Con Baldur’s Gate 3 nella mia libreria di Steam sto perdendo molte ore di sonno, e credo di non essere l’unica persona in questa situazione. Nonostante sia a tutti gli effetti un early access e nonostante gli evidenti bug e limiti tecnici, i contenuti di gioco sono corposi, come ve ne abbiamo già ampiamente parlato nelle nostre prime impressioni.
Sono già nel pieno di una seconda run che mi sta dando risultati e filoni narrativi molto diversi da quelli affrontati nel mio primo gameplay, ed è proprio adesso, in questo articolo, che vorrei parlarvi di una delle mie prime epiche e tragicomiche avventure.
ATTENZIONE: da qui in poi potrebbero esserci spoiler sulla trama di Baldur’s Gate 3, quindi leggete a vostro rischio e pericolo.
Il primo personaggio che ho creato è stato Lemmy, un umano Warlock chiamato così perché gli ho piazzato un’acconciatura sullo stile di Lemmy Kilmister, frontman e bassista dei Motörhead, anche se in realtà è finito per assomigliare allo smilzo Aimone Romizi, frontman degli italianissimi Fast Animals and Slow Kids (vengono da Perugia).
Gli eventi di gioco mi hanno fatto imbattere in Wyll, uno degli affascinanti personaggi creati da Larian che possono unirsi al party del giocatore, anche lui Warlock. L’entrata di Wyll nella squadra è possibile promettendogli di guidare un assalto all’accampamento dei Goblin. L’idea di gestire due Warlock cazzuti in mezzo a una pletora di Goblin mi è sembrata allettante, quindi siamo partiti alla volta delle rovine in cui erano accampati i pelleverde.
Grazie a delle scelte fortuite e a dei tiri di dadi fortunati, sono riuscito a introdurmi nel mastodontico accampamento senza spargimenti di sangue, fino a entrare all’interno del tempio usato come loro fortezza. Incredibilmente, con dei tiri di dadi ancora più fortunati dei precedenti sono riuscito anche a capire qualcosa della trama principale ma si era fatto tardi e avevo sonno. Oltre a Baldur’s Gate 3, anche il tempo mi stava ponendo davanti delle scelte: salvare la partita, chiudere il gioco e andare a dormire, oppure dare adito alla mia carneficina di goblin.
Stava vincendo la prima ipotesi, ma per scrupolo sono andato a controllare l’obiettivo effettivo della missione e ho cambiato idea: secondo il diario di gioco, sarebbe stato sufficiente ammazzare i 3 leader dei goblin per avere completa la missione. A quel punto ho pensato che evitando grandi stragi avrei potuto concentrare gli attacchi sui 3 obiettivi così da perdere il minor tempo possibile e andare a dormire con qualche informazione di trama in più.
Ho individuato quello che mi sembrava il più potente tra i 3 leader e ho schierato il mio party in modo da riuscire a contenere lui e gli altri goblin presenti nella stanza: i due Warlock sui muri, la Chierica Shadowheart vicino al fossato per scaraventare giù i nemici ignari, e infine la Guerriera Lae’zel vicina al leader in questione, un Bugbear seduto su un trono. Con un round di sorpresa per l’attacco improvviso ci avrei messo poco tempo, pensavo.
Credevo che il combattimento sarebbe durato al massimo 10 minuti, e invece mi sono staccato dal PC due ore dopo.
Come prevedibile tutti gli altri nemici nella stanza sono automaticamente entrati in combattimento. Quello che invece non pensavo accadesse era che intervenissero anche tutti, ma proprio tutti gli altri goblin presenti nella fortezza. Ciò che doveva essere un combattimento veloce è diventato un’epopea a turni con circa 30 individui in lotta, a cui si sono aggiunti anche le bestie evocate dagli sciamani e i ragni all’interno del fossato. Per avere un’idea più chiara, guardate la foto in basso: in alto a sinistra sono posizionate tutte le entità in lotta, posizionate a seconda della successione dei turni.
E non è finita qui.
Baldur’s Gate 3 è un gioco ancora in accesso anticipato, e infatti è intervenuto in combattimento anche qualche bug a complicare tutto! Al di là della notevole difficoltà del combattimento (4 contro 30), ho passato di tutto: da un personaggio non più selezionabile chissà per quale motivo (ho dovuto aspettare che morisse per poi resuscitarlo e farlo tornare utile), ai turni che ogni tanto si refreshavano continuamente per minuti e minuti senza alcuna spiegazione, fino agli interminabili passaggi di round in alcuni frangenti, praticamente sono stato più volte col cuore in gola, in bilico tra una sconfitta schiacciante e il crash del gioco.
Non so nemmeno io come ce l’abbia fatta a terminare la mia strage di goblin con un successo. Stanco, provato dagli infarti multipli e dallo spreco di pergamene della resurrezione, ma soddisfatto del combattimento appena superato e delle informazioni apprese, salvo il gioco e… crasha tutto.
L’ora tarda e il crash improvviso dopo un evento mastodontico e rischioso mi hanno fatto entrare in un vortice di paura e disperazione. Mi accorgo nel frattempo che Steam sta installando in quel momento un nuovo aggiornamento di Baldur’s Gate 3 e tiro un sospiro di sollievo: magari il crash è dovuto all’aggiornamento, io non ho rotto il gioco. Magari.
Una volta terminati download e installazione torno in game giusto per controllare che l’ultimo salvataggio sia salvo. A esserci, c’è… ma una volta caricata la partita arriva un nuovo crash. Scrivo ai miei contatti videogiocatori nella speranza di trovare qualcuno sveglio, faccio partire il gioco in modalità finestra, riavvio il PC, ma niente sembra cambiare. Provo anche a caricare salvataggi precedenti ma il risultato è sempre un crash.
Ho rotto Baldur’s Gate 3.
Poi, dopo mezz’ora di smanettamenti e bestemmie nel cuore della notte, arriva la soluzione: come da tweet mostrato qui in alto, è colpa di Larian. Dopo aver lanciato l’ultimo aggiornamento i salvataggi di molti giocatori sono diventati corrotti, al punto che lo studio è stato costretto a ripristinare la vecchia versione di Baldur’s Gate 3 per correggere l’update senza inficiare il gioco dei suoi utenti. Vado a dormire stremato e il mattino dopo, con un nuovo aggiornamento correttivo, posso finalmente ammirare la mia strage di goblin e lootare tutto il possibile.
This post was published on 2 Novembre 2020 12:29
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