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Speciali

E3 2019: il Recappone di Player.it

Anche quest’anno l’Electronic Entertainment Expo (o almeno le sue conferenze) si è conclusa tra urla di giubilo, millemila annunci per minuto, indignazioni, relativamente poco cringe e qualche puntina di noia e sonnolenza a causa di orari improponibili.

Per facilitare una consultazione più rapida e per aiutare chi non ha potuto seguire gli show ad aggiornarsi con le ultime news, abbiamo deciso di proporvi il classico Recappone della conferenza, con i personali voti e giudizi della redazione.

Vi avvertiamo: saremo spietati, saremo obiettivi, saremo privi di peli sulla lingua e non disdegneremo qualche votaccio. Allacciate le cinture, perché ci sarà da correre!

 

EA Play

 

 

Ea, Ea Ea…proprio non ci siamo. L’anno scorso il tuo primo Play è stato, come dire, inconcludente, ma almeno conteneva dei livelli di cringe talmente alti che sono entrati nella storia. Quest’anno? Quest’anno non c’è stato niente. 

Per carità, bellino Star Wars: Jedi Fallen Order, ma non siete riusciti neanche a dargli un taglio emozionante come invece il trailer comparso nella conferenza Microsoft, e questo nella vostra stessa Direct! Vogliamo parlare anche della data di uscita, 15 Novembre, in un mese in cui escono giganti come Death Stranding, Shenmue III e Doom Eternal?

Il resto della conferenza lo avete dedicato unicamente ai vostri game-as-service, come i titoli EA Sports, Apex Legends e Battlefield V, e sebbene alcune idee siano sembrate carine sono state troppe le assenze sull’ambito innovativo e di svecchiamento di questi franchise. E che fine ha fatto Anthem? È già morto?

Nessun nuovo annuncio, nessun gameplay particolarmente interessante, nessun trailer mozzafiato e niente cringe. Una conferenza per placare gli investitori fregandosene dei videogiocatori. Rimandato a Settembre con la votazione più bassa di tutta l’E3.

Voto: 2/Zzzz…

 

Microsoft

 

Con la decisione di Sony di non presenziare all’E3 di quest’anno, l’azienda di Xbox ha avuto campo libero per espandersi e far parlare di sé, e possiamo certamente dire che ci sia riuscita.

Lo spettacolo di Microsoft si è basato su di uno show senza un minuto di pausa, con un ritmo serratissimo sia nella presentazione di nuovi titoli e comparsate di Keanu Reeves, sia per la descrizione dei nuovi servizi di Microsoft, assieme ovviamente alla primo annuncio della nuova Xbox, Project Scarlett. 

Unico appunto per questa conferenza è stata la carenza di gameplay veri e propri, compensata però con annunci bomba uno dopo l’altro come Psychonauts 2, Bleeding Edge, numerosi indie e soprattutto la presentazione della prossima generazione di console, assieme all’avvenire dei servizi d’abbonamento per i videogiochi.

Good job Microsoft, hai fatto i compitini per casa e recuperato le tue insufficienze degli anni scorsi.

Voto: 8/Ma quanti dannati giochi stai presentando?

 

Bethesda

 

 

Sarà stato l’orario, sarà stata la brutta batosta che Bethesda si è data con Fallout 76, saranno stati i pochissimi giochi presentati, ma questa conferenza non ci è piaciuta affatto.

Il momento più emozionante dello show è stato l’arrivo del mitico Todd Howard sul palco nei minuti iniziali per scusarsi degli ultimi fallimenti della software house. Mai visto un game designer del suo calibro in una condizione così, e gli vogliamo bene per quello.

Purtroppo però, il grosso della conferenza è stato privo di annunci davvero rilevanti. Si è dato moltissimo spazio, forse pure troppo, ai titoli free to play di The Elder Scrolls su cellulare, ovvero Legends ed il nuovissimo Blades che arriverà addirittura su Switch a fine anno, oltre che a pubblicizzare ancor di più la nuova espansione di TES Online: Elsweyr. 

 

 

Di tutt’altro paio di maniche sono stati gli annunci di due nuove IP: Deathloop di Arkane Studios, una sorta di sim game con una struttura simile ai Dishonored ma con l’aggiunta di una sorta di loop temporale, e Ghost Wire Tokyo, il nuovo titolo in sviluppo da Shinji Mikami ed il suo nuovo studio Tango Gameworks, che sarà ambientato in una Tokyo sovrannaturale e completamente avvolta dal mistero. Purtroppo sono stati presentati solo attraverso cinematic trailer, e non ci è ancora dato sapere in cosa consisterà il gameplay di questi titoli, specialmente dell’ultimo.

