Death Stranding è il nuovo gioco di Hideo Kojima definito come un genere inedito: Strand Game. Si tratta del primo videogioco sviluppato dalla Kojima Productions rinata come studio indipendente in seguito al divorzio con Konami.
Così come per tanti altri titoli, molti personaggi vengono interpretati da star cinematografiche e sono inseriti nel gioco tramite la tecnica della scansione tridimensionale. Sam Porter Bridges, il protagonista, è interpretato da Norman Reedus. Saranno presenti anche Mads Mikkelsen, Margaret Qualley, Léa Seydoux, i registi Gullermo Del Toro e Nicolas Winding Refn e l’attrice Lindsay Wagner ringiovanita di qualche anno. Il gioco sarà completamente localizzato in italiano, doppiaggio compreso, come è possibile vedere dal trailer di lancio.
Death Stranding è attualmente disponibile per PlayStation 4, mentre uscirà per PC nell’estate del 2020.
SOMMARIO:
Death Stranding: le ultime news
Death Stranding: le varie edizioni e i prezzi
Death Stranding: Tutti i trailer
Death Stranding: Recensione
Death Stranding: Soluzione
Death Stranding: News meno recenti e analisi
Death Stranding: Guide
Death Stranding: Recensione
Death Stranding: le ultime news
Di seguito le ultime news su Death Stranding.
Death Stranding su PC: arriva il 2 giugno
Confermata la data d’uscita di Death Stranding su PC per il 2 giugno. Per maggiori informazioni vi rimandiamo alla news dedicata.
Ultra-wide monitor support is coming to the PC edition of @KojiPro2015_EN's #DeathStranding, widening the horizontal perspective. Supported in both cut scenes and of course, gameplay!
Head over to our website for more info on #DeathStrandingPC ➡️ https://t.co/BrMWZ3uY8u pic.twitter.com/Yh8tE37lj2
— 505 Games (@505_Games) March 3, 2020
Death Stranding: Confermata l’uscita per pc nell’estate 2020
Dopo numerosi rumor sull’uscita per pc ecco arrivare la conferma con un tweet ufficiale della Kojima Productions. Death Stranding uscirà su pc all’inizio dell‘estate 2020.
Thanks to all of you who have been supporting #DEATHSTRANDING!
DEATH STRANDING release on PS4 is November 8, 2019!!
Furthermore, KOJIMA PRODUCTIONS is happy to announce that DEATH STRANDING will be coming to PC in early summer of 2020!!#kojimaproductions #deathstrandingpc pic.twitter.com/Sk4clWWY1X— KOJIMA PRODUCTIONS (Eng) (@KojiPro2015_EN) October 28, 2019
Death Stranding: Cliff Bleszinski, il creatore di Gears of War ha rifiutato una comparsa nel gioco
Cliff Bleszinski, il designer e creatore dello shooter Gears of War, ha raccontato su Twitter che gli era stato proposto un ruolo all’interno di Death Stranding dallo stesso Kojima. Il designer ha purtroppo dovuto rifiutare dato che stava iniziando la sua fase di “lay down”, spiega nel tweet.
https://twitter.com/therealcliffyb/status/1187441400796925970
Death Stranding: Allerta spoiler! Online l’intera trama
Nonostante l’embargo per la stampa e per gli YouTubers sia stato fissato al primo novembre, qualcuno ha già diffuso online l’intera trama di gioco. A confermarlo è l’account twitter della Kojima Productions Fans.
The entire plot of #DeathStranding has been leaked online.
Now more than ever, please Be Careful!👶🏻🤫 pic.twitter.com/YvW1tWLYWg
— Kojima Productions Fans (@KojiProFans) October 21, 2019
La cosa migliore da fare in questi casi sarebbe disattivare internet fino al prossimo 8 novembre, ma ci rendiamo conto che è impossibile. Invitiamo, dunque, i lettori che intendono godersi il titolo senza spoiler di prendere i dovuti accorgimenti come quello di non frequentare il subreddit dedicato al gioco o l’imageboard 4chan.
Death Stranding: il destino di molti NPC è nelle nostre mani
“Tomorrow is in your hands” questo è lo slogan del nuovo gioco di Kojima Death Stranding e il game designer sembra volercelo ricordare. Durante il Game Museum of Art a Mosca di qualche giorno fa egli ha spiegato che il destino di molti personaggi del gioco dipenderà dalle nostre scelte.
Ha fatto l’esempio di un uomo malato che vive nel sottosuolo. Faremo sua conoscenza in una fase iniziale del gioco e sarà nostro compito assisterlo portandogli delle medicine. Potremo ascoltare anche le sue storie dal passato. Tuttavia, proseguendo nel gioco, intraprenderemo viaggi sempre più lunghi e complicati al punto che “molti giocatori si dimenticheranno di questo uomo”, lasciandolo morire.
Come già affermato in precedenza, il gioco sarà basato sul contrasto tra unione e separazione. La scelta di chi connettere e cosa connettere spetterà però al giocatore. Siamo davvero curiosi di scoprire di più riguardo a questo titolo la quale uscita è ormai prevista tra meno di un mese.
Death Stranding quanto occupa su disco
È stato recentemente comunicato che Death Stranding sarà distribuito in formato fisico su un singolo blue-ray e che il gioco occuperà “solo” 55gb. Paragonato a titoli come Modern Warfare o Red Ded Redemption 2 sembra pochino ma ricordiamoci che il “peso” su disco di un gioco non corrisponde alla qualità del medesimo.
Death Stranding tutte le edizioni e i prezzi
Death Stranding sarà disponibile in differenti edizioni, sia fisiche che digitali. Di seguito tutte le versioni prenotabili in Italia con i relativi prezzi.
