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Speciali

Spiderman: un viaggio tra film e videogioco, dai primi pixel a Tom Holland (senza dimenticare il robottone giapponese)

Di pochi giorni fa è la notizia del divorzio fra SONY e Disney riguardo i diritti cinematografici di Spiderman all’interno del Marvel Cinematic Universe.

La disputa sembra essere scattata nel momento in cui Disney ha preteso di finanziare la produzione dei film di Spiderman al 50%, incassando anche il 50% dei ricavi al box office, pretesa rifiutata in tronco da SONY, che conta di tutelare la proprietà dei diritti su Spiderman e sul suo Spider-verse.

In tutta risposta la Disney si è rifiutata di coinvolgere in futuro Kevin Feige, direttore della produzione di Marvel Studios, nei futuri film dedicati al “bimbo ragno” di Tom Holland.

“La maggior parte delle notizie di oggi su Spider-Man ha travisato le recenti discussioni relative al coinvolgimento di Kevin Feige nel franchise” ha dichiarato SONY. “Siamo delusi, ma rispettiamo la decisione della Disney di non farlo continuare a svolgere il ruolo di produttore principale del nostro prossimo live-action sull’Uomo Ragno”.

La SONY aggiunge inoltre: “Speriamo che questo possa cambiare in futuro, ma capiamo che le tante nuove responsabilità che la Disney gli ha offerto – incluse tutte le nuove proprietà Marvel che sono state aggiunte – non gli consentono di aver tempo di lavorare a produzioni che non sono di loro proprietà.
Kevin è grandioso e siamo grati per il suo aiuto e la sua guida, e apprezziamo il percorso che ci ha aiutato a costruire, lo stesso che continueremo da soli”.

A questo punto però, l’avventura di Tom Holland nel ruolo di Spiderman non sembra che terminerà qui: sono infatti previsti altri due film con lui, nei quali però sparirà qualsiasi riferimento a Tony Stark, allo SHIELD e agli Avengers, ma verrà introdotto lo Spider-verse (qualcuno ha detto Miles Morales?) e un crossover con Venom.

Lo Spiderman fumettistico: da flop annunciato a icona POP del XX secolo

Prima di parlare del Peter Parker cinematografico, è alquanto opportuno fare una breve introduzione sulla storia del Peter Parker fumettistico: il personaggio di Spiderman ha una storia editoriale nata sotto i peggiori auspici iniziali, ma che si è subito rivelato come il personaggio più amato del multiverso Marvel.

Un personaggio divenuto icona del nostro secolo

Nato nel 1962 dalla china di Steve Ditko (ideatore del Doctor Strange) e di Stan Lee, l’esordio editoriale dell’Uomo Ragno ha qualche analogia con l’esordio dei Led Zeppelin, definiti ai loro esordi come un gruppo senza futuro.
Spiderman non fu accolto molto bene dagli editori, che lo diedero persino già per spacciato ancor prima di arrivare in stampa, tanto che la sua prima trasposizione fumettistica fu pubblicata su The Amazing Fantasy nr.15, una rivista che si sapeva che di li a poco avrebbe chiuso e beh! Si sbagliavano di grosso! Eccome se si sbagliavano!
Fin dalla sua prima pubblicazione Spiderman riscosse un successo clamoroso, tanto che non solo risollevò le sorti della rivista in questione, ma di li a pochissimo ottenne addirittura una rivista tutta sua: The Amazing Spiderman! E questo non era che il primissimo traguardo di quella che sarebbe diventata di li a poco un’icona POP del XX secolo…

 

Il primo albo in assoluto dedicato esclusivamente all’Uomo Ragno

l’altalenante filmografia dell’Uomo Ragno

La storia cinematografica di Spiderman invece, è tanto complessa e travagliata quanto interessante.

A sinistra Spiderman e a destra Doctor Lightning, non aggiungiamo altro…

Al contrario di come tutti potrebbero pensare, la prima trasposizione su schermo dell’Uomo Ragno non risale al 1977, bensì al 1969, in un cortometraggio diretto ed interpretato nientepopodimeno che da Donald Glut (per farvi capire: colui che ha scritto il romanzo “L’Impero colpisce ancora”, tratto dall’omonimo film di Star Wars). Il cortometraggio era amatoriale fino allo sfinimento e vedeva un improbabile Uomo Ragno confrontarsi con un tale Doctor Lightning (personaggio inedito, che non ha nulla a che vedere ne con lo Spider-verse, ne con il resto dell’omniverso Marvel), in una sequela di scontri involontariamente esilaranti e a tratti imbarazzanti.

