere anche in Italia già dal giorno dopo rendendo le due trasmissioni quasi in contemporanea tra le due nazioni.

The Walking Dead è una serie TV talmente famosa che anche chi non l’ha vista ne conosce bene o male la trama: la saga narra le vicende dello sceriffo Rick Grimes (interpretato da Andrew Lincoln) e della sua famiglia che si ritrovano a fuggire dalla loro città a causa di un virus capace di risvegliare i morti. La serie nel corso della sua storia ultra decennale è stata riconosciuta come una delle serie horror migliori di sempre.

Cast principale dell’undicesima stagione di The Walking Dead

Nel 2013 The Walking Dead approda anche nel mondo dei videogiochi con il capitolo “Survival Instinct“, sviluppato da Terminal Reality e pubblicato da Activision su PlayStation 3, Xbox 360, PC e Wii U. Il titolo è ambientato poco tempo prima delle vicende narrate nella serie e il giocatore veste i panni del personaggio Daryl Dixon, interpretato sia nel videogioco che in TV da Norman Reedus; lo scopo del gioco è ovviamente quello di sopravvivere combattendo le orde di “morti che camminano” mediante combattimenti corpo a corpo oppure in concitate fasi stealth.

Nonostante le giuste premesse, il videogioco non ha ricevuto la stessa accoglienza riservata per la serie televisiva, The Walking Dead: Survival Instinct, infatti, non è sicuramente uno dei titoli più memorabili della storia (per usare un eufemismo) ricevendo aspre critiche dalla stampa specializzata, sia per le carenze nel comparto tecnico e videoludico sia per la scarsa fedeltà con l’opera da cui è tratto.

Trailer ufficiale di “The Walking Dead: Survival Instinct”

X-Files

Torniamo nel mondo della fantascienza, ma questa volta mettiamo da parte viaggiatori del tempo per lasciare spazio a eventi paranormali, complotti, mutazioni genetiche e alieni: no, non stiamo parlando del vaccino ma di una delle serie più celebri se non la più celebre nel suo campo, ovvero X-Files.

Considerata da esperti del settore la miglior serie TV drammatica di sempre, X-Files ha come protagonista l’agente dell’FBI Fox Mulder (interpretato da David Duchovny) ossessionato dai casi irrisolti per la loro natura soprannaturale. Conta un totale di 11 stagioni partendo dal 1993 (anno in cui è stata trasmessa per la prima volta su Fox) fino al 2002 per poi riprendere per altri due anni dal 2016 al 2018 prima della conclusione definitiva.
Serie televisiva divenuta famosa anche per l’iconica sigla d’apertura, ormai riutilizzata molteplici volte come colonna sonora di qualsiasi contenuto riguardante gli alieni e il soprannaturale.

L’iconica sigla di X-Files

Oltre a film, fumetti e romanzi X-Files a partire dal 1998 diventa anche una serie di videogiochi quando Hyperbole Studios sviluppa il titolo “The X-Files: The Game“, videogioco punta e clicca per PC e PlayStation nel quale il giocatore, nei panni del giovane agente Craig Willmore, ha il compito di investigare sulla scomparsa dei due protagonisti della serie: Fox Mulder e Dana Scully. Un’avventura grafica interattiva caratterizzata da un’ottima cura dei dettagli, la quale ha permesso a “The X-Files: The Game” di ricevere un’accoglienza ottima da parte di pubblico e critica restando per molte settimane nella classifica dei titoli più venduti per PC di fine anni ’90.

X-Files torna sulle console videoludiche nel 2004 con il capitolo “Resist or Serve” sviluppato da Black Ops Entertainment e pubblicato da Vivendi in esclusiva per PlayStation 2. Anche in questo caso stiamo parlando di un’avventura grafica nella quale il giocatore veste i panni di uno dei due protagonisti della serie TV e ha il compito di indagare su alcune morti misteriose. Il gameplay risulta molto simile a quello di Resident Evil con il giocatore che controlla il protagonista in una visuale in terza persona cercando di sopravvivere in un ambiente ostile, risolvendo enigmi e combattendo nemici che si parano sul suo cammino.

Trailer di “The X-Files: Resist or Serve”

Apprezzata molto l’idea di riprendere tre episodi mai prodotti della settima stagione, accolto meno positivamente invece il comparto tecnico del titolo; in ogni caso Resist or Serve riceve buoni voti dalla stampa specializzata.

Prison Break

Lasciamo per un attimo gli anni ’90 per parlare di una delle serie televisive più famose del nuovo millennio: Prison Break, ideata da Paul Scheuring e trasmessa per la prima volta nel 2005 dalla Fox negli Stati Uniti. La serie conta attualmente 5 stagioni con l’ultima trasmessa nel 2017, ma le sue sorti sono ancora incerte dato che una sesta stagione è stata annunciata nel 2018, ma non ancora trasmessa.

