Il mondo dei game studies, sebbene lontano dal blasone delle critiche di altri media, è in fermento da molto tempo. Con la progressiva crescita del medium videoludico chi si occupa di analizzare e scandagliere gli abissi che si nascondono dentro ai videogiochi ha sempre più materiale a cui poter attingere, grazie ad una maggiore quantità di videogiochi sparsa per le piattaforme.
Esistono delle saghe che però si son talmente tanto radicate nell’immaginario videoludico comune da aver bisogno quanto prima di uno studio approfondito; esistono videogiochi che hanno talmente tanto influenzato il nostro modo di concepire i generi o di intendere il concetto di narrativa che generano un forte bisogno di scomposizione e ricomposizioni, specie per alcuni addetti ai lavori.
La saga che è stata trattata all’interno del libro di cui andiamo a parlare oggi è quella di Final Fantasy, il juggernaut del gioco di ruolo nipponico, in grado di andare oltre le radici del genere (ancora saggiamente detenute da Dragon Quest) per toccare una vasta gamma di argomenti e di sensazioni.
Nel corso dei suoi quindici capitoli principali il brand Final Fantasy ne ha fatte di cotte e di crude, inserendo all’interno dei suoi videogiochi una quantità abominavole di contenuti che possiedono differenti livelli di lettura e che possono essere lo spunto di partenza per una serie di ragionamenti assolutamente non banali sui temi più disparati.
Ecco, Cristalli di sogni e realtà fa esattamente questo: va a dissezionare la cultura che si può nascondere dietro alcuni degli elementi che in alcuni Final Fantasy hanno trovato casa.
Cristalli di sogni e realtà: La cultura di Final Fantasy è un libro curato da Francesco Toniolo che raccoglie otto differenti saggi sul macro argomento Final Fantasy.
Tali saggi, scritti da Lara “Phenrir Mailoki” Arlotta, Carlo Alessandro Bonifacio, Gabriele Campagnano, Livio Gambarini, Luca “GamerDex83” Mandara, Lorena Rao, Marco Seregni e Francesca Sirtori vanno a toccare gli argomenti più disparati all’interno dell’universo fantasyano passando dal gigantismo della buster sword al reverse product placement all’interno dei mondi tratteggiati da Sakaguchi e soci.
Il libro, introdotto dalle parole di Toniolo, è un prodotto destinato a tutti quelli che hanno intenzione di fare un passo in più nei confronti della saga storica di Squaresoft e che sono intenzionati a iniziare a scoprire cosa si nasconde al di sotto dello strato più superficiale.
I temi trattati all’interno degli otto capitoli del libro sono, come già detto, variegati e presentano delle sorprese niente male anche per i veterani più scafati, con analisi molto curate e ragionamenti tutto fuorché banali.
Nello specifico chi scrive ha apprezzato in modo particolare l’ultimo capitolo che analizza le strategie di marketing ed il product placement selvaggio che ha posizionato il brand sotto i riflettori della moda mondiale nella sua tredicesima e quindicesima iterazione; un argomento trattato in maniera ineccepibile, con la giusta bibliografia ed un accessibilità pressoché assoluta a chiunque conosca i personaggi e le vicende descritte. A seconda dei gusti personali chi legge può preferire l’uno o l’altro tema, senza preoccuparsi troppo di eventuali divari qualitativi perché non ce ne sono. Il libro è organico, potente in molte sue analisi ed in grado di far sollevare sguardi stupiti in più occasioni.
Nonostante un accessibilità non sempre alla portata di tutti, complice anche la complessità e la profondità dei ragionamenti portati avanti dai vari saggisti impegnati nell’opera, Cristalli di sogni e realtà: La cultura di Final Fantasy è un prodotto che ben si adatta ad alcuni appassionati di videogiochi, stanchi delle chiacchiere da bar di cui sono pieni i gruppi facebook o i forum e alla ricerca di ragionamenti approfonditi sul nerbo di ciò che si gioca.
Il libro in questione non è ovviamente un prodotto destinato a tutti ma saprà senza dubbio conquistare chi ha curiosità e pazienza da vendere.
Se ritenete di far parte di questa schiera di consumatori non vi resta che andarlo a cercare nella vostra forma preferita; esso esiste sia in formato digitale che in forma fisica.
This post was published on 31 Maggio 2020 19:06
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