Esistono poche cose al mondo in grado di smuovere l’opinione generale del web come il proliferare incontrastato dei meme. Il mondo dei videogiochi svolge un doppio ruolo in tal senso: se da un lato ne è fonte e risorsa inesauribile, dall’altro talvolta il medium stesso si fa catalizzatore di meme e tormentoni esterni, trasformandoli attraverso un remix culturale di lessigiana memoria e inglobandoli nella propria struttura. A volte, invece, sono i videogiochi stessi a diventare meme, talvolta in modo volontario mostrando il proprio intento fin dall’inizio, talvolta, invece, si tratta di un risultato collaterale.
Partiamo parlando di quei giochi che ruotano intorno a meme esterni facendone il perno degli stessi. Come vedremo, tuttavia, talvolta si tratta di un rimbalzo di tormentoni e subculture specifiche riciclate da una parte per poi ritornare al proprio ovile. Si tratta di giochi nati con l’intento di cavalcare l’onda del giorno e seguire le mode, con generalmente poca attenzione nei riguardi della qualità e creati con l’intento di scherno piuttosto che per accaparrarsi pubblico o vendite.
Il più recente esponente di questa categoria è sicuramente Crab Champion, il gioco di combattimento a suon di chele e fucili ispirato al meme Crab Rave. Crab Champion è stato annunciato il primo d’aprile di quest’anno, ad un anno esatto quindi dal rilascio su YouTube della celebre traccia / video usata per i vari meme, anch’essa rilasciata come pesce d’aprile. Non sappiamo ancora molto su questo gioco: dalle immagini del trailer rilasciato, infatti, non risulta chiaro se si tratti di combattimenti 1 vs 1 o se, invece, ci sia la volontà di allacciarsi al genere dei battle royale, che impazza tutt’ora e monopolizza Twitch e YouTube gaming.
Sia tratti di una spiaggia ricolma di piccoli crostacei intenti a ridursi in mille pezzi a suon di proiettili facendo piroette e salti mortali e acrobazie sulla spiaggia, sia che si tratti di un duello all’ultimo sangue per decidere chi sia il re degli scogli, siamo sicuri che vista anche la colonna sonora di egregia qualità, non ripetitiva e estremamente curata in ogni suo dettaglio, Crab Champion sarà capace di divertire tutta la famiglia per l’interezza dei 5 minuti necessari a ricordarci che stiamo giocando il gioco del crab meme e disinstallare quindi per sempre il gioco.
C’era un periodo nella storia di internet, un periodo molto buio, nel quale impazzavano i video di gameplay montage. Essi, generalmente footage di Call of Duty, i montage offrivano agli spettatori azione mozzafiato, mettendo in luce le inarrivabili capacità di noscope del giocatore, il tutto reso molto più coinvolgente e emozionante grazie agli eleganti filtri video inseriti con una cura certosina degna del miglior film maker e una traccia di sottofondo scelta con altrettanta attenzione che copriva gli inutili e, soprattutto, brutti suoni del gioco.
Cosa succede, dunque, quando qualcosa estremamente over the top raggiunge la popolarità? Ovviamente viene raccolto e esagerato fino all’esasperazione dai più grandi memers internettiani. È così, dunque, che sono nate le montage parodies che riprendevano tutte le caratteristiche di questi no scope videos arricchendoli della cosiddetta cultura MLG compresa di dank, doritos e mountain dew. Il cerchio della vita non era ancora concluso, tuttavia, e solo con GAME OF THE YEAR 420BLAZEIT si può dire l’anello sia stato finalmente congiunto.
Ci troviamo di fronte ad un caleidoscopio di meme, da reaction faces piazzate ad ogni angolo dell’unica mappa presente nel gioco a riferimenti a Mountain Dew, Doritos e moltissimi altri (where you at… where you at…). Ovviamente il formato scelto è un FPS e dovremo farci strada tra agenti rettiliani degli Illuminati, anche se il nostro vero avversario sarà riuscire a sopravvivere agli effetti di luce psichedelici, lens flare e distorsioni che si susseguiranno su schermo in seguito ad ogni uccisione, rendendo il gioco al limite del giocabile. L’esperienza culminerà nella battaglia finale in una area contro l’orco verde più amato dai bambini che, una volta sconfitto, ci lascerà con degli interrogativi filosofici portandoci a ragionare sul senso della vita e delle nostre azioni.
La vera e più grande battaglia in GAME OF THE YEAR 420BLAZEIT quindi sarà tra voi e il non venir triggerati dall’utilizzo costante del comic sans fatto dal gioco. Ovviamente la colonna sonora si compone di dubstep skrillexiana bass booster all’ennesima potenza, contribuendo all’esperienza totalizzante di questo titolo.
420BLAZEIT GOTY nella sua autoreferenzialità non dimentica certo di omaggiare le proprie muse ed ispirazioni, una delle quali sicuramente Sanic the Hegehog. Disegnato malamente in MSPaint, Sanic è il procospino più famoso del web, che annuncia il proprio arrivo grazie ad un egregio remix del tema di Green Hill Zone del primo Sonic per Megadrive. Seguendo le orme di SEGA, Vicious Badger, irritato dal sempre minor focus dei giochi moderni sulla pura velocità in favore di microtransazioni e verso un modo di giocare sempre più casual, decide di creare un gioco che incarni il vero senso del fast: nasce così Sanic Ball,
Nessun fronzolo e pura intransigenza: Sanic Ball non porrà nessun limite al giocatore che voglia andare veloce, ma veloce per davvero. Sarete voi ad avere il controllo totale della vostra palla roteante con stampato sopra il faccione di Sanic o degli altri suoi amici come Knackles o Taels. Purtroppo oramai il multiplayer di Sanic Ball è pressoché deserto ma chi come il sottoscritto ha avuto l’onore e la fortuna di poterlo provare potrà assicurarvi quanto l’adrenalina fosse a mille e lo spirito competitivo acceso più che mai. Sbilanciandoci potremo dire che era dai tempi della retromarcia di Big Rigs Over the Road Racing che il nostro cuore non batteva così forte di fronte ad una velocità che gli occhi umani faticano a seguire. Complimenti dunque a NOTSEGA e Sanic Team per averci portato questo capolavoro immortale della storia dei videogiochi.
Rimanete sintonizzati per il prossimo episodio dedicato unicamente a simulatori (e le loro parodie) più coinvolgenti, emozionanti e divertenti che mai.
This post was published on 13 Aprile 2019 17:39
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