Da come si può evincere dal titolo, la serie è ambientata all’interno di un carcere, la cui collocazione cambia ogni volta: nella prima stagione i protagonisti sono rinchiusi nella prigione di Fox River salvo poi spostarsi in altre città come Joliet, Chicago, Washington e addirittura in Messico e Panama. A scene politiche si contrappongono quelle action e thriller, quest’ultime concentrate maggiormente nei momenti in cui i protagonisti escogitano e mettono in atto i piani per evadere di prigione.

Lincoln Burrows e Michael Scofield, protagonisti di Prison Break

Prison Break diventa un videogioco nel 2010 grazie agli sforzi della casa di sviluppo slovena ZootFly con “Prison Break: The Conspiracy“, titolo action pubblicato per PlayStation 3, Xbox 360 e PC. Caratterizzato da uno sviluppo abbastanza burrascoso che ha causato forti ritardi nella produzione, “The Conspiracy” si presenta come un titolo molto fedele, sia nelle ambientazioni che nei personaggi, alla serie da cui è tratto, ma allo stesso tempo scarsamente apprezzato per via di un gameplay piuttosto statico e ripetitivo. Proprio per questo motivo l’accoglienza per questo videogioco non è stata delle migliori con parecchi voti insufficienti.

Trailer ufficiale di Prison Break: The Conspiracy

Game of Thrones

Abbiamo parlato di thriller, di horror, di fantascienza, non potevamo lasciar fuori uno dei generi più amati dal pubblico delle serie televisive e dei videogiochi: il fantasy. Un genere molto coccolato soprattutto dal giovane pubblico, formatosi con le celebri opere di Harry Potter e Il Signore degli Anelli e che ha passato notti insonni per seguire le ultime tormentate stagioni di Game of Thrones, o Trono di Spade nella localizzazione italiana.

La serie Game of Thrones è nata nel 2011, quando fu trasmessa per la prima volta sul canale statunitense HBO ed è andata avanti per ben 8 stagioni fino al 2019, anno in cui si è conclusa avendo all’attivo 73 episodi. Le vicende narrate riprendono la storia riportata dallo scrittore George R. R. Martin nel ciclo di romanzi “Cronache del ghiaccio e del fuoco”. Una serie divenuta ben presto un punto fermo della cultura popolare tra gli adolescenti, la quale ha dato fama ad attori emergenti come Emma Clarke e Kit Harrington grazie ai ruoli rispettivamente di Daenerys Targaryen e Jon Snow e che ha saputo fare incetta di nomination e premi divenendo la serie televisiva più premiata dall’Academy degli Emmy Awards.

Daenerys Targaryen in primo piano

Una serie di grande successo, dunque, che ha saputo emergere anche in altri media: nel 2012 viene prodotto anche un videogioco omonimo sviluppato da Cyanide Studios e pubblicato da Focus Home Interactive su PC, PlayStation 3 e Xbox 360. Sebbene l’ispirazione principale del titolo sia la serie di romanzi di George R. R. Martin, da cui nasce anche la serie TV; il logo e le sembianze dei personaggi presenti nel videogioco sono prese direttamente dalla produzione di HBO, la quale ha collaborato per la realizzazione del gioco.

Il titolo si tratta di un RPG d’azione che ruota attorno a due personaggi: Alester Sarwyck e Mors Westford che vengono controllati dal giocatore in maniera alternata. Il gameplay ricalca quello di un classico gioco di ruolo con combattimenti, esplorazione e tanta narrativa, ma nonostante gli sforzi di Cyanide per rendere la sua creazione fedele ai romanzi di Martin il gioco non ebbe molto successo anche a causa degli evidenti limiti tecnici.

Trailer del videogioco “Game of Thrones”

La nostra trattazione si conclude qui, ma quelle riportate in questa lista sono solo alcune delle serie televisive famose da cui sono stati tratti dei videogiochi: menzione d’onore per la lunga serie di titoli dedicati a Star Trek o quelli con protagonisti i tanto amati Power Rangers, in ogni caso sono molte le opere che hanno saputo emergere, nel bene o nel male, in ogni forma d’intrattenimento.

This post was published on 15 Ottobre 2021 21:00

Salvatore Montagnolo

Nasce il 21 maggio 1996 a Napoli e cresce con la passione per i videogiochi e per tutto ciò che c'è di tecnologico nel mondo. Preme il suo primo tasto "START" all'età di 6 anni con Crash Bandicoot per l'inizio di una grande avventura all'insegna di console, comandi e schermi.

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