Il grande scontro, la Lunga Notte in cui i vivi ed i morti si scontrano, è arrivata su Westeros. Puntata del Trono di Spade molto particolare, tra alti e bassi, che ha saputo senz’altro regalare emozioni e tenere tutti col fiato sospeso fino al finale.
Lo scontro a livello tattico ha poco senso? Vero. Ci sono dei momenti però che fanno venire la pelle d’oca? Vero anche questo. Perché il Re della Notte non ha combattuto nemmeno un attimo? Chissà.
Detto questo, andiamo ad assegnare i punti esperienza della terza puntata dell’ottava stagione de Il Trono di Spade.
ATTENZIONE – CONTIENE SPOILER, LEGGETE A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO
Samwell Tarly – 600 punti esperienza
Temevamo tutti la sua fine violenta, invece Sam il Distruttore fa il suo, combatte e viene anche cazziato all’inizio perché sta in mezzo alle balle. Per salvare lui Edd ci lascia le penne, ed è bello come Sam non demorda e continui a tagliuzzare Estranei come fosse pancetta. Inaspettato cuor di leone.
Melisandre – 900 punti esperienza
Completamente a sorpresa, e venuta anche dal nulla ma vabbé, Melisandre compare come una sorta di fusione tra Dr. Strange e Gandalf. Conscia della sua morte, lancia una serie di incantesimi mica da ridere, infiamma gli arakh dei dothraki e, quando la situazione volge al peggio evoca un muro di fuoco per rallentare i non morti. In chiusura dà l’imbeccata ad Arya in pieno stile Dr. Strange (a buon intenditor…) e poi se ne va per sempre in una sequenza molto poetica. Certo, un modo un po’ barbino di liberarsi di un personaggio, ma la ricorderemo senz’altro con piacere. Soprattutto alcune scene. Esatto, quelle lì che state pensando voi.
Davos Seaworth – 400 punti esperienza
Il cipollaio non fa altro che guardare in cagnesco Melisandre ed urlare ordini che, probabilmente, nessuno ascolta. In fondo, era anche difficile aspettarsi qualcosa di più da lui.
Jorah Mormont – 900 punti esperienza
Dice due frasi ma recita con gli occhi, perché il merito di questa puntata è di mostrare una volta per tutte chi sono i migliori attori all’interno del cast, ed Iain Glen è tra questi. Il Vecchio Orso combatte come solo un Mormont farebbe. Carica per primo insieme agli odiati dothraki, poi resiste a piedi e, da vero cavaliere qual è, difende la sua regina fino allo stremo delle sue forze, e se ne va circondato dalle lacrime della sua amata che, invece, non le ha mai corrisposto niente. Da qualche parte, Peter Jackson annuisce soddisfatto. Venti livelli da Paladino.
I Dothraki – 0 punti esperienza
Caricano al buio, galvanizzati dai loro arakh fiammeggianti e fanno la fine che devono, ovvero dilaniati dai non morti. 0 punti esperienza anche agli sceneggiatori, già che ci siamo.
Verme Grigio – 500 punti esperienza
Un po’ di delusione per il comandante degli Immacolati. Combatte, se ne porta via sicuramente tanti, non cede mai e fa scelte coraggiose. Avremmo voluto vederlo in scene più epiche e, magari, anche morire da grande condottiero. Compitino.
Jaime Lannister e Brienne di Tarth – 700 punti esperienza
Li uniamo per i punti esperienza visto che non sono protagonisti di grandi scene epiche, ma lavorano piuttosto quasi come una sola entità. In un paio di occasioni sussultiamo perché ci aspettiamo la morte di uno dei due, invece sopravvivono fino alla fine, come due protagonisti di uno zombie movie. Ancora una volta entrambi perfetti nel recitare poche frasi, ma soprattutto degli sguardi intensi che emozionano più di mille parole. Finiranno insieme? Finiranno insieme.
Sansa Stark – che glieli diamo a fare i punti esperienza?
