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Speciali

Cinque videogiochi ambientati in Scandinavia

Poche sono le ambientazioni che sono riuscite a captare le attenzioni del pubblico quanto quella scandinava: regione estrema per antonomasia, dall’ambiente mortale e la notevole estensione, nel corso degli anni ha ispirato scrittori, autori di serie tv e sviluppatori anche grazie all’affascinante presenza dei vichinghi e della loro straordinaria cultura.

Ecco quindi una breve ma speriamo interessante lista di cinque giochi ad ambientazione scandinava davvero memorabili, a partire da alcuni classici.

Draugen

Rispetto ad alcuni giganti presenti in questo articolo, Draugen, piccolo walking simulator norvegese, appare quasi fuori luogo per via delle sue dimensioni contenute e del suo modello di racconto estremamente intimista.

Tuttavia, se parliamo di videogiochi in grado di trasmettere un vero e sano amore per i paesaggi scandinavi, difficilmente potremmo dimenticarcelo: Draugen è un perfetto tour virtuale fra i fiordi norvegesi, fra i quali inoltrarci con lo sguardo perso e quasi intenerito dai paesaggi struggenti.

Seguendo il protagonista Edward Charles Harden, statunitense arrivato in Norvegia per trovare la sorella sparita, ci perderemo in una natura maestosa, incontaminata e ricca di dettagli, che cela segreti difficili da comprendere.

Un piccolo gioiello, forse davvero troppo breve.

Draugen è disponibile per PC, PlayStation 4 e Xbox One.

Puoi acquistarlo qui (PC).

Medal of Honor: Allied Assault

Fra i periodi storici della storia della Norvegia, il suo coinvolgimento nella seconda guerra mondiale e la sua occupazione strategica da parte dei nazisti sono stati tema di molti giochi d’azione. Lo stato scandinavo era infatti stato scelto dal Terzo Reich come sede per gli esperimenti sull’energia atomica, ed era uno dei principali punti di partenza delle flottiglie di U-boot.

Proprio l’incarico di distruggere una base per sommergibili è al centro della seconda, epica missione di Medal of Honor: Allied Assault, storico fps bellico del 2002.

Anziché  fra le strade di Stalingrado o sulle spiagge della Normandia, il giocatore si ritrovava immerso in una base sotterranea circondata dai ghiacci per miglia, in un paesaggio affascinante e alieno.

Una delle tante missioni memorabili di un gioco indimenticabile.

Medal of Honor: Allied Assault è disponibile per PC.

Assassin’s Creed: Valhalla

Arrivando al presente, nella classifica non può mancare Assassin’s Creed Valhalla, ultimo nato nell’epica saga degli assassini.

Nonostante sia ambientato nell’età d’oro delle incursioni vichinghe nelle isole britanniche e buona parte del gioco si sviluppi in questo setting “esotico” per il buon Eivor, Valhalla ci permette di esplorare buone fette dei fiordi norvegesi in tutta la loro asperità e bellezza selvaggia, nonché di addentrarci liberamente in un ambiente ostile ed estremo.

Inoltre, il suo mettere in scena veri e propri scorci di vita quotidiana degli antichi signori di Scandinavia, ritratti a celebrare i loro riti e usanze fra un raid e l’altro, è probabilmente già in sé uno dei più potenti omaggi a questa terra.

Poco importa quindi che Valhalla non sia un gioco completamente ambientato fra le nevi dell’estremo nord: la sua presenza in lista è quasi d’obbligo.

Assassin’s Creed Valhalla è disponibile per PC, PlaySation 4, PlaySation 5, Stadia, Xbox One, Xbox series X.

Puoi acquistarlo qui.

Rune

Passando al tema fondamentali di questo setting, ovvero l’epopea vichinga, troviamo Rune, ormai “antico” gioco del 2000 che ha avuto un inaspettato sequel nel 2019.

Si trattava di un classico action in terza persona: nei panni di Ragnar, giovane guerriero vichingo, eravamo chiamati a fronteggiare il tentativo del malvagio Loki di scatenare il famigerato Ragnarok.

Gioco appartenente a un’altra era del medium, Rune è rimasto nel cuore di molti giocatori grazie al suo mood divertente ed epico e al suo essere stato fra i primi giochi “famosi” con questa ambientazione.

Rune è disponibile per PC e PlaySation 2.

God of War (2018)

Infine, ovviamente, God of War.

Nel suo passaggio dall’ambientazione greca a quella scandinava, l’epopea di Kratos è riuscita a fotografare con il giusto sense of wonder le ambientazioni dell’estremo nord e ancora una volta la Norvegia. Nei panni del Fantasma di Sparta, ci ritroviamo a muoverci in un ambiente naturale mozzafiato, che esalta la maestosità della Scandinavia e al tempo stesso la mitologia norrena (legata a doppio filo con questa terra).

Certo si tratta di una Norvegia fittizia, lontana, distaccata dalla realtà, ma che riesce a omaggiare in maniera solenne un intero immaginario collettivo fatto di scenari davvero quasi “ultraterreni”.

Perdersi fra le montagne in compagnia di Kratos e Atreus, esplorando i suoi boschi secolari mentre riflettiamo sulla nostra natura divina, è un tassello fondamentale di un’epopea unica.

God of War è disponibile per PlaySation 4.

Puoi acquistarlo qui.


Siamo certi che i miti norreni e la loro straordinaria patria di origine continueranno a ispirare programmatori di tutto il mondo ancora per molti anni a venire, ma non c’è dubbio che già allo stato attuale questo scenario abbia dato il suo bel contributo alla storia del videogioco.

Quanti dei titoli che abbiamo proposto avete giocato?

E quali altri, non inclusi, vi vengono in mente?

This post was published on 9 Aprile 2021 17:00

Fabio Antinucci

30 anni (anagraficamente, in realtà molti di più) ha alle spalle esperienze come copywriter, redattore multimediale e critico cinematografico, letterario e fumettistico, laureato con una tesi triennale su Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan e una magistrale su From Hell di Alan Moore. Appassionato di letteratura horror e fantastica, divoratore di film di genere di pessima lega (ma ha nel cuore pezzi da novanta come Kubrick, Mann e Kurosawa), passa le sue giornate fra romanzi di Stephen King, graphic novel d’autore e fascicoletti di Batman. Scrive (male) da una vita, e ha pubblicato un romanzo breve (Cacciatori di morte) e due librigame (quelli della saga di Child Wood). Crede che il gioco sia una forma di creazione e libertà, capace di farti staccare la spina e al contempo di far riflettere, ragionare, commuoverti e socializzare. Per questo gioca di ruolo da dieci anni (in particolare a Sine Requie, D&D, Vampiri la Masquerade e Brass Age) per questo adora perdersi di fronte alla sua Play. È innamorato del videogioco grazie a Hideo Kojima e al primo Metal Gear Solid, al quale ha giurato amore eterno, ma col tempo ha imparato ad amare gli open-world, gli action-adventure, gli rpg all’occidentale, i punta e clicca, a una condizione: che raccontino una bella storia.

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