Death Stranding: Standard Edition
La standard edition del gioco presenta la box art ufficiale mostrata alla Gamescom 2019 e il suo prezzo si aggira a circa €69,99. Qui puoi acquistarla in offerta per un periodo limitato a €59,99.
Death Stranding: Limited Edition in Steelbook
La Special Edition in Steelbook oltre alla speciale custodia in metalli, include alcuni contenuti speciali ingame come gli speciali occhiali da sole in oro “Gold Sam”da far indossare al protagonista, un cappello in oro, un esoscheletro da velocità sempre in oro e un armatura in oro, un tema dinamico speciale per PlayStation 4, la colonna sonora Timefall e un avatar Chibi Ludens. Puoi preordinarla al Gamestop a circa €84,98.
Death Stranding: Collector’s Edition
La Collector’s Edition di Death Stranding include tutti i contenuti digitali della Limited Edition e la custidia in Steelbook. È poi presente un modellino della capsula che contiene il Bridge Baby, un portachiavi Ludens e una cassa Bridges, un set di avatar. Puoi preordinarla al Gamestop a €199,98.
Death Stranding Digital Deluxe Edition
Questa versione digitale è prenotabile tramite il PlayStation Store al prezzo di €79,99.
Sono inclusi contenuti ingame come gli occhiali da sole dorati “Ludens Mask”, l’esoscheletro in oro potenza, l’esoscheletro in oro per tutti i terreni e l’armatura in oro livello 2. In più è presente un set completo di avatar, la colonna sonora Timefall e il relativo video dietro le quinte.
Death Stranding tutti i trailer rilasciati
Di seguito tutti i trailer del titolo rilasciati (dal più recente al meno recente) a partire dall’annuncio all’E3 2016.
Death Stranding Trailer di lancio alla Paris Games Week
Hideo Kojima durante la Paris Games Week ha finalmente rilasciato la versione ufficiale del trailer di lancio, con ampio gaudio dei presenti.
Death Stranding Trailer di Lancio
Il trailer di lancio di Death Stranding in computer grafica (non in real time) rilasciato il 3 ottobre 2019.
Il fatto che il trailer sia doppiato in italiano suggerisce anche l’arrivo del doppiaggio nella nostra lingua, come avviene per tutti i prodotti in esclusiva PlayStation. L’adattamento completo in italiano è stato confermato il giorno seguente al rilascio del trailer.
Death Stranding Briefing Trailer
Il trailer Briefing (leakato qualche tempo prima da uno YouTuber) è stato rilasciato in occasione del Tokyo Game Show. Come in molti di giochi di Hideo Kojima, è presente una sequenza di Briefing che spiega quella che è la missione del protagonista. Probabilmente questo video si svolge in una parte iniziale del gioco.
Death Stranding Gameplay dal Tokyo Game Show
Qui ci sono due sequenze di gameplay molto estese (rispettivamente 49 minuti e 20 minuti) che mostrano le missioni di consegna, i combattimenti, l’equipaggiamento e l’hub di gioco. Sono tutte commentate da Kojima. Ringraziamo il canale Secondo Thava per la traduzione del commento di Kojima.
Death Stranding Trailer Gamescom 2019
Durante il Gamescom 2019 è stato mostrato il primo gameplay con interfaccia dalla durata di circa 6 minuti e mezzo.
Durante lo stesso evento sono stati mostrati anche i trailer relativi ai personaggi di Mama e Deadman.
Death Stranding il Trailer di Heartman
A fine luglio 2019 è stato rilasciato un breve trailer relativo a Heartman.
Death Stranding Trailer Giugno 2019
Poco prima l’E3 è stato rilasciato un trailer con delle cutscene mischiate ad alcuni scorci di gameplay. A fine trailer è stata rivelata la data d’uscita: 8 novembre 2019.
Death Stranding Trailer TGS 2018
Durante il Tokyo Game Show è stato mostrato un trailer dedicato al personaggio interpretato da Troy Baker.
Death Stranding Trailer E3 2018
Il trailer rilasciato durante l’E3 2018 ha introdotto nuovi attori come Léa Seydoux e Lindsay Wagner. Nel video vengono mostrati per la prima volta alcuni scorci di gameplay affiancati a cut-scene.
Death Stranding Trailer The Game Awards 2017
Durante i The Game Awards è stato mostrato il primo trailer con l’engine di gioco, il DECIMA ENGINE, il medesimo utilizzato per Horizon: Zero Dawn.
Death Stranding Trailer The Game Awards 2016
Il trailer del TGA 2016 rivela la presenza nel cast del regista Guillermo Del Toro e dell’attore Mads Mikkelsen. Il trailer è ancora in CGI e non utilizza ancora il motore definitivo del gioco.
Death Stranding Trailer E3 2016 (primo trailer)
Il reveal trailer è un semplice teaser che mostra il protagonista del gioco che come nella demo P.T. è interpretato da Norman Reedus.
Death Stranding: Recensione
Potete leggere l’esaustiva recensione scritta da ilCirox a questo indirizzo.
Death Stranding: Guide
Di seguito tutte le guide di Death Stranding:
Guida alle posizioni delle strutture UCA
Guida all’ottimizzazione del carico
Death Stranding news meno recenti
Di seguito tutte le news meno recenti con relativi trailer e analisi
Death Stranding entra in fase gold e non richiederà PlayStation Plus per il multiplayer
Il 26 settembre, Hideo Kojima annuncia su Twitter che lui e il suo team hanno completato lo sviluppo di Death Stranding, ora entrato in fase gold. Ovvero, il gioco è stato completato ed è pronto per la distribuzione. Adesso non ci resta che aspettare l’8 novembre!
