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Speciali

[Speciale Halloween] 6 videogiochi per passare Halloween in compagnia dei Grandi Antichi

Uno dei modi più affascinanti e intelligenti di passare la notte di Halloween è leggere i racconti di H.P. Lovecraft (se volete aggiungerci quelli di Edgar Allan Poe non vi insultiamo mica, anzi), lo scrittore americano che ha creato un intero universo da incubo. Se invece volete immergervi nell’atmosfera delle opere del solitario di Providence in modo alternativo, potete avvalervi di videogiochi che hanno tratto ispirazione dai suoi lavori letterari.

Negli anni, l’industria videoludica ha cercato di trasporre gli orrori cosmici nelle proprie produzioni, riuscendoci con risultati altalenanti. L’impresa infatti non è semplice, tuttavia esistono titoli in grado di regalare emozioni forti e di farci sentire parte del microcosmo creato da Lovecraft.

Vediamo dunque i videogiochi più adatti a passare la notte di Halloween in compagnia dei Grandi Antichi e degli Dei Esterni.

6 videogiochi lovecraftiani per Halloween

Call of Cthulhu

La villa di Sarah Hawkins in cui è avvenuto l’incendio su cui deve indagare Edward Pierce.

Il titolo dice tutto: videogioco del 2018 pubblicato da Focum Home Interactive e sviluppato da Cyanide Studio ispirato a una delle opere più iconiche di Lovecraft, Il Richiamo di Cthulhu – senza farsi mancare ovviamente riferimenti ad altri racconti. L’investigatore privato Edward Pierce, in grossa crisi lavorativa e personale a causa di ricorrenti incubi indecifrabili, accetta un caso che fin dalle prime battute puzza di paranormale. La pittrice maledetta Sarah Hawkins rimane uccisa insieme alla sua famiglia in un incendio che, secondo le prime indagini, sarebbe stato appiccato proprio dalla donna, mentalmente instabile, come testimonierebbero i suoi stessi dipinti. Di questo non ne è convinto il padre che assegna il caso a Edward per fare luce sul mistero. La nostra prima mossa è recarci a Darkwater, un villaggio di pescatori, i cui abitanti soffrono di insonnia e dove l’aria ammorbata e malsana non preannuncia nulla di buono. Un buonissimo titolo investigativo con elementi RPG – possiamo districarci nelle varie situazioni spendendo punti esperienza su abilità come Investigazione, Occultismo, Psicologia e Medicina. Da tenere sempre sotto controllo, inoltre, la sanità mentale che viene minata da visioni terrificanti.

Per saperne di più, leggete la nostra recensione.

Call of Cthulhu: Dark Corners of the Earth

La grafica è invecchiata maluccio, ma l’atmosfera del gioco è di altissimo livello.

Se riuscite a recuperare questo titolo del 2005, disponibile su Xbox e PC, può diventare un’ottima soluzione per passare la notte di Halloween, al posto della solita festa dove si vedono gli stessi costumi fatti malissimo. Pubblicato da Bethesda, Dark Corners of the Earth soffre di molti bug ma l’esperienza di gioco generale era ed è tuttora di buonissima fattura, in grado di immergere totalmente il giocatore nell’universo letterario di Lovecraft. Si tratta di un titolo investigativo che ha come fonti di ispirazione principali Il Richiamo di Cthulhu e La maschera di Innsmouth. Il protagonista è Jack Walters, un investigatore privato che si reca nella cittadina di Inssmouth per indagare sulla sparizione di un uomo. Il luogo gli si presenta subito come ostile, con abitanti poco propensi a dare una mano e sui cui si raccontano angoscianti leggende. Dark Corners of the Earth presenta una struttura dei combattimenti abbastanza realistica, infatti, venire feriti causa evidenti effetti sulla postura del corpo e sui propri riflessi. Altra caratteristica fondamentale è la sanità mentale che, se messa sotto stress, può provocare allucinazioni, vertigini e paranoia.

The Sinking City

La fonte di ispirazione più forte di The Sinking City è La maschera di Innsmouth.

Videogioco open world del 2019 sviluppato da Frogwares, lo studio ucraino dietro a moltissimi titoli della serie Sherlock Holmes. La loro mano è evidente durante tutto l’arco del gioco che prevede tanti diversi sistemi di investigazione, ripresi e rielaborati dai loro lavori precedenti. Il protagonista della vicenda è Charles Winfield Reed, un veterano di guerra divenuto investigatore privato, il quale si reca nella città portuale di Oakmont a seguito di una violenta inondazione che ha lasciato il luogo per larghi tratti sommerso. Dalle acque, inoltre, sono emerse creature di un altro mondo che infestano intere zone della città. Charles è vittima da anni di ricorrenti incubi che potrebbero trovare risposta proprio a Oakmont, un posto in cui lo straniero non è ben visto. Di missione in missione, Charles farà emergere verità scottanti e dal sapore misterico, legate a culti e credenze molto pericolosi. L’atmosfera che si respira in The Sinking City è adatta a una serata lovecraftiana di Halloween, peccato per le lacune di gameplay che non consentono al titolo di eccellere.