Unica nota positiva che salva la conferenza dalla sua monotonia noiosa è il nuovo gameplay di Doom Eternal, con tanto di data di uscita prevista per il 22 Novembre 2019. Ah, ci sarebbe anche il completo rinnovo di Fallout 76 con annessa modalità battle royale, ma noi non parliamo di quella cosa.

Insomma, questo show è stato decisamente sottotono rispetto alle grandi aspettative che avevamo, nonostante sapessimo che purtroppo né Starfield né il nuovo TES sarebbero comparsi sul palco. A differenza dell’EA Play, però, siamo rimasti molto dispiaciuti per Bethesda.

 

Voto: 4/Ci scusiamo per il disagio

 

Devolver Digital

 

 

A rompere gli schemi, come sempre, si presenta Devolver Digital con un nuovo formato: abbandonato del tutto il concetto di conferenza pirotecnica e satirica, ora hanno optato per una direct pirotecnica e satirica, capace non solo di trasmettere più immediatamente gli annunci principali.

Purtroppo, la natura spettacolare ed artistica di questa Direct ha portato ad un poco elevato annuncio di giochi: la nuova IP Fall Guys, l’originalissimo Devolver Bootleg con all’interno cloni originali di titoli originali Devolver originariamente rilasciati come titoli originali do not steal, il terrificante videogioco Carrion già annunciato in passato, la nuova espansione gratuita di The Messanger ed un nuovo gameplay del fuori di banana My Friend Pedro.

Il resto dei titoli sono comparsi in rapidissima successione durante la sequenza di discesa nella pazzia di Nina, e quindi sono passati un po’ in sordina nella presentazione ma stanno venendo presentati nei rispettivi spazi durante la fiera. Uno show non molto focalizzato sull’annuncio di nuovi titoli quanto sul formare una critica riguardo l’attuale industria videoludica. Stiamo parlando pur sempre di Devolver. 

 

Voto: 7/Cosa diavolo ho appena visto? Ah, è Devolver, giusto

 

PC Gaming Show

 

 

Anche qui il ritmo della conferenza è stato particolarmente elevato, con l’annuncio di una carrellata di oltre trenta nuovi titoli e qualche scorcio di gameplay più prolungato per alcune uscite dell’immediato futuro.

Lo sponsor di questo evento è stato Epic Games, che giustamente si è accaparrato un foltissimo numero di questi titoli come esclusive per il suo store, generando non poco astio tra i videogiocatori. Forse la più grande esclusiva sarà l’attesissimo Shenmue III, un annuncio arrivato a sorpresa e che sta già generando parecchio scandalo.

Tra i nuovi annunci interessanti troviamo Chivalry 2, il seguito abbastanza inalterato dell’ottimo fighting game all’arma bianca, Remnant, una sorta di Left 4 Dead ambientato in un mondo invaso da demoni, Griftlands, un RPG con grande libertà d’azione che si baserà su di un sistema di carte per eseguire le proprie azioni, e l’interessante strategico Songs of Conquest. 

Il maggior problema della conferenza è stata l’assenza di un titolo spacca mascella che facesse venir voglia di comprarsi un mega PC da gaming, ma tutto sommato sono state quasi 2 ore di videogiochi senza troppi fronzoli. Promossa con buoni voti.

 

Voto: 7/10 Buona ma non memorabile

 

Ubisoft

 

 

Ok, lo ammettiamo: nonostante i leak di Watch Dogs Legion dei giorni precedenti, il gameplay trailer del terzo capitolo del franchise ci ha sorpreso in positivo. Scoppiettante, pieno di nuove meccaniche, con un Game Director che ha alle spalle uno dei titoli più innovativi e controversi della storia di Ubisoft…insomma, una presentazione così all’inizio dello show ci ha eccitato parecchio.

Peccato che poi Ubisoft si è persa per strada, presentando quasi esclusivamente aggiornamenti su titoli già usciti come For Honor, Rainbow Six e The Division. Un po’ di cringe c’è stato quando hanno annunciato una nuova serie tv con protagonista Robert McElhenney, ed il nuovo progetto dai creatori di AC: Odyssey, Gods and Monsters, sembra davvero intrigante.

Premesse interessanti e tanta voglia di far parlare di sé, ma in generale poca carne al fuoco e soprattutto pochissimi gameplay: signora Ubisoft, non la rimandiamo a Settembre solo perché la vecchietta ha conquistato i nostri cuori.

 

Voto: 6.5/Noi siamo Legione

AMD: 3000/Sono troppo povero per questo ben di Dio

Il titolo è abbastanza esplicativo

 

Square Enix

 

 

Tutti attendevano con ansia questa conferenza per due semplici motivi: gameplay di FFVII e il reveal trailer del gioco degli Avengers. Siamo stati accontentati? Diciamo di sì, dai.