DEATH STRANDING is complete and has gone gold!! Hideo Kojima, the Kojima Productions team, everyone at Sony and Guerrilla, cast members; all put their heart and soul into it. Thanks for your support, we can’t wait to bring you a new “A HIDEO KOJIMA GAME”. Play it on Nov 8th!! pic.twitter.com/Nj73oGG05p
— KOJIMA PRODUCTIONS (Eng) (@KojiPro2015_EN) September 26, 2019
Arriva anche una notizia interessante: il gioco non richiederà il PlayStation Plus. La conferma arriva dal box anglosassone della PlayStation in edizione limitata dedicata al gioco nella quale è presente una sezione che recita: Death Stranding non richiede un’abbonamento PlayStation Plus.
Ricordiamo che Death Stranding sarà un gioco che baserà gran parte del suo gameplay sull’online asincrono.
Immortali in un mondo in continuo cambiamento
In questi giorni Kojima sta rispondendo ai microfoni di molte testate estere. Tra queste c’è quella di Gamereactor che ha risposto ad alcune interessanti domande in merito al mondo di gioco il quale sarà in continuo cambiamento. Ad esempio quando verremo catturati e affronteremo le bestie si alzerà il livello di catrame che altererà l’ambiente circostante. L’abbiamo visto benissimo nel video di gameplay del TGS.
Come era già stato spiegato in precedenza sconfitta in queste in queste bossfight causerà esplosioni che creeranno enormi crateri e cancelleranno ogni edificio in quell’area di gioco.
Questo cambia completamente il modo in cui si gioca.
Sam non può morire. Per qualche strano motivo, ogni volta che la sua energia scende a zero, verrà trasportato su una spiaggia e dovrà vagare alla ricerca del suo corpo. Una volta raggiunto torneremo nell’area open world. Il game designer non si è sbilanciato e non ha voluto rivelare il motivo per cui possiede questo particolare potere. Lo capiremo solo quando giocheremo il titolo sulle nostre console.
Kojima spiega la filosofia dei like
Hideo Kojima ha concesso un’interessantissima intervista a Gameinformer durante la quale ha parlato di vari aspetti del gioco e i rapporti con l’utenza. Abbiamo riassunto le più importanti informazioni rilasciate dal game designer.
Ha parlato per esempio della scelta del sistema del “like”. Di come all’inizio fosse stato interrogato sul tipo di feedback da dare agli utenti per apprezzare le azioni degli altri giocatori. Egli trovò nel “like” la forma più giusta per manifestare l’amore incondizionato del prossimo. Ogni volta che utilizziamo un oggetto di un altro utente gli assegnamo in automatico un like, ma possiamo mandargliene degli ulteriori.
Così gli oggetti con più like rimarranno nel mondo di gioco, quelli che ne hanno meno sono destinati a sparire.
Una gestione dell’inventario veritiera ed un approccio al realismo
Il game designer ha spiegato che in Death Stranding ha voluto dare una maggiore essenza di realismo creando un inventario ed una gestione degli oggetti verosimile.
Per esempio in tutti i giochi potevi portare quanti oggetti volevi. Anche in Metal Gear, erano illimitati.
Per il suo nuovo gioco ha voluto rompere questa regola. Anche per quanto concerne il mondo da esplorare. Potenzialmente in Death Stranding possiamo raggiungere qualsiasi luogo. Negli open world passati c’erano dei limiti, ma non in questo. E a chi dice che si tratta di un walking simulator e che non è convinto del titolo, risponde che è normale dato che si tratta di un nuovo tipo di gioco e non lo conosce nessuno.
Inizialmente Kojima immaginava il gioco con la grafica da PlayStation 6
Il gioco in fase finale di sviluppo non è differente rispetto al concept iniziale se non per una cosa: la grafica. Kojima lo immaginava con una grafica da PlayStation 6, qualcosa di assurdo che è inconcepibile con i sistemi di attuale generazione. Spiega che all’inizio ha avuto difficoltà a far comprendere il suo concept di gioco e che molte persone erano contrarie alle sue idee. Fortunatamente il suo staff ha sempre creduto in lui, nonostante non avesse la minima idea di cosa effettivamente fosse Death Stranding. Recentemente, in un’altra circostanza, lo stesso Kojima afferma di non averlo capito del tutto.
George Miller apprezzò l’idea di Kojima
Un’altra personalità che apprezzò il progetto, quando era ancora solo un’idea è il regista George Miller che ricordiamo per la serie di film Mad Max. Nel 2017 Kojima andò in australia solamente con il trailer e le sue idee. Il regista disse che era corretta in tutti gli aspetti.
Matematicamente, fisicamente e filosoficamente.
Poi rappresentò l’idea di Kojima in un diagramma. Fu veramente un momento felice per il game designer che lo riempì sicuramente di determinazione per il suo progetto.
News dal Tokyo Game Show
Durante il Tokyo Game Show è stato finalmente mostrato il trailer “Briefing” e due nuove sequenze di gameplay. Trovate tutte le informazioni in seguito (in alto le più recenti).
Death Stranding: la traduzione del commentary del primo giorno
Durante il Tokyo game show abbiamo assistito alla presentazione di ben due filmati di gameplay, il primo dei quali è lungo ben 49 minti. Uno streamer Twtich di nome Kubricked ha tradotto in inglese il commentary di Kojima esono emerse alcune interessanti informazioni. Ovviamente vi ricordiamo che sono presenti dei minimi spoiler sul gameplay, ma non sulla trama. Se non volete rovinare il primo impatto con il gioco non proseguite nella lettura.
