Al giorno d’oggi l’industria dei videogiochi si basa moltissimo sul concetto di hype, ovvero quella sensazione di attesa difficile da sostenere a causa del tam tam mediatico e a causa dei prodotti appositamente cesellati per generarne. Le campagne di marketing dei videogiochi fanno questo utilizzando anche una tecnica derivata dal mondo del cinema, quella del trailer.
Trailer normale, teaser trailer, gameplay trailer, story trailer e chi più ne ha più ne metta: questi sono i nomi dei moltissimi trailer che ci ritroviamo, con cadenza praticamente quotidiana, a schivare sulle piattaforme più disparate alla ricerca di una fruizione videoludica quanto più innocente e pura possibile.
Essendo arrivati alla fine del decennio abbiamo deciso di fare i conti e di selezionare un gruppo di trailer meritevoli, cercando di carpirne fuori i segreti e di scoprire perché hanno successo.
Iniziamo subito.
Partiamo subito con il botto mettendo in chiaro una cosa: i trailer alle volte possono essere anche più interessanti dei giochi completi.
Il trailer di Dead Island è uno dei migliori trailer mai partoriti dall’industria videoludica: emotivamente potente, dotato di una regia notevole con il giusto equilibrio tra emotività spicciola ed azione; il trailer prende continuamente in giro lo spettatore, giocando con l’innocenza di una bambina che poi si rivelerà essere ben altro. L’intero trailer viene riprodotto praticamente al contrario, in una specie di enorme rewind che nel giro di quattro minuti mette insieme una storia emozionante il giusto. Dal trailer di Dead Island si poteva intuire la durezza del mondo di gioco, la difficoltà di sopravvivenza del giocatore all’interno di un mondo marcio e putrescente, senza dimenticare la forza (e la fatalità) dei legami umani.
Non sappiamo quanti preordini possa aver genere un trailer del genere ma, siamo sicuri, che qualcuno nel reparto marketing avrà certamente sorriso per il lavoro fatto.
Sui trailer di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain ci sarebbe da scrivere molto. Hideo Kojima è senza dubbio, tra gli autori videoludici moderni, quello più legato al mondo della cinematografia (tanto da montarsi in solitudine i trailer dei suoi giochi!) nel corso dello sviluppo dei suoi ultimi due giochi ha dato proba a tutto il mondo delle sue capacità.
Dopo aver preso in giro i giocatori con un trailer montato a regola d’arte ma sotto falso nome, Kojima ci riprova un paio d’anni (e di trailer dopo) con un piccolo capolavoro di cinematografia e scelta musicale. Aiutato dalla splendida Nuclear di Mike Oldfield, Kojima ha messo insieme per l’E3 2014 un trailer pieno di suspance e di coltelli, alternando cutscenes del gioco a momenti estremamente potenti, catturando e lanciando indizi qua e là sul contenuto della storia.
Un trailer realizzato con una maestria riguardante l’arte del montaggio che, nel mondo dei videogiochi ha pochi eguali, consegnando allo spettatore una sensazione perfettamente a metà tra il cinema ed il videogioco.
Il release date reveal trailer di Death Stranding è forse l’altro migliore filmato partorito dalla vulcanica mente di Hideo Kojima durante il corso di questo decennio.
Presentato in modo estremamente criptico durante i precedenti anni, l’ultimo lavoro di Kojima (che abbiamo recensito qui) ha visto la sua data di rilascio venir presentata al pubblico con un trailer di incredibile impatto cinematografico: otto minuti di un misto incredibile tra cutscenes e gameplay, realizzate con la cura tipica di Kojima e con la colonna sonora firmata Apocalyptica, in grado di far rizzare i peli degli ascoltatori più curiosi.
Il release trailer di Death Stranding per la prima volta ha rivelato al mondo dei videogiocatori il contenuto del più ambizioso titolo realizzato da Kojima lasciando il perfetto mix tra dubbio e curiosità nello spettatore, porgendo la mano per poi ritirarla subito dopo in segno di sfida. Le ambientazioni mostrate, il gameplay vissuto hanno poi lasciato spazio ad una presentazione dei personaggi che sembra provenire direttamente da un kolossal hollywoodiano.
A visione conclusa il trailer di Death Stranding può solo generare due cose: hype o rifiuto assoluto, la perfetta reazione per un titolo che fin da subito si è proposto al giocatore come divisivo per le sue meccaniche.
Bioshock Infinite è un videogioco che è rimasto nel cuore di moltissimi giocatori per mille motivi; nel cuore di chi scrive c’è rimasto per uno dei migliori reveal trailer che la recente storia videoludica ricordi. Il trailer comincia fin da subito a giocare con i ricordi, mostrando nuovamente Rapture ed il “vecchio antagonista” della saga, un Big Daddy in tuta da palombaro e trivellona.
Tutto ciò però non è altro che una bugia, una menzogna; quello che stavamo vedendo, mentre soffocavamo, non è altro che un bellissimo diorama. Dal diorama passiamo al venir minacciati da una creatura gigantesca e minacciosa, con un cuore pulsante sangue e liquami in bella vista. È evidente che non piacciamo a questa creatura che approfitta del nostro evidentemente momento di debolezza per prenderci per la collottola e per lanciarci poi verso l’unica fonte di luce della stanza, una vetrata che dà sulla splendida Columbia.
