Hyrule Warriors: l’era della Calamità ci ha catapultati ancora una volta nel fantastico regno di Hyrule, lo stesso regno conosciuto in The Legend of Zelda Breath of the Wild, questa volta 100 anni prima della distruzione messa in atto dalla Grande Calamità, una storia già scritta insomma, ma le cose non sono andate come tutti si aspettavano…
Questo articolo contiene SPOILER di Hyrule Warriors: l’era della Calamità e di The Legend of Zelda Breath of the Wild, ma quest’ultimo lo avrete già giocato… vero?
Cento anni prima di Breath of the Wild, Hyrule è un regno florido e prospero, i suoi abitanti vivono in armonia e la perduta tecnologia sheikah lasciata in eredità un millennio prima è ancora un mistero ed è fonte di studio costante da parte degli scienziati sheikah moderni e della principessa Zelda.
Tuttavia un pericolo incombe sul regno di Hyrule, le profezie hanno predetto il ritorno della Calamità Ganon e lo studio delle tecnologie ancestrali, della padronanza dei campioni sui Colossi Sacri oltre che il risveglio dei poteri della principessa Zelda sono fondamentali per poter arrivare preparati all’arrivo della calamità.
Nonostante gli sforzi intrapresi però i poteri di Zelda non si risvegliano in tempo e la Calamità fa il suo ritorno, spargendo il suo potere su tutta la landa di Hyrule, generando incontrastabili orde di mostri e prendendo il controllo dei guardiani ancestrali sheikah, rivoltandoli contro i loro proprietarie portando distruzione e devastazione in tutto il regno.
In un altro regno, all’apice della distruzione portata dalla calamità intanto un piccolo guardiano si risveglia e grazie alle sue capacità crea un varco temporale, con un balzo ci si getta dentro giusto prima di essere attaccato da un guardiano corrotto, finendo 100 anni nel passato.
È Terrako il piccolo guardiano costruito da Zelda quando era ancora una bambina, dimenticato dopo tanti anni e abbandonato in una scatola nel suo laboratorio.
Non è però l’unica entità ad attraversare il portale, un frammento della Calamità riesce ad attraversare il portale insieme a Terrako giungendo insieme a lui nel passato.
Terrako porta così con sé le conoscenze del futuro ma anche una nuova minaccia, il frammento della calamità giunto nel passato si lega al Terrako di questo tempo, ancora dormiente, corrompendolo e rendendolo l’Araldo di Ganon, il catalizzatore per il suo potere e la sua rinascita.
Astor, un alleato del Clan Yiga, gli sheikah ribellatisi ai loro compagni e diventati seguaci ed adoratori della Calamità Ganon, entra in possesso del guardiano del futuro, comincia ad adorarlo in attesa del risveglio della Calamità e si autoproclama come suo tramite per far si che questo futuro predetto si avveri.
La Calamità Ganon tuttavia non ha bisogno di alleati e ben presto Astor ne diventa schiavo, totalmente sottomesso e inerme di fronte al suo enorme potere.
Il viaggio di Terrako nel passato genera col suo inizio una scissione della linea temporale come l’abbiamo conosciuta in Zelda Breath of the Wild.
Non è la prima volta che accade all’interno della serie di The Legend of Zelda, Ocarina of Time è stato il primo capitolo in cui il viaggio temporale di Link grazie alla Master Sword ha creato una scissione della continuità dando origine a tre linee temporali separate.
Terrako con il suo viaggio dà origine a due realtà coesistenti in cui gli eventi si sono svolti in maniera diametralmente opposta.
Nella realtà di Breath of the Wild i campioni e Link sono stati sconfitti, i Colossi Sacri sono caduti in mano alla Calamità ed il regno di Hyrule è finito in rovina, Zelda ha utilizzato i suoi poteri per contenere la Calamità Ganon e Link è stato portato al santuario della rinascita per recuperare le forze in un sonno lungo cento anni, mentre la Master Sword, senza nessuno a vegliare su di lei ha perso il suo originale potere.
Nella realtà di Hyrule Warriors le cose sono andate diversamente, durante la battaglia finale contro la Calamità e le Ire di Ganon, proprio quando i campioni stanno per essere sconfitti, i loro discendenti arrivano dal futuro, chiamati da Terrako ribaltando le sorti della battaglia e salvando i campioni. Le Ire di Ganon vengono così sconfitte, e i campioni riprendono il controllo sui Colossi Sacri, decisivi per la battaglia contro la calamità.
Come in Breath of the Wild la battaglia finale contro la Calamità Ganon si svolge all’interno del castello di Hyrule, ma questa volta con delle dinamiche totalmente differenti. I campioni questa volta sono sani e salvi e possono partecipare alla battaglia finale in prima persona, così come lo fa il Maestro Koga, capo del clan Yiga, che pentitosi delle proprie scelte decide di allearsi con i campioni in difesa del regno.
Astor diviene vessillo e viene assorbito dalla Calamità Ganon che raggiunge la sua forma definitiva, con il potere del presente e quello giunto dal futuro insieme a Terrako. Ganon è inarrestabile, Link, Zelda e i campioni intraprendono una brutale battaglia, che sembra interminabile, ma ecco che Terrako si getta nella mischia, si schianta contro Ganon ed esplode, sacrificandosi ed indebolendo drasticamente le difese del nemico. Link sferra un ultimo fendente con la sua spada, mentre Zelda lo investe con una cascata di luce, sigillandolo una volta per tutte.
I giovani discendenti dei campioni terminato il loro compito ritornano al loro tempo, grazie alle ultime energie sprigionate dai resti di Terrako, incoraggiati dai campioni a divenire grandi esempi per le loro tribù, mentre Zelda tiene tra le mani il nucleo rimanente di Terrako, la fonte del suo potere e unico componente rimasto del suo vecchio amico.
Questa nuova Hyrule, difesa dalla Calamità Ganon, non conoscerà mai la devastazione e vivrà per sempre in armonia, ed i discendenti dei campioni, ritornati al loro tempo, saranno in grado di conservare i propri ricordi e di portare la pace anche nel loro tempo?
Forse non lo sapremo mai.
This post was published on 14 Dicembre 2020 13:00
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