Non c’è stato alcun annuncio ufficiale, ma in un certo senso c’è stato eccome: Horizon: Zero Dawn 2 dovrebbe essere in programma e farà la sua apparizione presumibilmente su PS5.
Guerrilla Games, creatore del primo capitolo e della serie Killzone, ha recentemente pubblicato un annuncio di lavoro in cui si richiede una figura professionale molto specifica, un vegetation artist, cioè un artista della vegetazione, il quale si concentrerà sulla “creazione di risorse vegetali che verranno utilizzate per vestire il mondo di gioco”. L’annuncio spiega anche che “all’interno di Guerrilla, ci sono quattro squadre dedicate alla creazione degli splendidi ambienti di Horizon e una squadra si concentra sulla creazione della vegetazione lussureggiante e straordinaria”.
Se non è un annuncio questo…
Abbiamo iniziato dunque a immaginare quali altri seguiti avremmo voluto vedere e giocare durante la prossima generazione e abbiamo deciso di stilare una lista di cinque titoli. Non certo i migliori, non i più attesi dal pubblico in generale, ma quelli che a noi farebbe piacere trovare nella line up futura di PS5/Scarlet.
Non abbiamo inserito giochi come GTA VI e Fallout 5 (se Bethesda rinsavisce) perché, insomma, chi è che non li vuole?
Alien Isolation è un titolo cross-gen che non nasce nell’attuale generazione, quindi a maggior ragione chi siamo noi per impedire allo sbavante xenomorfo di insinuarsi in qualche condotto d’areazione di PS5/Scarlet? Alien Isolation è stata una delle maggiori sorprese degli ultimi anni sul fronte survival horror, avendo offerto un’esperienza davvero terrificante e ansiogena in ogni singolo dettaglio. Non parliamo solo dell’iconico alieno della saga cinematografica che ha dato filo da torcere a Sigourney Weaver, ma anche di quei maledettissimi androidi, con quegli occhi rossi, che ti inseguono con una pazienza fantascientifica senza dare impressione di affaticamento (e certo, sono androidi). Alien Isolation 2 è senza dubbio uno dei titoli che vorremmo maggiormente giocare nella prossima generazione… sì, siamo amanti del brivido (tranne il nostro Simone, lui ha paura).
Sì, è vero, avevamo detto che avremmo lasciato fuori i seguiti ovvi, ma come si fa a lasciare in disparte God of War, con le sue nuove meccaniche RPG? God of War 2 uscirà, crediamo si tratti del segreto di Pulcinella, Cory Barlog non può lasciare nulla di intentato ora che Kratos e Atreus sono riusciti a rendere omaggio alla loro moglie/madre. Teoricamente sarebbe God of War 5, anche se l’ultimo capitolo non aveva il numero 4 nel titolo, inoltre si tratterebbe del secondo capitolo ambientato nella mitologia norrena e con elementi RPG nel gameplay, quindi per noi uscirà come God of War 2. Vorremmo un titolo ancora più titanico, ricco di contenuti, ma ci fidiamo di Barlog, che è a tutti gli effetti uno dei migliori game designer in circolazione, nonostante la sua umiltà gli faccia dire il contrario.
Quando all’E3 di quest’anno eravamo in attesa dell’annuncio del nuovo progetto di Shinji Mikami, l’intera redazione era sicura al 100% che si sarebbe trattato di The Evil Within 3. Non è stato così, il game designer giapponese, a capo di Tango GameWorks, ha infatti annunciato una nuova IP horror, Ghostwire Tokyo, tuttavia da amanti di survival horror (tranne il nostro Simone, lui ha paura) ne siamo comunque rimasti contenti. Il trailer mostrato alla rassegna videoludica più importante ci ha lasciati soddisfatti, ma questo non significa che abbiamo smesso di sperare in The Evil Within 3. Il carissimo Shinji ha la forza di volontà e le capacità di portare avanti più progetti contemporaneamente, dunque, si dia una mossa e porti il terzo capitolo delle avventure di Sebastian Castellanos sulle console di prossima generazione.
Il capitolo in salsa investigativa della serie Yakuza (anche se è ingeneroso parlarne come di un’entità legata indissolubilmente alla saga di Ryu Ga Gotoku) che a noi di Player.it è piaciuto un botto (oddio, trovare qualche pazzo a cui non è piaciuto è dura). Basterà leggere la nostra recensione per rendersene conto. Judgment riprende le meccaniche di Yakuza arricchendole con dinamiche proprie dei videogiochi investigativi, con tematiche e atmosfere da poliziesco, andando a creare un prodotto profondo e straordinariamente vario. Come da tradizione, la storia è ricca di colpi di scena mai banali e di capovolgimenti di fronte che lasciano il giocatore col fiato in sospeso. Vogliamo assolutamente Judgment 2, se Kazuma Kiryu ha avuto la possibilità di mostrare i muscoli in così tanti capitoli, non vediamo perché la stessa chance non si possa dare a Takayuki Yagami.
Metteteci l’anno che volete, 1887 o, perché no, 1885, o addirittura 1886-2 come fa Square Enix con Final Fantasy, ma dateci il seguito di The Order 1886. Gioco criticatissimo che ha subito ogni tipo di ingeneroso giudizio, titolo che però a noi di Player.it è piaciuto davvero tanto, nonostante le sue evidenti lacune. Partiamo da un presupposto, un seguito di The Order non è così semplice da realizzare, con lo stesso Andrea Pessino, co-founder di Ready at Dawn, a dare poche speranze in tal senso, tuttavia (e questo ve lo diciamo a quattrocchi) la cosa potrebbe concretizzarsi attraverso il lavoro di un altro team. Non sappiamo quale, non sappiamo quando, non sappiamo se sarà effettivamente così, ma questo articolo è stato scritto “tanto per immaginare cose” e noi immaginiamo. Quel che è certo è che un seguito di The Order 1886 che possa ridare onore al primo capitolo è d’uopo.
This post was published on 6 Novembre 2019 13:28
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