Qui entriamo in contatto con una delle più belle ambientazioni mai intraviste, che si dipana rapidamente agli occhi del giocatore e si stampa nella memoria a lungo termine. Sospesa per aria c’è la città di Columbia, animata da morali poco attente al sociale ed estremamente in grado di stampare nella retina di chi guarda una ferita indelebile. Mentre ci avviciniamo al suolo tiriamo un sospiro di sollievo giusto quando possiamo mettere gli occhi su Elizabeth, per poi raggiungere la fine una volta per tutte, con un roboante schianto a terra.
Il trailer di lancio di Mass Effect 2 è forse uno di quelli che più prende il cuore del giocatore per poi giocarci, sciorinando il giusto mix di trama e personaggi che mettono nuovamente insieme i presupposti per un’ avventura ancora più epica di quella precedente. Questo trailer pone particolare enfasi sul personaggio di Shepard, dipingendolo nuovamente con le caratteristiche che lo hanno reso famoso ed apprezzabile in tutto il mondo dei videogiochi.
A tutto questo vanno aggiunti due specifici ingredienti: una colonna sonora orchestrale epica come poche altre tra quelle presenti nel mondo dei videogiochi ed un montaggio sul pezzo, in grado di dare il giusto grado di risalto a ogni elemento presente. Per ottenere un trailer di successo non ci vuole altro che non il giusto mix di carisma e spezie.
Tra tutti quanti i trailer di presentazione presenti all’interno di questo articolo, il reveal trailer di Battlefield 1 è sicuramente il più bombastico e visivamente spettacolare. Questo perché, storicamente parlando, dalla prima metà degli anni duemila in poi i trailer videoludici si son sempre più concentrati sul colpire il cuore del giocatore attraverso l’uso della tristezza e della narrazione mentre Battlefiled 1 prende tale lezione e la straccia a terra.
Il trailer di Battlefield 1 parte subito con una colonna sonora nota (Seven Nation Army degli White Stripes, quel popopò che tanto hanno musicato i nostri mondiali di calcio) e con azione al cardiopalma fin da subito, sciorinando al giocatore infinite scene su quanto il titolo sia bello da vedere e interessante da giocare. Dice ha voluto colpire la pancia del giocatore mettendo insieme tutte le caratteristiche più spettacolari del suo prodotto, passando per la grafica impressionante e concludendo con le varie caratteristiche del gameplay.
Mettete tutto questo a ritmo di musica, sottolineate le scene con i cambi di ritmo e saturate tutto il video per avere esattamente quello che ci serve per convincere uno spettatore all’acquisto.
Il trailer che Nintendo ha mostrato all’E3 del 2016 riguardante The Legend Of Zelda: Breath Of The Wild è di gran lunga il più onesto tra tutti quelli che possiamo vedere all’interno di questa lista. Il titolo di Nintendo è stato mostrato senza vezzi, completamente in-engine e senza le magie tipiche della cinematografia. Fondendo unicamente scene di gameplay a riprese che ogni giocatore può fare ingame, ponendo l’accento unicamente sulla genuinità del progetto, Nintendo ha messo insieme un trailer in grado di stupire tutti i giocatori grazie alla potenza intrinseca di quello che è uno dei giochi più belli di sempre.
Il trailer mostra moltissime delle meccaniche che poi vedranno la luce nel gioco finito: nel trailer link dà fuoco alle cose, taglia gli alberi per creare ponti, vola con la sua paravela all’interno di un mondo sterminato e trova anche il tempo per fare uno spuntino con gli ingredienti raccolti in giro. C’è spazio per il combattimento, che risulta spettacolare senza slo-mo o cambi di scena, c’è spazio per un’ accenno di narrativa e c’è spazio per la creatività. Il trailer finisce per essere una sintesi perfetta, una raccolta di momenti ed un perfetto showcase per le caratteristiche di un videogioco che sa emozionare al primo sguardo.
Passiamo ora al dolce finale, al motivo per cui questo articolo è stato scritto. Durante i The Game Awards 2019 Microsoft ha presentato, insieme alla sua nuova console Xbox Series X, il trailer di Senua’s Saga: Hellblade 2, seguito di Hellblade: Senua’s Sacrifice e titolo per la sopracitata macchina da gioco.
Ecco, parliamoci chiaro: a volte ci sono delle combinazioni più forti di altre nel mondo dei videogiochi. La musica degli Heilung, fatta di rituali tribali e percussioni ossessive si incastra perfettamente con le scene mostrate nel trailer, rappresentanti una terra lontana, gelida e barbara, inquietante quasi quanto la nostra protagonista che ne approfitta per recitare qualche verso mefistofelico guardando con un coraggio da leoni lo spettatore attonito.
Lo scenario di Hellblade si pittura con le luci algide del grande nord e con le fiamme della purificazione, si popola di coraggiosi guerrieri, inquietanti indigeni e terrificanti troll, ha per protagonista una donna fin troppo espressiva, assolutamente capaci di perforare lo schermo (nonostante la computer grafica) per intonare al giocatore una cantilena ammaliante.
Di trailer così bisognerebbe farne di più.
This post was published on 15 Dicembre 2019 2:40
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