Hitman 3 mette fine alla vicende della nuova trilogia con protagonista l’Agente 47, trattandosi a tutti gli effetti di un reboot della saga nata decenni fa. In quest’ultimo capitolo, composto da sei missioni in giro per il mondo, l’assassino è deciso ad annientare una volta per tutte Providence, per farlo avrà bisogno dell’aiuto di Diana Burnwood, suo “controllore” fin dai primi addestramenti.
Il ruolo di Diana, però, si evolve molto soprattutto nelle ultime missioni e potrebbe creare qualche grattacapo nella comprensione della trama e del finale.
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In Hitman 2, l’ICA, l’organizzazione di assassini professionisti di cui fa parte 47, riceve come contratto quello di uccidere il Cliente Ombra da parte di una società segreta chiamata Providence. I membri di quest’ultima sono ricchi, potenti, fanno parte dell’alta società, non accettano mai un ‘no’ come risposta.
L’Agente 47, per raggiungere la posizione e conoscere l’identità del Cliente Ombra, compie varie missioni per conto di Providence, ma quando scopre che il suo ultimo obiettivo è Lucas Grey, un amico di infanzia, decide di allearsi con lui e aderire alla sua causa: annientare Providence.
Così, 47, Diana e Grey decidono di eliminare i membri più importanti della società segreta fino ad arrivare alla Costante, cioè il capo assoluto dell’organizzazione: Arthur Edwards.
Le cose non si mettono benissimo, due sono gli eventi fondamentali della storia: la morte di Lucas e il tradimento di Diana (ma quest’ultimo va analizzato più attentamente).
Lucas viene raggiunto dagli uomini di Edwards che dicono di volerlo portare vivo dal capo, egli però reagisce per poi spararsi per non venir catturato. Edwards, a questo punto, decide di giocarsi la carta vincente (?) per mettere fuori gioco l’Agente 47: mettergli contro Diana.
La Costante invia alla donna un file secretato che conferma in modo inoppugnabile che 47 è il colpevole dell’uccisione dei genitori di Diana, morti in un’esplosione. Diana decide così di entrare a far parte di Providence per vendicarsi… apparentemente.
Diana invita 47 a una festa a Mendoza (missione 5) e gli confessa di voler diventare la seconda Costante di Providence per annientarla dall’interno, ma ha bisogno che lui compia un’ultima missione, proprio a quel party. Dopo aver compiuto il suo dovere, 47 viene tramortito proprio da Diana con l’utilizzo di una tossina che viene trasmessa mediante contatto.
Diana quindi ha tradito davvero 47… e invece no. Qui avviene il colpo di scena.
Diana sapeva benissimo che Edwards, una volta avuto davanti l’Agente 47 svenuto, non lo avrebbe ucciso perché “non è solito buttare cose che possono tornargli utili”.
Ecco spiegato dunque il piano di Diana: fare il triplo gioco, facendo credere a Edwards di volere vendetta (in realtà, Diana si fida ancora di 47 nonostante la morte dei genitori), portare l’assassino a tu per tu con la Costante per mettere il punto alla faccenda. E infatti, 47 ancora svenuto viene portato in un laboratorio situato su di un treno che attraversa i Carpazi (missione 6), qui ha una visione di Lucas che gli fa capire che Diana non ha tradito.
Risvegliatosi, 47 attraversa tutti i vagoni per raggiungere quello di testa in cui trova Edwards. Qui l’uomo ha con sé un siero in grado di cancellare la memoria, lo offre a 47 promettendogli “libertà di scelta” per il resto della sua vita.
Se vogliamo ottenere il finale canonico, non dobbiamo farci abbindolare: prendiamo qualsiasi cosa in nostro possesso e uccidiamo Edwards, la Costante, distruggendo per sempre Providence. Nella scena finale si vede 47 che si reca presso una baita in montagna, si è rifatto una vita, senza nessuno che gli dica cosa fare e si commiata da Diana, ancora in contatto con lui, affermando che “il percorso è tracciato”, “il passato è morto”.
Finale alternativo: se iniettate il siero a Edwards invece di ucciderlo con una qualsiasi altra arma, l’uomo rimarrà vivo ma non ricorderà più nulla. Potrete dunque fermare il treno e percorrere la vostra strada. Seguirà la scena della baita in montagna. Possiamo definirlo un finale buono perché non avete ucciso Edwards.
Per ottenere il finale segreto, durante il faccia a faccia con Edwards, dovrete auto-iniettarvi il siero.
Dopo una dissolvenza a nero, scoprirete che le promesse di libertà di Edwards erano vane. 47 si risveglierà infatti in una camera imbottita con una voce fuori campo che lo invita a svegliarsi. L’Agente 47 non è libero, dovrà ancora eseguire gli ordini.
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This post was published on 23 Gennaio 2021 15:04
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