La prime informazioni sono relative al Chiral Network, questo non sarà in grado di trasmettere le anime umane oppure le emozioni. Per questo motivo Die-Hardman sceglie di mandare Sam di persona a ciascun nodo. Ogni volta che ampliamo il network ci ricollegheremo anche ad alcuni importanti avvenimenti del nostro passato, reintegrando tutte le informazioni e scoprendo quello che è avvenuto prima dell’evento del Death Stranding (e in cosa consiste esattamente anche esso).
Collegare una nuova area al network significa attivare il collegamento con gli altri utenti in quella zona. Potremmo quindi utilizzare gli oggetti lasciati dalle altre persone e apprezzarle lasciando like.
Oltre al network esistono altre reti di comunicazione. Tuttavia la prima sarà più vantaggiosa perché è istantanea.
I nemici che vediamo nella fase del trailer sono affetti da una “Sindrome della consegna”. Questi banditi rubano pacchi da noi e da altri giocatori e li custodiscono nei loro accampamenti. Potremo recuperare sia i nostri che quelli di altri utenti.
Abbiamo visto che Sam trasportava del seme. Questo proviene dall’esterno e deve essere consegnato alle città per garantire la diversità genetica della popolazione.
Per quanto riguarda le strutture, queste possono essere costruite sia da soli che con l’aiuto di altri giocatori. Sulla costruzione, una volta ultimata verrà mostrato il nome del giocatore che ha contribuito con più risorse. Potremo costruire addirittura autostrade per velocizzare gli spostamenti.
Le stazioni che abbiamo visto nel gameplay della Gamescom (Ludens Fan) e in questo gameplay (The Musician) non sono relative alla storia principale, ma a delle side-quests. Possiamo compiere le consegne per i personaggi e sbloccare potenziamenti e oggetti a mano a mano che cresce il legame con loro. Un esempio è l’armonica ricevuta da Sam come ricompensa dal musicista. Potremo esercitarci nell’utilizzo dello strumento musicale e quando saremo abbastanza bravi nel suonarlo potremo fischiare se questo non è equipaggiato.
Nel video si è visto che potremo scegliere il nostro equipaggiamento e le merci trasportate con un livello di dettaglio incredibile. Se caricheremo troppo peso su Sam, questo crollerà. senza la pressione del comando “dormi”.
Le BT che vediamo in un certo punto del gameplay hanno il nome di “Gazers”. Non possono essere uccise, solo immobilizzate. Se ci riusciranno a rapire ci porteranno dal “Cacciatore”, la belva che abbiamo visto combattere contro Sam. In particolare quella creatura è chiamata “Catcher” ed è tra le più deboli e piccole del gioco.
Il nostro sensore ad elica funziona diversamente contro queste grandi creature. Non si illumina ma punta sempre nella direzione del nemico. Se veniamo uccisi durante lo scontro il void-out cancellerà un’intera zona della mappa.
Die-Hardman in un certo punto del video afferma che Mama ha completato una nuova arma Anti-BT. La sessione di gameplay termina con Sam che viene chiamato per incontrare il Presidente. Non sappiamo se si tratta o meno della scena del Briefing.
Kojima ha inoltre detto che cià che ha mostrato potrebbe apparire “noioso” perchè non vuole anticipare troppo sul gioco. C’è tanto altro da scoprire sul gameplay di Death Stranding, insomma.
Death Stranding il trailer “Briefing”
È stato finalmente rilasciato il trailer “Briefing” mostrato originariamente nell’evento a porte chiuse della Gamescom. Sebbene questo fosse stato già leakato da un utente, possiamo finalmente guardarlo in qualità.
I 49 minuti di gameplay mostrati durante il TGS
Durante il Tokyo Game Show sono stati mostrati 49 minuti di gameplay in cui viene spiegata per la prima volta la natura asincrona del multiplayer del titolo. Trovate il gameplay qui sotto. Vi ricordo che Kojima stesso ha detto che preferirebbe che i giocatori scoprissero il gioco da soli, senza guardare gameplay. Sebbene il livello di spoiler è prossimo allo zero, lasciamo comunque a voi la scelta se guardarlo o meno. Se non volete anticiparvi troppo e siete comunque curiosi, ho riassunto in modo non troppo spoileroso i miei pareri nel prossimo paragrafo.
Dal video appuriamo che gli altri giocatori collaboreranno con noi riempiendo il mondo di gioco di oggetti e postazioni che possono agevolare le nostre missioni di spedizione. Potremo premiare le azioni degli altri giocatori con dei “like”. Avevo sospettato questa cosa già con il breve gameplay della Gemescom. Davvero ottime le sequenze stealth, con la possibilità di rubare veicoli e le bossfight contro le creature BT con un mondo di gioco in continua evoluzione.
Da questi 49 minuti possiamo sicuramente dire che il gameplay è interessante ed il comparto tecnico è eccellente.
Nella seconda sezione di gameplay mostrata nella giornata del 14 è ambientato quasi interamente nella stanza si Sam dove può lavarsi, andare in bagno e personalizzare il proprio equipaggiamento. Sebbene le novità siano state davvero poche, (ma c’era da aspettarselo visto la già grande quantità di contenuto mostrato nella sessione del 12 settembre) abbiamo potuto constatare ancora una volta il livello di dettaglio delle animazioni e la cura con cui il nuovo progetto di Hideo Kojima è stato realizzato.
Nella giornata del 15 , Kojima ha mostrato il teaser di un nuovo personaggio. Esso include solamente il doppiaggio, in giapponese, dunque non abbiamo idea di chi possa essere l’attore che lo interpreta. Vi aggiorneremo non appena avremo informazioni in merito.
Vi ricordiamo che Death Stranding uscirà il prossimo 8 novembre!