Per saperne di più, leggete la nostra recensione e lo speciale dedicato al particolare sistema di investigazione.

Conarium

Un gioco breve ma coinvolgente in pieno stile Lovecraft.

Prodotto indie di Zoetrope Interactive che si ispira a uno dei capolavori assoluti di Lovecraft, Le montagne della follia. Nel gioco impersoniamo, con una visuale in soggettiva, Frank Gilman, un uomo che si risveglia senza alcun ricordo in una stanza con un misterioso oggetto sferico che emana fasci elettrici. La struttura in cui ci troviamo sembra una sorta di laboratorio di ricerca, ma non c’è anima viva. Dopo aver rimesso insieme in modo confuso alcuni pezzi del puzzle, scopriamo di far parte di un’equipe di scienziati e che il luogo in cui ci siamo svegliati è Upuaut, una base in Antartide costruita con lo scopo di cercare testimonianze su un’antica civiltà. Conarium è a tutti gli effetti un walking simulator che prevede la risoluzione di alcuni enigmi, con una longevità di circa tre ore. Non un capolavoro, tuttavia la possibilità di finire l’intero gioco durante la serata di Halloween, lo rende una buona scelta per passare la festività in compagnia dei Grandi Antichi.

Per saperne di più, leggete la nostra recensione.

Eternal Darkness: Sanity’s Requiem

Uno dei migliori videogiochi ispirati alla letteratura di Lovecraft. Una fortuna possederne una copia.

Se avete un Gamecube e possedete una copia di Eternal Darkness: Sanity’s Requiem, avete la serata di Halloween già apparecchiata. Titolo che si ispira ai racconti di Lovecraft, tratta le vicende di Alexandra Roivas, una giovane studentessa che decide di indagare per conto proprio sulla misteriosa morte di suo nonno. Ella si reca nella magione del parente defunto e qui scopre una stanza segreta, all’interno della quale trova il Libro delle Tenebre. Noncurante, lo legge e si ritrova a vivere l’esperienza di un centurione romano che, reso schiavo da un Antico, un entità divina rinchiusa in un artefatto, cerca di portare l’entità nel nostro mondo. Da qui in poi, Alexandra vivrà man mano esperienze sempre diverse di personaggi collegati tra loro dal fatto di essere servi degli Antichi. Eternal Darkness era un action in terza persona che prevedeva combattimenti e semplici enigmi. La caratteristica principale è quella, diciamo, canonica dei giochi di questo tipo: il misuratore di sanità mentale. Se la barra del sanity meter si riempiva, avevano luogo allucinazioni e i personaggi giocabili assistevano a scene assurde.

Alone in the Dark

Il gioco che ha dato origine al survival horror è ispirato proprio ai racconti di Lovecraft.

Eh già, Alone in the Dark, capostipite del genere horror uscito nel 1992 è un titolo fortemente lovecraftiano. La storia narra del pittore Jeremy Hartwood ritrovato impiccato nella soffitta della sua villa. Il caso viene derubricato come suicidio, ma troppe cose non tornano. A pensarla così è Edward Carnby, l’iconico investigatore della serie Alone in the Dark, il quale durante le sue indagini scopre che la villa fu costruita dall’occultista Ezechiel Pregzt. Il videogioco di Infogrames attinse a piene mani dalla letteratura di Lovecraft nella creazione delle atmosfere e della storia. Tantissime le citazioni che si possono trovare durante l’avventura, come ad esempio gli pseudobiblia, Il Necronomicon e il De Vermis Mysteriis, disponibili nella biblioteca del pittore morto. Le stesse creature che affrontiamo nel gioco sono state riprodotte seguendo le descrizioni che Lovecraft fa dei Grandi Antichi. Alone in the Dark è la soluzione più adatta a chi vuole passare Halloween in compagnia dell’orrore cosmico di Lovecraft e, allo stesso tempo, fare del sano retrogaming.

This post was published on 7 Ottobre 2019 15:05

Michele Longobardi

Laureato in Lettere moderne, scopro la passione per il giornalismo quasi per caso. I videogiochi sono il mio più grande amore e così decido di coniugare le due cose. Il giornalismo videoludico diventa la mia forma finale. Per me i videogiochi sono una forma d'arte e guai a dirmi il contrario. Appassionato di tutto ciò da cui sgorga sangue: cinema horror (registi preferiti Argento e Romero), letteratura gialla e dell'orrore (autori preferiti Christie, Poe e Lovecraft) e ovviamente i videogiochi del genere (Silent Hill e Resident Evil sopra ogni cosa). Il mio videogioco preferito di sempre è Fahrenheit che ho finito un numero non precisato di volte, da lì scaturisce la mia ammirazione per tutti i lavori di David Cage. La mia "carriera" videoludica è segnata da un marchio da cui non sono mai riuscito a staccarmi: PlayStation! In circa 20 anni di gaming, ho completato più di 800 titoli.

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