Quest’anno è stato ricco di cambiamenti nel mondo di Magic The Gathering, una delle novità principali è lo schema di rilascio dei 4 set annuali che ora prevede un blocco composto da un set principale ed uno di piccole dimensioni, un set autonomo ed il ritorno del set di base, Dominaria quindi si pone l’importante compito di fungere da primo set a sé stante in questa nuova tabella di marcia.
Dominaria segna il ritorno in grande stile del principale piano di esistenza del multiverso, sul quale sono state basate diverse espansioni tra le più amate dai giocatori di lungo corso, un piano che era assente addirittura dal 2007 con la fine del blocco Time Spiral, blocco che è anche la causa dell’allontanamento decennale dal piano di Dominaria, i troppi riferimenti alla lore e la sovrabbondanza di meccaniche furono un arma a doppio taglio: da una parte la nostalgia rese il blocco imperdibile per gli affezionati ma dall’altra non riuscì ad attrarre nuovi giocatori.
La domanda principale è quindi: riuscirà Dominaria a rendere giustizia al proprio nome e bilanciare novità e nostalgia?
Passiamo quindi ad analizzare le meccaniche che ci accompagneranno nel nostro viaggio:
Le saghe sono un nuovo tipo di incantesimo il cui scopo è quello di raccontare una storia: ogni saga è composta da 3 capitoli rappresentati con i simboli I, II e III, ad ogni simbolo è associato un effetto. Ogni volta che una saga entra in campo o all’inizio della fase princip
Senza dubbio le saghe sono molto interessanti: la loro autonomia in campo le fa sembrara una sorta di mini-planeswalker ed i vari effetti hanno un filo conduttore ad esempio “Storia di Benalia” ci fornisce due cavalieri per poi dare +2/+1 a tutti i cavalieri che controlliamo per il costo molto contenuto di 3 mana!
Dominaria vede il ritorno di una meccanica tra le più amate e versatili, nata nel blocco Apocalisse e riproposta in Time Spiral e Zendikar: il Potenziamento.
Una magia o creatura con potenziamento ci offre la flessibilità di scegliere se lanciarla con un costo di base o aggiungere un costo di potenziamento per ottenere un ulteriore effetto.
La meccanica è molto semplice e nota, dare al giocatore la possibilità di scelta, tra un costo ridotto ed uno più alto, avvantaggia i giocatori più abili che riescono a trarre il massimo beneficio dalla scelta: guardiamo ad esempio la carta “Batter d’Occhio”, molto utile per avere una risposta a basso costo nei momenti importanti e al contempo di giocare aggressivamente togliendo tempo all’avversario senza paura di perdere una carta.
Non è una vera e propria nuova meccanica, ma è un nuovo termine per riferirsi collettivamente ad artefatti, leggendarie e saghe.
Non mancheranno quindi carte che avranno effetti se giochiamo carte storiche, cosa che darà una discreta importanza alla presenza di artefatti, saghe e leggendarie all’interno dei nostri mazzi, soprattutto in limited, per trarre il massimo beneficio o poter usare gli effetti al momento desiderato.
La carta che voglio portare come esempio è “Jhoira, Capitana della Cavalcavento” che ogniqualvolta lanciamo una carta storica ci permette di pescare una carta, con un buon bilanciamento di artefatti e leggendarie potremo giocare senza avere il timore di esaurire le nostre risorse!
Si tratta di stregonerie che è possibile lanciare solamente se si controlla una creatura leggendaria o un Planeswalker.
Altra meccanica molto semplice, in effetti più che una meccanica sembra una restrizione ma questo permette alle stregonerie leggendarie di avere effetti che solitamente costerebbero di più o anche di innescare effetti di altre carte.
Prendiamo ad esempio “Offerta Ignobile di Yawgmoth” ci offre un effetto estremamente potente, che può ribaltare le condizioni in campo con un costo contenuto.
Da questo excursus sulle meccaniche di gioco possiamo vedere come tutto il set sia costruito in modo da comunicare il tema dell’unicità e dell’importanza storia rivestita da Dominaria all’interno del multiverso di Magic The Gathering, si può dire senza timore di smentita che stavolta la Wizards ha prodotto un set che riesce a strizzare l’occhiolino ai veterani rimanendo accattivante anche per i nuovi giocatori, grazie a meccaniche non troppo complesse ma che mettono in risalto l’importanza dei vari personaggi, ed anche un lavoro artistico sempre all’altezza.
La fusione tra nostalgia e contemporaneità è anche fornita dall’inclusione nel set di elementi della storia della planeswalker Liliana Vess, indirettamente molto presente, oltre che di vecchie glorie come Teferi.
Questa nuova Dominaria visitata dopo dieci anni di esperienze di design e crescita esponenziale del mondo di Magic The Gathering risulta finalmente interessante agl’occhi di tutti, con un adeguato livello di carte per il gioco competitivo ed un ambiente limited molto ben bilanciato. Non ci resta che partire all’avventura verso le sfide che Dominaria ci riserva!
This post was published on 21 Maggio 2018 9:54
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