Come si scarica Paperino: Operazione Papero? Negli ultimi giorni siamo stati bombardati da meme su questo videogioco. E pensare che è tutto partito da una pagina creata nel 2011. Cogliamo l’occasione per parlare di questo platform quasi dimenticato, ma nel quale ci saremo sicuramente imbattuti nella nostra infanzia videoludica, con protagonista il papero più famoso al mondo.
Il gioco è stato sviluppato da Ubisoft Montreal in collaborazione con Disney Interactive ed è stato pubblicato nel 2000 per PlayStation 1, PlayStation 2, Gameboy Color, Nintendo 64, pc e Dreamcast, nel 2001 per Gameboy Advance e nel 2002 per Gamecube. Ogni versione è abbastanza diversa dalle altre, sopratutto quelle di generazioni videoludiche differenti. Fu inoltre rilasciata una demo per PC nel 1999 in collaborazione con i gelati Motta.
In questa avventura Paperino dovrà salvare la sua consorte Paperina, rapita dal malvagio stregone Merlock (celebre personaggio del cartoon Duck Tales). L’unico modo per raggiungere il suo tempio è l’utilizzo della porta spazio-temporale creata da Archimede. La macchina però, richiede un certo quantitativo di energia che il protagonista dovrà recuperare nei vari livelli di gioco.
Prenderemo in esame la versione più diffusa, ovvero, quella per PlayStation 1 che utilizza lo stesso motore grafico dell’ottimo Rayman 2. Il titolo si presenta come un platform molto simile allo stesso titolo di Ubisoft ma che prende molte meccaniche anche dalla serie Crash Bandicoot, in particolare il secondo e il terzo capitolo. Proprio come nei giochi del marsupiale, l’azione avviene in un mondo a tre dimensioni, tuttavia, in diverse occasioni, si passa ad una visuale a sidescrolling in prospettiva 2D.
Ogni livello è accessibile salendo sulle pedane del laboratorio di Archimede, in modo molto simile a quanto avviene in Crash Bandicoot (si in questo articolo faremo molti parallelismi con i giochi di Naughty Dog). In ogni quadro dovremo recuperare dei globi di energia saltando su varie piattaforme ed evitando i nemici. Paperino potrà essere colpito due volte: la prima volta perderà le staffe e si infurierà. Questo status gli permette di prendere a pugni i nemici per un breve periodo di tempo. Venendo colpiti la seconda volta perderemo una delle cinque vite iniziali. Potremo facilmente recuperare una vita raccogliendo 100 stelle o più semplicemente l’icona con la faccia di Paperino. C’è poi un bicchiere di milkshake che permette di “curarci” nel caso siamo già stati colpiti una volta oppure ci darà un periodo di invincibilità.
L’azione di gioco si estende per quattro zone differenti: Monte Papero, la famosa Paperopoli, il maniero di Amelia e il mondo finale: Il Tempio di Merlock. Ogni zona presenta quattro livelli normali e altri tre livelli “speciali”. Uno di questi è il boss, gli altri due sono il livello “inseguimento” e il livello bonus. Il livello inseguimento è sbloccabile recuperando tutti i giocattoli di Qui, Quo e Qua in quella zona. In questi livelli Paperino è inseguito da un nemico, un po’ come avviene nei livelli della roccia rotante di Crash. L’unico scopo è quello di raggiungere la fine sani e salvi, senza perdere vite.
Completare il livello inseguimento sbloccherà le prove a tempo per ogni livello nelle quali bisognerà battere il record di Gastone. Sono simili alle reliquie del gioco del marsupiale. Una volta completate tutte, sbloccheremo finalmente il livello bonus. Insomma, si tratta di un gioco che fa sicuramente felici i completisti tra i livelli da sbloccare e gli oggetti da raccogliere anche se per completarlo al 100% non impiegherete più di due, massimo tre serate.
Come già detto, Paperino: Operazione Papero è stato rilasciato in differenti versioni, tra “old” e “new” gen e console fisse e portatili. Sebbene la storia sia sempre la medesima, su PlayStation 2, Gamecube e Pc la grafica è notevolmente migliore grazie all’hardware più potente. Nella versione per Nintendo 64, sebbene abbia una grafica migliore rispetto a quella PS1, non sono presenti i filmati di intermezzo a causa dello spazio limitato della cartuccia. Il gioco è stato rilasciato anche su Gameboy Color e Gameboy Advance, in particolare la versione per Gameboy Color è stata realizzata dallo studio nostrano Ubisoft Milano.
In generale all’epoca, il titolo ottenne buoni voti nelle varie recensioni. Furono molto apprezzati il level design, le animazioni e gli ottimi filmati di intermezzo tra un livello e l’altro. Qualcuno, tuttavia, considerò le versioni “old gen” tecnicamente non all’altezza di Rayman 2, titolo uscito l’anno precedente. Inoltre fu consigliato soprattutto ad un pubblico giovane, non tanto per la grafica cartoonesca ma per il livello di difficoltà non particolarmente elevato. Ad ogni modo, colti dalla nostalgia suscitata dai meme di questi giorni, ci siamo rifatti volentieri una partita a questo titolo e se ne avete la possibilità, vi consigliamo di fare altrettanto. Ovviamente senza scaricarlo illegalmente, ma recuperandolo nella versione PlayStation 3 (si tratta del porting della versione PS2) disponibile su PlayStation Store.
This post was published on 12 Aprile 2019 12:00
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