Notizie della Gamescom
Durante la Gamescom il sito tedesco 4Players ha intervistato Hideo Kojima, ovviamente in merito a Death Stranding. Tra tutti gli argomenti si è discusso del messaggio che il game designer desiderava trasmettere e di alcune scelte sullo sviluppo del titolo. L’intervista è stata tradotta sul forum di Reset Era. Vi riportiamo alcuni passaggi interessanti.
Death Stranding sarà una critica all’uso sconsiderato dei social?
In merito al messaggio che Kojima desidera veicolare al suo pubblico si parla di tematiche attuali come quelle dell’isolamento e di internet.
Come afferma Kojima “Nel mondo reale tutti sono isolati o separati da qualcuno.” L’isolamento può essere considerato “un trend del momento”.
Questo avviene “anche online”, spiega il game designer. “[…] Chiunque è connesso al mondo, ma su internet non si fa altro che attaccare o agire in maniera rabbiosa. Proprio per questo motivo uno dei temi del gioco è la connessione. […] Voglio che le persone riflettino sul mondo dopo aver giocato, non limitandosi all’esperienza di gioco.”
Sempre considerando che “[…] ovviamente rimane un gioco, e voglio che la gente se lo goda e si diverta . Vorrei anche che le persone si guardino intorno, aprino gli occhi e dicessero “oh, quello potrebbe significare questo o quell’altra cosa ancora.”
Il gioco potrebbe essere un’attenta analisi del modo in cui ci rapportiamo con le persone nell’era dei social network. Dopotutto il like sembra essere la valuta del gioco.
Kojima utilizza molto Twitter e Instagram e nota che “ci sono atteggiamenti negativi, talvolta anche scurrili o violenti, quando si ha a che fare con i social. Trump intende costruire un muro mentre in Europa si parla di Brexit: queste cose avvengono nel mondo reale. Tuttavia le persone devono istintivamente convivere gli uni con gli altri. Voglio quindi che giochino a Death Stranding e non si limitino a criticare passivamente tutto, ma che piuttosto aprano gli occhi e vedano cosa accade attorno a loro mentre giocano”.
Ho detto che uno degli argomenti di Death Stranding è il networking. Ma non ho detto che il networking sia giusto, oppure che sia sbagliato. Voglio che le persone abbiano le loro opinioni.
Insomma, Death Stranding potrebbe essere una critica all’uso sconsiderato che facciamo di Facebook e compagnia e sul rapporto che abbiamo con le altre persone.
Secondo il presentatore dello show di apertura della Gamescom, Geoff Keighley, il pubblico non sarebbe pronto ad accogliere un’opera del genere.
Dopo aver realizzato un open world non si può tornare indietro
Death stranding, così come Metal Gear Solid V: The Phantom Pain sarà open world. Questa volta non si limiterà ad una generica area dell’Afghanistan e dell’Africa ma coprirà gli interi Stati Uniti D’America (ovviamente in scala ridotta).
“Dopo aver realizzato un action game in open world non puoi tornare a fare altro. Ho pensato a questo a causa dell’interattività del mondo di gioco”.
Insomma Kojima non poteva tornare indietro, a delle semplici mappe lineari dopo “[…] aver realizzato un mondo su grande scala in un videogame.”
Ovviamente un mondo aperto porta anche una maggiore difficoltà nello sviluppo dell’intreccio narrativo. Questa cosa la si era già notata con Metal Gear Solid V.
Egli infatti afferma che “non si ha mai la sicurezza di quello che farà il giocatore, per questo l’open world è la sfida più grande. Maggiore libertà nelle azioni implica che la storia possa presentarsi come una distrazione”.
Ad ogni modo egli rassicura che in Death Stranding storia e gameplay avranno il giusto bilanciamento. Avremo modo di verificare quanto detto dal Maestro il prossimo 8 novembre.
[Apertura Gamescom] Kojima di nuovo alla Gamescom (anche se non doveva)
Sono passati cinque anni dall’ultima volta che Hideo Kojima era stato ospite alla Gamescom. Il Maestro si è presentato all’Opening Night Live dell’evento di Colonia nonostante l’attuale stato di crunch di Death Stranding.
Egli infatti ha confessato che non sarebbe potuto essere lì e dalla sua espressione affaticata si capiva benissimo che la fase finale di sviluppo del gioco si sta rivelando davvero stressante. Tuttavia ha voluto partecipare all’evento per incontrare i fan e la stampa e mostrare due nuovi filmati incentrati sui personaggi oltre che una sequenza di gameplay non scriptata dalla durata di sei minuti.
Ogni volta che Kojima ci mostrava un nuovo filmato sulla sua ultima opera, ogni volta che ci rivelava nuove informazioni, devo ammettere che mi ponevo più interrogativi che risposte su cosa fosse effettivamente questo titolo.
A questo giro è andata diversamente, la sequenza di gameplay che abbiamo visto ha dato conferma a molte mie teorie, così come i due filmati incentrati su Mama e Bridge Baby e Deadman.
Partiamo dal gameplay con questa premessa: sì, avevamo capito bene e lo confermo: in Death Stranding saremo non ironicamente dei “semplici” postini. Eppure Kojima ci aveva avvisato dal lontano 2016, con una foto durante il suo viaggio a Venezia.
Non un eroe, non un guerriero ma un semplice uomo delle consegne, ecco chi è Sam Bridges. Questo non ci sorprende, dopotutto, stiamo sempre parlando di un titolo in cui bisogna collegare le città e le persone e chi altri può farlo meglio se non un postino?
Death Stranding, l’analisi del gameplay (A un fattorino può scappare la pipì?)
La fase di gioco inizia con Sam Bridges (Norman Reedus) che riposa su una verde distesa, a valle di alcune montagne. La possibilità di dormire per recuperare le energie non è una novità per chi segue assiduamente i profili Twitter e Instagram del game designer. Egli aveva pubblicato diversi screen che raffiguravano Reedus mentre riposava.