Oltre all’essere completamente inutile (ed è una lady ok, ma neanche una faccia decente imbrocca), purtroppo questa volta ha una scena toccante a fianco di Peter Dinklage che, invece, il suo lavoro di attore lo sa fare bene, e fa la figura della cagna maledetta®. E le faranno fare la protagonista nel prossimo film di X-Men, per dire.
Arya Stark – 900 punti esperienza
Dopo aver mandato giù l’amaro boccone del momento Iron Fist in cui saltella con una lancia tra una miriade di non morti, finalmente vediamo il risultato degli allenamenti di Arya. Uccide un sacco di nemici, se la fugge con perizia in un momento da horror movie in biblioteca, ed alla fine da anche il colpo di grazia al Re della Notte con la mossa che aveva fatto a Brienne durante il loro primo allenamento. Si prende la scena, il boss, ed anche il loot.
Theon Greyjoy – 700 punti esperienza
Ci aspettavamo la redenzione post-morte eroica, ed è quello che succede esattamente. Certo, pur non essendo un fine spadaccino Theon non è neanche un idiota, e la carica in stile Leeroy Jenkins al Re della Notte lascia il tempo che trova, ma è bellissimo il momento in cui Bran gli dice che, in fondo, è un brav’uomo. Bravo polipetto.
Lyanna Mormont – 750 punti esperienza
Si prende una tranvata da un gigante non morto e sopravvive. Non solo, si rialza e, mentre il gigante la stritola come Vegeta in forma Oozaru con Goku durante il loro primo scontro sulla Terra in Dragon Ball, gli ficca un coltello negli occhi portandoselo con sé nella tomba. Che gli vuoi dire? Piccola ma, come suo cugino Jorah, con un cuore da orso indomabile.
Beric Dondarrion – 700 punti esperienza
Altro personaggio stoico, morto come un eroe. Bellissimo il fotogramma in cui si tiene alla porta per non far passare i non morti. Prima di morire, inoltre, fa tornare il senno al Mastino che nel frattempo era andato in panne completamente per via della fobia del fuoco. Ah, se Beric Dondarrion non avesse salvato Arya, il Re della Notte sarebbe ancora vivo, per dire.
Daenerys Targaryen – 600 punti esperienza
Anche se si fa infinocchiare completamente dal Re della Notte, e rischia di perdere un altro drago per una masnada di non morti, una volta tanto Daenerys si cimenta in qualcosa di utile e, udite udite, impugna addirittura una spada. Rischia anche di portarsi a casa l’uccisione della vita avvolgendo il Re della Notte nelle fiamme, ma il pubblico a casa sa già che è inutile e sogghigna beato.
Jon Snow – 0 punti esperienza
Ci aspettavamo molto dal Cocco del Master, invece per tutta la sessione non fa altro che gironzolare con la sua nuova cavalcatura, in cerca del Re della Notte che intanto è campione mondiale di nascondino grazie ad un paio di incantesimi di invisibilità e qualcosa per variare il meteo atmosferico. Ad un certo punto speri nel duello western con il Re della Notte. E niente. Poi lo scontro col drago non-morto. E gioca a nascondino. Male, male, male. Dalla Battaglia dei Bastardi, in cui il nostro Cocco ne uscì in grande spolvero, il suo spirito guerriero se n’è andato a quel paese. Inutile.
Bran Stark – 0 punti esperienza
Ci aspettavamo altrettanto anche dal Metaplayer. C’era in ballo l’idea che Bran fosse il Re della Notte, così come la possibilità che potesse controllare un drago, o addirittura un Estraneo, ed anche il discorso del perché questo non morto tutto ghiacciato lo volesse così tanto. Per un attimo, quando Bran dice “devo andare”, speriamo che si cimenti in un numero alla Dr. Strange in Infinity War, che sia davvero pronto a rivelare qualcosa di incredibile e volgere la situazione a vantaggio dei vivi. Invece, si fa un giretto con i corvi e poi torna giusto il tempo per far uccidere Theon e farsi salvare da Arya. Inutile (2).
This post was published on 30 Aprile 2019 14:05
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