Supaidaman, lo Spiderman giapponese che diede vita ai Power Ranger

Non dimentichiamoci poi di Supaidaman! L’Uomo Ragno giapponese creato nel 1978 dalla Toei e Bandai, in cui il nostro “amichevole Spiderman di quartiere” guidava un robottone!
La serie contava 41 episodi e un lungometraggio e poggiò le basi per un altra serie targata Toei-Bandai: Super Sentai, i cui diritti furono acquistati dalla Saban Entertainment che li portò in occidente e ce li fece conoscere con il nome di Power Rangers!

Il nome del robottone di Supaidaman era Leopardon, ci pensate che è grazie a lui se oggi abbiamo il Megazord?

Nel 1977 invece, arriva la prima trasposizione ufficiale “seria” in live action prodotta dalla Columbia per la CBS. Inizialmente era prevista una serie TV, con l’attore Nicholas Hammond nel ruolo di Peter Parker, ma nonostante il grande successo riscosso, la carenza di antagonisti con superpoteri e gli effetti speciali dell’epoca che rendevano gli scontri troppo lenti e goffi per un personaggio come Spiderman, la serie venne conclusa a soli 15 episodi. Questi però, vennero successivamente utilizzati per la creazione di 3 film per la TV: L’Uomo Ragno; L’Uomo Ragno colpisce ancora e L’Uomo Ragno sfida il drago. Una nota interessante era che fosse addirittura previsto in futuro (progetto che purtroppo mai vide la luce) un crossover con l’Hulk di Lou Ferrigno.

Nichola Hammond, il primo Peter Parker televisivo

Successivamente alla pessima performance di incassi di Superman III, nel mondo del cinema si decise di fermarsi (almeno per un po) con i cinecomics.
Nel 1985 la Cannon Films, fondata da i cugini Menahem Golan e Yoram Globus, comprò i diritti per 250.000$ a tempo determinato e nel caso non fossero stati realizzati altri film su Spiderman entro il 1990, i diritti sarebbero tornati alla Marvel Comics.

Il problema è che l’idea iniziale della Canon stravolgeva totalmente il personaggio fumettistico (si parlava addirittura di un uomo-tarantola), tanto che lo stesso Stan Lee si oppose ferocemente alla sua realizzazione.

A quel punto la sceneggiatura passò tra le mani di Ted Newsom e John D. Brancato che scrissero una nuova storia che vedeva la genesi del Doctor Octopus, con la regia affidata a Joseph Zito.
Venne stanziato un budget di 20 milioni di dollari e la storia piacque talmente persino a Stan Lee, che lui stesso si propose di interpretare John Jonah Jameson, il famoso e scorbutico direttore del Daily Bugle (il giornale per cui lavora Peter Parker), si fecero addirittura i nomi di Tom Cruise nel ruolo di Spiderman e di Bob Hoskins nel ruolo del Doctor Octopus.

Tutto crollò e venne accantonato quando la Cannon iniziò a soffrire per una crisi finanziaria: aveva prodotto Superman IV e I dominatori dell’Universo, due film ad alto budget e dagli incassi esigui, che costrinsero la compagnia a tagliare il budget a “soli” 10 milioni di dollari, cosa che portò Joseph Zito a chiamarsi fuori. A quel punto dopo una serie di rimandi e stravolgimenti senza soluzione di continuità, il film fu cancellato e la Cannon andò in bancarotta.

Arrivò il 1991 e iniziò a farsi avanti James Cameron, da sempre appassionato del fumetto di Spiderman, che presentò una sceneggiatura di 47 pagine alla Carolco Pictures.

La storia si concentrava principalmente sulla genesi di Peter Parker, di come ottenne i suoi poteri, portando però alcune “modifiche” alla storia principale, facendo ad esempio in modo che Spiderman mutasse biologicamente e avesse la capacità di sparare ragnatele direttamente dai polsi (l’ideazione di congegni spara-ragnatele, per quanto Peter fosse un ragazzo geniale, sarebbe risultata forzata secondo l’idea di Cameron).

Stan Lee diede il suo completo benestare e definì il progetto “brillante e innovativo” e non solo! Per l’attore che avrebbe dovuto interpretare Peter Parker fu scelto addirittura un giovane e non ancora famosissimo Leonardo Di Caprio!

Purtroppo il progetto si arenò quando la Carolco andò in bancarotta per problemi economici e giudiziari e i diritti di Spiderman passarono nel 2000 in mano a SONY, che li acquistò per 7.000.000$.

