Leeroy Jenkins, un nome che ormai chiunque abbia accesso ad una linea internet ha sentito almeno una volta. Una vera e propria leggenda raccontata tra meme, citazioni e comparse, un video diventato ormai una pietra miliare della POP Culture e che prima di tutti ha definito la parola virale. Il Geronimo! del nuovo millennio.
LEEEEEEEEEEEEEEEEEROOOOOOOOOY
Correva l’anno 2005 e in World of Warcraft un gruppo di giocatori discuteva la strategia migliore per affrontare il dungeon, quando ad un certo punto uno di loro si alza e carica a testa bassa tra i mostri gridando il suo nome:
Leeeerooooyyy Jeeeenkins! Leeroy Jenkins
Il gruppo cerca di salvarlo correndo dietro di lui ma più si addentrano e più le uova di drago si schiudono rilasciando sciami di draghetti famelici, che in pochi secondi sconfiggono l’intero party.
JEEEEENKINS!
Il video fu pubblicato dalla stessa Gilda sul sito Warcraftmovies, una piattaforma dove venivano condivisi video fan made di WoW, l’11 maggio 2005 e da lì iniziò il delirio. Il video fu subito postato da un altro utente sul forum ufficiale Blizzard con il titolo A Rough Go ma inserendolo in una discussione seria inerente alla difficoltà troppo elevata del dungeon. Ma quell’urlo di battaglia e il video in sé diventarono subito un vero e proprio meme rimbalzando su diversi siti come Reddit e 4chan.
La botta finale arrivò con l’articolo di PC Gamer UK sul video “The Ballad of Leeroy Jenkins”, dove Leeroy Jenkins veniva dipinto come eroe che si erge contro la nerditudine di quelle gilde che affrontano il gioco con rigore e tattica pari ad un drappello militare. Allargando così la fama del Paladino ignorante anche al di fuori della fanbase di WoW.
Da quel momento uscirono video ed immagini più disparati ricreando la stessa scena su film o in qualsiasi situazione ci fosse qualcuno pronto a lanciarsi nella mischia senza guardarsi indietro.
Il successo negli anni
La cosa diventò talmente virale che, non solo la Blizzard, ma anche tantissimi altri media decisero di rendere omaggio al personaggio.
Giochi Blizzard
Nello stesso World of Warcraft la Blizzard ha aggiunto un achievement che ti ricompensa con il titolo Jenkins da accostare al nome del tuo personaggio, molti giocatori (tipo il sottoscritto) lo portano ancora tutt’oggi come tributo ad uno dei più grandi eroi mai esistiti.
Questo però non è l’unico omaggio presente nell’MMO. Con l’uscita di Warlords of Draenor infatti fu inserito un altro easter egg dove era possibile incontrare proprio il famoso paladino, se si riusciva a completare il dungeon in tempo, prima che Leeroy ripartisse con la sua carica, lo si poteva reclutare per la propria Guarnigione. Era possibile incontrare il personaggio anche durante l’ultimo anniversario del gioco con tanto di chioschetto da cui vendeva il suo amato pollo arrosto.
In Hearthstone, invece, non poteva mancare una carta dedicata a lui con tanto di carica e draghetti.
Deadpool
Il mercenario più folle del mondo dei fumetti non è solito nascondere la sua anima geek e non poteva quindi non lasciarsi ad una citazione del genere dato il modo di agire molto simile tra i due personaggi.
Serie TV
Negli anni anche diverse serie TV che nulla hanno a che fare con i videogiochi hanno inserito riferimenti al video virale. Alcuni esempi:
In My Name is Earl, Randy si lancia sulla folla uscendo di casa.
Oppure in How I met your mother, Barney propone una sua versione personale del meme.
Un Quiz e un giornale militare?!
Nel 2005 Leeroy Jenkins fece la sua comparsa nel famoso quiz televisivo Jeopardy! Mentre nel 2009 approdò addirittura su Armed Forces Journal, un periodico militare americano, dove il Capitano Robert M Chamberlain collegava addirittura il modo di fare del giocatore di WoW all’atteggiamento dei soldati americani in Iraq.
Il fallimento destinato al successo
Nonostante anni dopo la “genuinità” del video sia stata smentita, quell’Epic Fail è per molti un piacevole ricordo di una serie di meme di tanti anni fa, per altri una carta sbroccata di Hearthstone mentre per altri un vero e proprio stile di vita, un invito a buttarsi a capofitto nelle situazioni che sia un esame, un colloquio o un giro sulle montagne russe, a prescindere dal risultato e senza perdersi troppo in chiacchiere inutili.