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Speciali

Caricare il proprio smartphone con il 100% di Half Life in più potrebbe diventare realtà

Il sound pack che animava il primo capitolo di Half Life è ancora oggi qualcosa di memorabile; gli sviluppatori spronati dall’assenza di cutscenes tentarono in ogni modo di creare un sound pack realistico al fine di avere un mondo di gioco coerente e diegetico, cercando di associare ad ogni oggetto a schermo un qualcosa di realmente plausibile nel nostro mondo. Uno dei suoni più caratteristici di questo sound pack leggendario è sicuramente quello collegato al dispositivo HEV (Hazardous EnVironment) che permetteva di ricaricare la propria tuta.

Ecco, qualcuno ha avuto la splendida idea di portare tale suoni e tali oggetti nel mondo reale adattandoli alle necessità che quotidianamente possiamo trovare nel corso della nostra vita. Un indiegogo portato avanti da András Gajdács è arrivato sulla piattaforma di Crowdfunding per risolvere i vostri problemi e farvi spendere qualche dollaro in oggetti non particolarmente utili ma esteticamente insuperabili, specie se siete appassionati di un certo tipo di gaming.

Mamma guarda, proprio come a Black Mesa!

Il kickstarter è in dirittura d’arrivo e non è ancora vicinissimo al goal di venticinquemila dollari, motivo per cui ci sentiamo nella posizione giusta per cercare di pubblicizzare un pochino un’ idea tanto carina quanto adatta alla nostalgia che anima i nostri giorni. I prodotti che il team capitanato da András Gajdács ha intenzione di iniziare a produrre sono due e entrambi guardano in modo laconico il mondo e le estetiche di Half Life. A seconda di quanti fondi il gruppo di ragazzi riuscirà a racimolare.

Il primo è l‘HEV Charge Monitor, ovvero un supplemento per il proprio caricabatterie che renderà ancora più stilosa la vostra parete. L’HEV Charge Monitor è letteralmente una docking station che si frappone tra il caricabatterie ed il proprio telefono e da qualche informazione in più sulla carica aggiungendo gli effetti sonori del caso e dando alla vostra stanza quel flavour tipico delle basi segrete americane nascoste nel deserto del nevada. Il monitor mostrerà la percentuale di carica e qualche altrà informazione in più; esso avrà anche alcune personalizzazioni selezionabili attraverso dei menù con cui sarà possibile associare a vari eventi suoni ed effetti visivi che saranno riprodotti con dei comodi led.

Se avete intenzione di mettere in casa un accessorio rumoroso ma tremendamente geek avete trovato pane per i vostri denti con questo HEV Charge Monitor.

Il secondo prodotto in questione è più tradizionale ed è l’HEV Power Bank, ovvero una power bank da 10.000 mAh li-po (accumulatore litio polimero) in grado di ridare energia a tutte le batterie stanche a cui sarà collegata. Essendo una power bank tale oggetto è decisamente più adatto a tutti gli acquirenti desiderosi di portarsi un pezzo della loro passione (o dei loro ricordi) dietro, con uno stile davvero niente male. Esattamente come l’HEV Charge Monitor sarà personalizzabile con vari effetti sonori ed effetti di luce ed avrà tutti i crismi di una power bank di qualità. Un esempio è dato dal supporto del fast charging (standard quick charge 2.0) che sarà supportato sia per la batteria della power bank sia per la batteria dei telefoni, il tutto senza lesinare in qualità riguardante la protezione per eventuali sovraccarichi o problemi di tipo termico.

Sulla pagina del kickstarter c’è anche una correzione che è importante sottolineare: nel video di presentazione della power bank si vede il dispositivo dotato di una porta mini usb; la versione finale del prodotto uscirà fuori con porte USB di tipo C.

La campagna per la raccolta fondi su Indiegogo è raggiungibile a QUESTO LINK e al momento ha altri dodici giorni di vita davanti; il goal finale è ancora abbastanza lontano ma siamo abbastanza galvanizzati per un progetto così di nicchia e così nostalgico. Per venticinque dollari sarà possibile aiutare questo trio di ragazzi ungheresi a realizzare almeno uno dei due prodotti che vi abbiamo descritto sopra.

Capiamo che docking stations e power banks in generale costino di meno ma avere un pezzo della tecnologia del primo Half Life all’interno delle proprie mura domestiche è qualcosa che non ha prezzo; non sia mai che ci aiuti a vedere l’annuncio di un Half Life 3 in futuro.

This post was published on 22 Settembre 2019 16:50

Graziano Salini

Perennemente alla ricerca di legami tra argomenti distanti tra loro, con una certa predilezione per musica e videogiochi. Faccio il possibile per fare in modo che ci siano meno errori di concetto possibili sugli articoli di Player.it, grande fan degli errori grammaticali invece, quelli fanno sempre ridere. Quando non sto amministrando questo sito lavoro mi occupo di spiegare cose difficili in maniere semplici su altri siti, su tematiche molto meno allegre dei videogiochi.

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