James Cameron iniziò quindi le riprese di Titanic e portò con se Di Caprio, che svestì il suo costume di Uomo Ragno e vestì gli stracci di Jack.

Ci pensate? Oggi questo volto di Leonardo Di Caprio sarebbe stato noto come quello del primo vero Spiderman cinematografico e non come il protagonista di un disastro navale sullo sfondo di un dramma romantico.

La direzione del film passò nelle mani di Sam Raimi (inizialmente era previsto addirittura Tim Burton alla regia), che prese moltissimi elementi dalla sceneggiatura originale di Cameron. Il ruolo di Spiderman fu affidato a Tobey Maguire, un Peter Parker molto classico e impacciato in stile anni ’70, che fa i conti con la realtà del nostro tempo.

Dopo la trilogia di Raimi, avrebbe dovuto contare addirittura un quarto capitolo che mai vide la luce, fu il turno di The Amazing Spiderman, con la regia di Mark Webb e con un Andrew Garfield nel ruolo di Peter Parker.
La storia riprendeva un po’ la saga dell’universo Ultimate, con un Andrew Garfield che interpretava un Peter molto più spigliato, sarcastico e dalla battuta più pronta rispetto al precedente. Purtroppo la saga fu interrotta dopo il secondo film.

Nel 2014 arrivano i famosi accordi con i Marvel Studios, con i diritti di immagine e gli incassi al box office in mano totalmente a SONY e i profitti del merchandising destinati a Disney, con la co-produzione di Kevin Feige e Amy Pascal.

I film che introducevano il nuovo Peter Parker nell’MCU in Civil War, avrebbero dovuto essere 4 film, ma purtroppo la recente rottura con Disney ha cambiato i piani di SONY, che nel futuro congiungerà la storia dello Spiderman di Tom Holland non più al multiverso Marvel, ma allo Spider-verse.

L’amichevole Spiderman da console

E i videogiochi? Qual’è il rapporto dell’Uomo Ragno con i videogiochi?

Tralasciando tutti gli spin off in cui appare Spiderman, come Marvel Ultimate Alliance, Infinity o Marvel VS Capcom, di seguito elencheremo una breve lista dei giochi degni di nota che vedono come protagonista il nostro spara-ragnatele

Spider-Man (1982)

Sviluppato per Atari e Atari 2600, il gioco è degno di nota soltanto per essere stato il primo videogioco dedicato a Spiderman.
Il gameplay era decisamente basilare: Il Goblin ha piazzato una bomba all’interno dell’ultimo piano di un grattacielo e l’Uomo Ragno deve scalare un palazzo immenso con le sue ragnatele stando attento a non cadere.

Questprobe Featuring Spider-Man (1986)

Questprobe è un’avventura testuale sequel di un altro capitolo dedicato all’Incredibile Hulk, ideato da Scott Adams e pubblicato su diversi computer, fra cui Apple II e Commodore 64.
La trama è incentrata su uno Spiderman rinchiuso in un grattacielo dove per conto di un certo Chief Examiner deve recuperare alcune gemme, mentre nel frattempo si scontra con nemici del calibro di Doctor Octopus, Sandman, Electro, Mysterio e Lizard.
Nell’edizione speciale era presente anche un fumetto che introduceva alla trama del gioco.

The Amazing Spider-Man (1990)

Sviluppato da Oxford Digital Enterprises e pubblicato da Paragon Software Corporation inizialmente su Amiga PC e successivamente su altre piattaforme, The Amazing Spider-Man si proponeva di percorrere “fedelmente” la storia dell’Uomo Ragno.

La trama vede uno Spiderman oramai adulto, intento a salvare sua moglie Mary Jane dalle grinfie di Mysterio, in una sequela di ambientazioni ricche di citazioni a diversi film, a sottolineare la passione per il cinema di Mysterio.
Nonostante tutto il gameplay risultava molto lento e anonimo, tanto che si sarebbe potuto sostituire Spiderman con un personaggio qualsiasi e nessuno se ne sarebbe accorto.

Spider-Man vs. The Kingpin (1991)

Titolo sviluppato in esclusiva per Sega Master System e Genesis, il gioco narrava le vicende di Spiderman che doveva salvare Mary Jane rapita da Venom e disinnescare una bomba nucleare piazzata a New York da Kingpin.
La grafica per l’epoca era notevole e il gameplay era solido, con sezioni platform e action ben bilanciate e controlli responsivi.