La conferenza si apre proprio col Remake del settimo capitolo, ed un ulteriore trailer di ben 4 minuti che rivela finalmente Tifa, Aerith ed alcuni cattivoni della ShinRa, oltre che all‘intera bossfight contro il Guard Scorpion, con tanto di commento di Nomura che spiega l’intrigante e spettacolare combat system.

Il resto dello spettacolo è un pelo stantio, con trailer di espansioni per FFXIV e Kingdom Hearts 3, qualche gameplay di titoli già annunciati e l’inaspettato annuncio dell’arrivo in Occidente di due capitoli della (sconosciuta) serie Romance Saga, oltre che di una nuova IP di People Can Fly chiamata Outriders. Bella presentazione, ma poca sostanza.

Finalmente, a fine conferenza, c’è l’annuncio decisivo che tutti stavamo aspettando: Marvel’s Avengers, una storia originale con Avengers originali in un gameplay che, da quel poco mostrato, sembra tutt’altro che originale ed ancorato a meccaniche di due generazioni fa. Prima impressione troppo severa? Staremo a vedere, per adesso però la storia sembra molto intrigante.

 

Voto: 7/Nomura non ti azzardare a rovinarmi FFVII

 

Nintendo

 

 

Non avrebbero avuto niente da mostrare. Dicevano che avevano già sparato ogni cartuccia nei loro Direct, e che questa E3 sarebbe stata solamente simbolica.

E invece si presentano con gameplay e trailer entusiasmanti come No More Heroes 3 ed Animal Crossing: New Horizons, date di uscita vicinissime come per il remake di Link’s Awakening, i dannatissimi DLC di Super Smash Bros Ultimate che come al solito fanno impazzire l’intera platea (BANJO FUCKING KAZOOIE) ed un dannatissimo teaser trailer per il SEGUITO DIRETTO DI BREATH OF THE WILD CHE PORCA MISERIA NON SO SE PIANGERE O ALTRO. 

Sì insomma, ci è garbata parecchio. Promossa a pieni voti con lode ed hola del corpo insegnanti. L’unica cosa che sottrae la salvatrice dell’E3 di quest’anno dalla perfezione è l’assenza di Bayonetta 3 e Metroid Prime 4, ancora dispersi in azione. 

 

Voto: 9/Our bodies weren’t ready

 

E con questo concludiamo il nostro Recappone di quest’anno. Ci dispiace per i rimandati, ci congratuliamo coi promossi, menzione d’onore a Sony che ha deciso di abbandonare gli studi e diventare una latitante. Ci vediamo alla prossima E3!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

This post was published on 12 Giugno 2019 19:08

Riccardo Liberati

Classe 1997, cresciuto immerso dai libri, cartoni e videogiochi, ho sempre desiderato e provato fin dalla tenera età a creare storie fantasiose che rendessero un po' più brillante la mia vita monotona. Ho trascorso l'infanzia in solitaria, giocando a quanti più titoli possibili, spaziando dai vecchi J-RPG di Square Enix fino ai più violenti sparatutto su PC, non disdegnando nel frattempo RTS, platform e giochi di corse automobilistiche. Alle superiori riesco finalmente ad aprirmi e a trovare dei compagni con i miei stessi gusti e sogni, e capisco che non amo tanto i videogiochi, quanto la cultura ed i messaggi dietro di essi, gli stessi che ho sempre trovato nei libri, film e qualsiasi altro tipo di medium artistico. Inizio a lottare per questo concetto scrivendo all'impazzata ed accrescendo la mia cultura ancor di più, sia attraverso la scuola che attraverso gli incontri e le persone d'ogni giorno. Questo bel sogno finisce con l'arrivo all'università, periodo peggio di qualsiasi film horror che abbia mai visto e che mi costringe a mollare tutto e rifugiarmi nella mia Fortezza della Solitudine per tre anni, perdendo interesse e linfa vitale per qualsiasi cosa. Nel frattempo ho lavorato in numerosi settori, dall'aiuto vendita al libraio al tutor privato, e nel 2018 inizio a scrivere per Player.it, il mio primo incarico ufficiale come giornalista videoludico e che mi ha formato moltissimo sia nell'ambito dei videogiochi che in quello della scrittura basilare. Oggi ho ripreso a studiare grazie alla scelta repentina ed irrazionale di iscrivermi alla Scuola Holden di Torino, luogo da cui vi scrivo, abbandonando casa per la prima volta ed il luogo natale di ogni mio piccolo successo e grande fallimento. La mia speranza? Quella di poter riuscire a trovare una strada ben delineata, facendo quello che mi piace fare senza dovermi sottomettere a nessuno

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