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Speciali

Little Nightmares 3 non ci sarà, ecco come lo avremmo voluto tra boss e location

La serie Little Nightmares ha avuto e continua ad avere un successo forse all’inizio inaspettato, grazie a un secondo capitolo che migliora in tutto la prima avventura di Six (qui la recensione), a una critica concorde nel dire che si tratta di un franchise di altissimo livello, un pubblico che ha risposto positivamente e anche agli streamer che stanno portando il secondo capitolo con insistenza nonostante fossero stati abbastanza tiepidi col primo.

A nessuno darebbe fastidio un Little Nightmares 3, tuttavia solo ieri Bandai ha affermato che Tarsier Studios si focalizzerà su nuove IP, però vogliamo lasciare comunque una porta aperta. Il protagonista potrebbe essere un altro ragazzino alle prese con i piccoli incubi del titolo in compagnia ancora di Six o, perché no, di un personaggio inedito. Se in LN le ambientazioni erano tutte collegate dal loro essere parte delle Fauci, il resort degli orrori, in LN2 queste sono diventate più indipendenti, costituendo una porzione della Città pallida.

In un eventuale terzo episodio, non mi dispiacerebbe che si continuasse sulla formula del secondo, cioè con location cittadine. Ecco quali vorrei e con quali boss/stalker a presidiarle.

Leggi anche: Little Nightmares 2: interpretazione di boss e lore

Circo/Clown

Nel mondo sono tante le persone che soffrono di coulrofobia, cioè la paura irrazionale dei clown, fattore che sarebbe molto coerente con il titolo del gioco. Inoltre, mi ha sempre attirato la possibilità, in un gioco horror, di esplorare luoghi che, nell’immaginario collettivo, sono legati all’infanzia e alla spensieratezza (il luna park di Silent Hill 3 rimane una delle mie location preferite in un survival horror). Un clown, sulla falsariga di Pennywise, che ci insegue in un circo degli orrori farebbe la sua porca e macabra figura; la direzione artistica della serie mi sembra adatta a una location del genere.

Cimitero/Becchino

Dai, un cimitero può sembrare un cliché, ma in una città possibile non ci sia un camposanto? Il cimitero non è solo un campo con delle lapidi, i designer potrebbero “allargarsi” inserendo cripte e catacombe. I minion qui presenti potrebbero essere i canonici zombie, mentre come nemico principale a presidiare la zona ci vedo bene il becchino. Lo immagino come una figura alta e snella, con un’estetica che potrebbe imitare l’iconografia classica raffigurante Baron Samedi, il traghettatore dei morti nella religione vudù (tutto però dovrebbe essere ben inserito nella narrativa di Little Nightmares). Armato di grossa pala, inizierebbe una caccia spietata del protagonista per poi scavargli una piccola fossa in caso di cattura.

Chiesa/Sagrestano-Sacerdote

Alla fine del livello del cimitero, potrebbe starci bene la chiesa/cattedrale. I luoghi sacri sono anch’essi molto d’impatto negli horror, sanno offrire una buonissima varietà di immagini macabre e di significati reconditi. Tarsier Studios ci ha abituati bene con la sua caratterizzazione di personaggi e ambienti distorta e surreale, adatta a location religiose che ben si conformano a visioni alterate e contorte. Il boss più ovvio potrebbe essere un sacerdote, ma anche il sagrestano, a mo’ di custode delle Fauci, avrebbe il suo perché.

Ospizio/Infermiera

Troppo simile all’ospedale? Forse, anche se una casa di riposo per anziani ha una struttura diversa e può giocare sull’inquietudine che può nascere nel vedere mostri decrepiti, sia per l’età sia per le fattezze inumane, rincorrere bambini ciondolando per gli ovvi acciacchi, stando seduti su sedie a rotelle e brandendo deambulatori. Il nemico stalker sarebbe l’infermiera, una sorta di Mildred Ratched di Qualcuno volò sul nido del cuculo (e della serie tv di Ryan Murphy) che proprio non vuole vedere scorrazzare per i reparti uno o più esserini indifesi.

Teatro/Burattinaio

Il teatro sa essere un luogo terrificante immerso nel buio e nel silenzio. Il palcoscenico svuotato dei suoi attori diventa sospeso nel tempo, mentre dietro le quinte accadono fatti indicibili. Basti pensare al successo de Il fantasma dell’opera per capire quanto potrebbe essere affascinante un teatro con l’estetica tipica della serie di Little Nightmares. Trovare una figura di riferimento che possa assumere il ruolo del villain stalker non è semplice, io opterei per un burattinaio, ma l’idea di un personaggio ispirato proprio a Erik, il protagonista del romanzo del 1910 di Gaston Leroux, Il fantasma dell’opera, appunto, non sarebbe malvagia.

This post was published on 20 Febbraio 2021 16:00

Michele Longobardi

Laureato in Lettere moderne, scopro la passione per il giornalismo quasi per caso. I videogiochi sono il mio più grande amore e così decido di coniugare le due cose. Il giornalismo videoludico diventa la mia forma finale. Per me i videogiochi sono una forma d'arte e guai a dirmi il contrario. Appassionato di tutto ciò da cui sgorga sangue: cinema horror (registi preferiti Argento e Romero), letteratura gialla e dell'orrore (autori preferiti Christie, Poe e Lovecraft) e ovviamente i videogiochi del genere (Silent Hill e Resident Evil sopra ogni cosa). Il mio videogioco preferito di sempre è Fahrenheit che ho finito un numero non precisato di volte, da lì scaturisce la mia ammirazione per tutti i lavori di David Cage. La mia "carriera" videoludica è segnata da un marchio da cui non sono mai riuscito a staccarmi: PlayStation! In circa 20 anni di gaming, ho completato più di 800 titoli.

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