Spider-Man and the X-Men in Arcade’s Revenge (1992)

Uscito per Genesis e Super Nintendo, questo gioco ci faceva impersonare Spiderman e alcuni degli X-Man con il compito di sconfiggere Arcano, entità cosmica multiversale dell’universo Marvel.
Il gioco in se non era affatto brutto, ma era privo di personalità e non spiccava certo nel panorama degli action platform, un titolo piuttosto anonimo.

Spider-Man (2000)

Avventura dinamica uscita nel 2000, sviluppata da Neversoft e pubblicato da Activision, si tratta probabilmente del primo titolo in 3D della storia dell’Uomo ragno.
Un titolo con un gameplay ottimamente realizzato per l’epoca, che vedeva l’amichevole Spider-Man di quartiere affrontare nemici che spaziavano da Rhyno, ai simbionti, Mysterio, fino ad arrivare a Carnage e Doctor Octopus.

Il gioco ebbe anche il merito di introdurre un nuovo e temibile personaggio: Monster Ock, la fusione fra Carnage e Doctor Octopus.

Spider-Man 2: Enter Electro (2001)

Uscito appena un anno dopo il precedente capitolo, lascia il gameplay pressoché invariato.
Ambientato poco dopo l’attacco dei simbionti, a questo giro Spidey dovrà vedersela con Electro che pianifica attacchi in tutta la città.

 

La particolarità di questo gioco, è che il costume di Spiderman ha le ragnatele sotto le ascelle come quello disegnato da Steve Ditko in The Amazing Spiderman.

Spiderman The Movie 2 (2005)

Sviluppato da Treyarch per PS2, Game Cube e Xbox, è ritenuto tutt’ora uno dei migliori videogiochi dedicati all’Uomo Ragno.
La trama segue quella del secondo film di Raimi, con un solido gameplay sandbox composto da incarichi primari, secondari e collezionabili.

Spider-Man: Shattered Dimensions (2010)

In questo titolo sviluppato da Griptonite Games e Beenox, abbiamo a che fare per la prima volta nel mondo dei videogiochi con lo Spider-verse.

 

La trama gira attorno alla “Tavola del Caos”, un reperto che va in frantumi durante una battaglia tra Spidey e Mysterio e che costringe 4 versioni di Spiderman (rispettivamente Amazing, Noir, Ultimate e 2099) a collaborare insieme per recuperare i frammenti della tavola.
La particolarità del gioco sta nelle peculiarità dei vari Spiderman che condizioneranno le regole di ingaggio in combattimento, con Noire ad esempio avremo un gameplay più incentrato sullo stealth, mentre con 2099 l’approccio sarà più action.

Spider-Man: Edge of Time (2011)

Seguito di Shattered Dimensions, il gioco inizia con la morte di Peter Parker causata dall’Anti-Venom e con Miguel O’Hara, Spiderman 2099, che contatta Peter Parker per aiutarlo a impedire la sua prematura dipartita.
La particolarità del gioco sta nell’interazione fra i due Spidy attraverso il tempo: le azioni compiute nel passato da Peter Parker, influenzano gli avvenimenti e lo scenario affrontato da Miguel O’Hara nel futuro
Un titolo da recuperare assolutamente.

Marvel’s Spider-Man (2018)

Sempre l’ora per un selfie

Prima esperienza con l’Uomo Ragno di Insomniac Games, questa esclusiva PS4 è probabilmente il miglior videogioco attualmente disponibile per Spiderman (scoprite la nostra recensione al gioco), che dovrà affrontare Mister Negative e tanti altri nemici storici, come Rhino, Scorpion, Avvoltoio o Electro.
Un sandbox veloce e immediato, con un combat system frenetico e spettacolare, tanti costumi diversi che forniscono abilità uniche e una grafica altamente dettagliata.
Un must have per tutti gli appassionati di Peter Parker e di tutti gli amanti del genere action adventures.

E voi come considerate la recente piega che hanno preso i rapporti fra SONY e Disney? Credete sia positivo per Spiderman staccarsi dall’MCU, per entrare nello Spider-verse?

<<Leggi anche: La tuta dello Spiderman di Raimi è apparsa a sorpresa in Spider-Man per PS4>>

This post was published on 24 Agosto 2019 13:00

Marco Battiato

Sono tre le più grandi passioni della mia vita: il vino, la DC comics e i videogiochi. Sommelier da oltre sei anni e videogiocatore praticamente da sempre, i miei generi preferiti sono FPS, Action-GDR, Picchiaduro e qualsiasi titolo partorito da Rocksteady, non disdegnando giochi di guida e platform.

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