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5 cloni di Doom che hanno osato copiare il re

Ci sono affronti che vanno lavati col sangue. Da quando Doom fu rilasciato nel 1993 il mondo non è stato più lo stesso: le bestie infernali ricevono la loro dose di proiettili e calci in faccia tutte le volte che provano a rimettere il muso fuori dal deretano di Satana, ma la vera piaga sono i cloni che osano sfidare la gerarchia. Il re è solo uno: DOOM!

In questo articolo, scopriamo insieme cinque cloni che all’uscita di Doom provarono a fare i furbi e a cavalcare l’onda del successo dell’fps di id Software.

Ricordiamo che sabato è l’anniversario di Doom 3 e per l’occasione è stata rilasciata la trilogia originale su Nintendo Switch, PS4 e Xbox One. Noi di Player.it abbiamo provato le versioni per PS4 e cliccando qui potete leggere la nostra recensione.

5 cloni di Doom

Dark Forces

Non c’è un nome piccolo dietro questo prodotto, infatti è LucasArts lo sviluppatore di questo gioco alla Doom. Come si può facilmente evincere dal titolo, Dark Forces è un clone di Doom ambientato nell’universo di Star Wars. Prendiamo le parti di Kyle Katarn, un agente imperiale che, diventato mercenario, entra nell’Alleanza Ribelle. Il motore grafico di Dark Force era maggiormente all’avanguardia rispetto a quello di Doom, cosa che consentì a LucasArts di creare ambientazioni più complesse. Inoltre, proprio perché ispirato a una saga cinematografica, Dark Forces presentava addirittura delle cutscene, create attraverso uno script. che collegavano le varie parti dell’avventura.

Marathon

Anche in questo caso, il nome che si è occupato del gioco è abbastanza altisonante: Bungie Software. Marathon fu distribuito su Mac OS e sulla sfortunata piattaforma di gioco della Apple che prendeva il nome di Pippin. Rispetto a Doom, era un gioco meno votato all’azione e alla carneficina, dando maggiore attenzione agli enigmi e alla trama che veniva raccontata attraverso dei terminali sparsi per la mappa. Marathon è ambientato nel 2794, il protagonista è un cyborg che deve disinfestare un’astronave dalla presenza di una razza aliena denominata Pfhor (no, non il figlio di Khmer).

Strife

Forse definirlo clone di Doom è un’esagerazione perché le differenze erano notevoli, ma più o meno Strife può rientrare in quella cerchia di giochi che sono rimasti affascinati dal mondo di Doom e hanno cercato di replicarlo mettendoci del proprio. Strife uscì nel 1995 su Mac OS e presentava un contesto narrativo di buona fattura con un asteroide che colpisce la Terra riportandola la civiltà al Medioevo. Se questo non bastasse, l’incidente provoca la diffusione di un virus che trasforma gli umani in mutanti. Strife non era solo uno sparatutto in prima persona, ma aveva anche connotazioni ruolistiche, nonostante non ci fossero abilità da sviluppare. L’avventura non era divisa in livelli, come Doom, ma dava spazio alla libertà d’azione ed era possibile parlare con gli NPC.

Descent

Videogioco del 1995 sviluppato da Parallax Software, in cui un gruppo di robot ha preso in ostaggio gli umani durante la ricerca di minerali sui pianeti del sistema solare. Descent offriva discreta libertà di movimento in livelli strutturati come enormi stanzoni e lunghi corridoi. All’inizio di ogni livello, c’era un briefing che ci dava delucidazioni sulla missione da compiere. Proprio come in Doom, non tutte le aree erano aperte al giocatore fin da subito ma richiedevano il ritrovamento di chiavi di differenti colori. La versione PC aveva il pieno supporto del multiplayer, mentre ne venne creata una per PlayStation.

Rise of the Triad

Clone di Doom del 1994 sviluppato da Apogee Software per MS-DOS. Il giocatore impersonava un membro della HUNT, una squadra delle Nazioni Unite, mandato sull’isola di San Nicolas, al largo della California, per investigare su un misterioso culto. Qui venivamo accolti non benissimo proprio dai cultisti, plagiati da una setta segreta che aveva come unico scopo quello di uccidere milioni di persone da sacrificare a El Oscuro. Rise of the Triad presentava livelli meno articolati, ma rispetto a Doom aveva una maggior quantità di sezioni da superare saltando, inserendo dunque del platforming. Ottima, inoltre, la varietà delle armi disponibili.

 

Questi sono solo cinque dei cloni di Doom, ma ce ne sono davvero parecchi. Voi quali avete giocato e quanti altri ne conoscete? Inoltre, qual è secondo voi il clone di Doom che è riuscito maggiormente a riproporre più fedelmente l’esperienza dell’fps di id Software? Ditecelo nei commenti.

 

Leggi anche —> Sette cloni spudorati di Super Mario Bros.

This post was published on 2 Agosto 2019 12:00

Michele Longobardi

Laureato in Lettere moderne, scopro la passione per il giornalismo quasi per caso. I videogiochi sono il mio più grande amore e così decido di coniugare le due cose. Il giornalismo videoludico diventa la mia forma finale. Per me i videogiochi sono una forma d'arte e guai a dirmi il contrario. Appassionato di tutto ciò da cui sgorga sangue: cinema horror (registi preferiti Argento e Romero), letteratura gialla e dell'orrore (autori preferiti Christie, Poe e Lovecraft) e ovviamente i videogiochi del genere (Silent Hill e Resident Evil sopra ogni cosa). Il mio videogioco preferito di sempre è Fahrenheit che ho finito un numero non precisato di volte, da lì scaturisce la mia ammirazione per tutti i lavori di David Cage. La mia "carriera" videoludica è segnata da un marchio da cui non sono mai riuscito a staccarmi: PlayStation! In circa 20 anni di gaming, ho completato più di 800 titoli.

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