Subito dopo ci viene confermata un’altra feature, che personalmente avevo già spottato nel trailer dell’E3: la possibilità di urinare. Reedus si alza, viene aperto il menu dell’inventario rapido e viene selezionata la voce “Urinate”.
Sam punta la direzione con il tasto L2 e fa pipì con il tasto R2. Nel menu contestuale è possibile vedere anche i millilitri di urina rimanenti. Intanto in background si sente il pubblico esultare ed applaudire. Kojima, l’uomo idolatrato per una urinata.
https://www.facebook.com/831783793584191/videos/996136764051944/
Notiamo un particolare interessante: la pipì fa spuntare istantaneamente un funghetto. Non sono completamente sorpreso: già sapevamo che la pioggia accelera la crescita e l’invecchiamento degli esseri viventi e a questo punto possiamo considerare valida la cosa per qualsiasi altro liquido.
Resta da capire come mai questo accada solo in alcune circostanze. Ad esempio se Sam cade in una pozza d’acqua sappiamo che questa non ha alcun effetto sull’invecchiamento. Credo che capiremo tutto solo con il pad alla mano.
Ad ogni modo i primi secondi di gameplay ribadiscono subito la natura survival dello “stranding game” di Hideo Kojima. Come vedremo successivamente in un menu dovremo occuparci dei bisogni vitali di Sam e del piccolo BB.
Il gameplay prosegue con Reedus che utilizza uno scanner per esaminare il luogo circostante, punta un segnale e si incammina sull’altura per raggiungere la sua meta.
Possiamo notare come lo studio abbia curato con dedizione alcuni particolari: un’animazione e un suono differente di camminata in base alla tipologia di terreno su cui mettiamo piede e la necessità di dover mantenere l’equilibrio con il peso che ci portiamo sulle spalle.
Ancora una volta viene mostrata la feature della scala. Questa può essere piazzata una singola volta e non più recuperata. La sua lunghezza si adatta agli ostacoli del paesaggio che ci circonda e potremo collocarla in qualsiasi punto. Ovviamente starà noi a farne un uso efficace, in modo da velocizzare il nostro itinerario.
In quanto a realismo non ci piove, nella fase “walking simulator” avremo un’esperienza davvero curata e profonda. Spero solo che non sia troppo ripetitiva. Sul fatto che non sia l’unico elemento di gioco sono, invece sicuro: nel trailer dell’E3 è stato possibile vedere sequenze di sparatutto e addirittura una bossfight.
Il menù del terminale di consegna (un’analisi dell’interfaccia)
Una volta raggiunta la cima della montagna Sam entra in un piccolo punto di consegna dell’UCA (United Cities of America) e ne attiva il terminale. Il menù di quest’ultimo ci ha fornito moltissime informazioni sulla natura e sulla mappa di gioco.
Procediamo con ordine: per prima cosa notiamo in basso a sinistra quattro barre che mostrano le statistiche sia della vita e della stamina di Sam che della felicità e del livello di tossicità del Bridge Baby.
Subito a destra vediamo il peso degli oggetti trasportati, il peso massimo trasportabile con la nostra apparecchiatura (immagino che sia upgradabile), un’icona con dei like e una che, ipotizzo, mostri i “link” tra le città dell’America.
Altrettanto interessanti sono le voci del menù in alto a sinistra che ci hanno dato anche qualche informazione sul multiplayer asincrono. Premetto che i miei ragionamenti saranno puramente speculativi.
La voce selezionata nella demo, “Make Delivery” (effettua una consegna), ci permette di consegnare un cargo richiesto, uno sperduto o delle risorse. Questa ultima voce ci lascia intuire che come in ogni survival\open world ci saranno risorse da raccogliere.
Nel menù è possibile anche vedere la voce “Take on orders”, probabilmente per iniziare una missione di consegna e “Claim Materials” per riportare materiali alla base.
La voce “Recycle” è probabilmente un modo per recuperare materiali dagli oggetti in nostro possesso. Ci sono poi due voci, probabilmente legate al multiplayer asincrono: “Entrust Cargo for Delivery” ipotizzo serva per affidare una consegna ad un altro giocatore, un altro Sam mentre lo “Share Locker” sarebbe un armadietto di materiali e oggetti condiviso con altri players, differentemente dal “Private Locker”. Infine c’è la voce “Frabicate Equipment” per craftare oggetti e equipaggiamenti per Sam.
In alto a destra c’è una minimappa della zone di interesse della missione che mostra il livello di “collegamento” della zona e la fragilità del pacco da consegnare, oltre ad un livello di “Q-pid” , che probabilmente ha anche esso a che fare con la connessione del Network Chirale.
Sempre a destra, più in basso è possibile vedere gli ordini disponibili e quelli in corso. Ci domandiamo se sia possibile, sempre con una meccanica di multiplayer asincrono, affidare i nostri ordini ad altri giocatori.
Per quanto riguarda gli oggetti da consegnare, saranno molto vari. In questo caso la consegna consisteva semplicemente in alcune statuette. Nel menu è possibile vedere, oltre al numero di oggetti consegnati, i like ricevuti per la consegna, o meglio i likes “previsti”.
I likes saranno la valuta di gioco e probabilmente ne otterremo un quantitativo diverso rispetto a quelli inizialmente previsti in base allo stato dell’oggetto nel momento della consegna.
La breve cutscene interattiva che segue è davvero curata nei minimi particolari. Un’ologramma poco definito del destinatario ringrazia Sam che inserisce prima il pacco da consegnare e poi la chiave con le equazioni relativistiche che teletrasportano il pacco dal destinatario.
A questo punto sorge spontanea la domanda: perché affidarsi ad una consegna tradizionale se esistono i teletrasporti? La mia ipotesi è che dalla stazione il teletrasporto avvenga “nell’altra dimensione”. Lo si intuisce dal fatto che intorno a Sam si creano delle strane onde e lui inizia a fluttuare e a lacrimare.
Death Stranding avrà una mappa di gioco che comprende gli interi Stati Uniti D’America (in scala)
Ci viene mostrata la mappa della zona di consegna, per poi passare a quella dell’intera nazione. Arriva dunque la conferma che l’area di gioco coprirà gli interi Stati Uniti D’America (o meglio, le Città Unite D’America) ovviamente in scala, un po’ come avveniva nel gioco di corse The Crew. C’è da dire che potevamo immaginarcelo dato che l’obiettivo del gioco, ed è stato ribadito da Kojima proprio ieri, è “collegare le città dell’America”.
In questa schermata di consegna è possibile anche vedere il livello di Q-pid e dei punti “connessione” indicati con le tipiche tacchette presenti nei cellulari.
In seguito, grazie al miglioramento della qualità della trasmissione, scopriamo che il destinatario è proprio Geoff Keighley, il presentatore dell’Opening Night Live della Gamescom. Uscendo dal punto di consegna notiamo il logo delle “United Cities of America” con otto stelle. Ciò lascia intuire che altrettante saranno le effettive città nella mappa di gioco.
Dopo il saluto al nostro destinatario Sam, riprende il cammino ma finisce inavvertitamente in un dirupo. Nonostante la brusca caduta, sta bene. Il Bridge Baby comincia a piangere ed inizia una sequenza con la telecamera in prima persona nella quale dobbiamo tranquillizzarlo e che ricorda molto quella presente in Yakuza 6.
Possiamo scuotere l’ampolla tramite il sensore di movimento del Dualshock ma dovremo fare attenzione a non esagerare per non far irritare il piccolo.
Dopo questo breve Kojima Moment ricomincia la discesa dell’altopiano. Sarà fondamentale mantenere l’equilibrio per non inciampare premendo contemporaneamente i tasti L2 e R2. Con questa sequenza si conclude la demo di sei minuti.
Il gameplay che ha diviso internet (Kojima si è montato la testa? Io dico di no…)
Su internet ho letto già molti pareri assai diversi, se non completamente opposti su questi sei minuti di gameplay. C’è chi grida al capolavoro, chi dice che si tratta semplicemente di un walking simulator super hyppato solo perché c’è dietro Hideo Kojima.
È alquanto innegabile che gran parte del gameplay di gioco consisterà nel camminare (o correre in moto o in auto) da un punto all’altro della mappa per collegare persone e città, nonostante abbia già detto che effettivamente fasi shooter e stealth effettivamente ci sono.
Quello che dovremo giudicare una volta che avremo il prodotto finito tra le mani è il ritmo e la ripetitività del gameplay. Si può fare un esempio simile con Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. L’ultimo titolo della storica serie di Kojima era l’emblema della ripetitività: raggiungi il punto X, recupera l’ostaggio\uccidi i soldati, vai al punto di estrazione e abbandona l’area.
Il divertimento, la qualità del gameplay era garantito però dalla possibilità di poter affrontare le missioni in modi completamente differenti grazie alle variabili e alla quantità di oggetti a disposizione. Immagino una cosa del genere anche per Death Stranding.
Posso provare anche a fare un abbozzo di analisi tecnica del gioco. Non è la prima volta che vien mostrato il gameplay di Death Stranding, ma è la prima volta che lo vediamo non scriptato.
Il Decima Engine è sfruttato a dovere e regala dei bei panorami. Spogli, con pochi edifici, almeno per quanto abbiamo visto fino ad adesso. La realizzazione dei modelli è davvero buona e le animazioni ricordano molto quelle del già citato Metal Gear Solid V. In quanto ad ottimizzazione, sembra abbiano svolto un ottimo lavoro dato che frame rate sembra essere stabile ai 30fps
Credo che una volta terminato il crunch che porterà il gioco al termine della realizzazione tra circa due settimane (l’ha detto lo stesso Geoff Keighley sul palco) si dedicheranno semplicemente a delle piccole rifiniture tecniche.
Per quanto riguarda la scrittura, lo storytelling e il character design sono sicuro che non rimarremo assolutamente delusi. I trailer mostrati dal lontano 2016 hanno catturato l’attenzione non solo di noi giocatori, ma anche di chi è lontano dal mondo videoludico.
L’inclusione nel cast di star cinematografiche e addirittura registi come Guillermo Del Toro hanno attirato una curiosità imprssionante.
Mama, il Bridge Baby e Deadman (una breve analisi dei filmati)
E a proposito di narrativa parliamo brevemente dei due filmati mostrati prima della sequenza di gameplay. Magari in seguito potremo approfondire ulteriormente quanto visto.
Il primo filmato era dedicato al personaggio di Mama interpretato da Margaret Qualley. Nel trailer scopriamo che Mama ha una figlia intrappolata nell’aldilà, o meglio, per esprimersi con la terminologia utilizzata da Kojima, “dall’altro lato”.
Esiste tuttavia ancora un legame tra le due, come un cordone ombelicale. La figlia, come è possibile vedere anche nel trailer dell’E3 2019, si manifesta in modo simile alle creature oscure chiamate “BT” con la differenza di una colorazione biancastra e, ovviamente un atteggiamento non aggressivo.
A causa del legame Mama non può spostarsi dal luogo in cui risiede. Tuttavia in un trailer precedente si vede che viene trasportata da Sam stesso in un luogo non specificato.
Il secondo trailer è incentrato su Deadman (interpretato da Guillermo Del Toro) e il Bridge Baby. Presumibilmente ambientato in una delle prime fasi di gioco, un ologramma(?) di Deadman ci da alcune informazioni sul BB.
Appuriamo finalmente che esistono più Bridge Babies e che vengono comunemente utilizzati dai membri della BRIDGES. In quanto alle loro origini viene detto che si tratta di feti separati da una madre in stato comatoso e poi inseriti in delle capsule speciali.
I Bridge Babies sono collegati sia alla madre, in bilico tra il regno dei vivi e quello dei morti, che a Sam, tramite questa particolare capsula che simula l’utero materno. Viene dunque confermato il loro utilizzo, ovvero, collegare le persone con l’altro lato e identificare le BT.
Dovremo però prenderci cura del BB di Sam come se fosse un figlio facendo attenzione alle barre di felicità e della tossicità viste nella demo. Per diminuire quest’ultima, dovremo regolarmente sincronizzare la capsula con i dati dell’utero materno ed effettuare upgrade della medesima grazie ad alcuni macchinari disponibili presso gli edifici della BRIDGES.
Deadman spiega anche che non bisogna creare alcun legame con i BB e considerarli dei semplici strumenti dato che vengono sostituiti dopo circa un anno.
Questo è quanto ho dedotto in queste ore da quei minuti di trailer e gameplay mostrati alla Gamescom. Vi invito a tenere d’occhio questo articolo perché lo aggiornerò costantemente sia durante la manifestazione che in occasione dei Tokio Game Show con ulteriori informazioni.
Sono sempre lieto di scambiare pareri e opinioni, ma anche dettagli che magari mi sono lasciato sfuggire, nella sezione commenti dei vari social network.
[Aggiornamento] Il quarto video segreto della Gamescom: ecco cosa contiene (Finalmente è stata spiegata la trama)
Oltre ai tre trailer di cui abbiamo già discusso è stato mostrato anche un ulteriore video a porte chiuse che hanno potuto visionare solamente alcuni membri della stampa.
Il nome del video è “Briefing”, quindi presumibilmente è ambientato nelle prime fasi di gioco. Il contenuto di tale filmato permette di comprendere meglio l’obiettivo del protagonista del gioco, Sam Bridges.
Ovviamente non potevano mancare i leak: qualcuno ha già diffuso su internet il contenuto di tale video in maniera più che dettagliata. Di seguito potete trovare un’accurata descrizione.
ATTENZIONE SPOILER!
Vi avviso, da qui in poi iniziano ad esserci dettagli sulla trama di Death Stranding. Non si tratta di spoiler eclatanti, si tratta pur sempre di un trailer. Tuttavia se non volete anticiparvi nulla, nemmeno il minimo aspetto, non proseguite nella lettura.
La sequenza si svolge all’interno dello Studio Ovale del presidente degli (ex) Stati Uniti D’America, adesso chiamati Città Unite D’America. Abbiamo visto questa stanza già nel trailer dell’E3 2019.
Nella stanza ci sono Sam, Die Hardman e una sottospecie di ologramma raffigurante una donna vestita in rosso chiamata Amelie interpretata da Linsey Wagner (Bionic Woman).
I tre stanno discutendo dell’importanza del dover ricollegare le varie città dell’ UCA. Amelie e Die Hardman vogliono che Sam li aiuti in questo importante compito.
Dalla discussione si intuisce che in passato tra Sam ed Amelie c’è stata una storia d’amore ma i due non si vedono da dieci anni. Il motivo è sconosciuto, ma sembra che Amelie non sia per niente invecchiata in questo tempo.
Lei stessa spiega il motivo di questa perenne giovinezza: il suo corpo è rimasto bloccato su una spiagga misteriosa. Il fenomeno che si verifica in questo luogo è chiamato, appunto, “Death Stranding”.
La donna si trova lì perché è stata rapita da un gruppo di terroristi chiamati Homo Demens. Li abbiamo già visti negli altri trailer, di solito indossano una maschera con un teschio. Sappiamo che i personaggi che ne fanno parte sono quelli interpretati da Mads Mikkelsen e Troy Baker. Nel trailer viene detto che sono la causa di un attacco bomba di cui però non conosciamo ancora i dettagli. Siamo curiosi di sapere se i membri di questa fazione siano a tutti gli effetti una nemesi oppure qualcosa di più neutrale.
La madre di Amelie è Samantha “America” Strand, l’anziana che si vede nel trailer dell’E3 2019. In passato la donna è stata presidente degli Stati Uniti e stava per unire nuovamente tutte le città dell’UCA. L’unico collegamento mancante era Edge Knot City.
Dunque lo scopo del gioco, l’obiettivo di Sam, è quello di unire tutte le città. Dovremo, nei suoi panni, girare tutti gli UCA per unire i vari avamposti.
Inizialmente Sam non vuole intraprendere questa impresa, ma successivamente viene lasciato intendere che ha un ripensamento. Gli viene affidato un Q-Pid, quel collarino con le leggi sulla relatività, necessario per riattivare gli avamposti sconnessi e metterli online nel Network Chirale.
Infine Sam precisa di non essere più uno degli Strand (cosa che conferma la relazione con Amelie) e che il suo nome effettivo è Sam Porter Bridges.
Queste sono le informazioni sul quarto trailer della Gamescom, per adesso segreto ma che potrebbe essere comunque mostrato al pubblico in un periodo successivo. Magari verrà mostrato proprio al Tokio Game Show che si terrà il prossimo 12 settembre. Non ci resta che aspettare!
Articolo in aggiornamento…
>>> Guarda anche: Perché Death Stranding è un “A Hideo Kojima Game”