Dopo la notizia di stamattina di un probabile Pokémon GO a tema Warcraft sviluppato da Blizzard, in redazione abbiamo cominciato a fantasticare su come potrebbe davvero essere un gioco del genere e in questo articolo andremo a spiegare come l’unione di due giochi tanto diversi potrebbe funzionare.
Pokémon GO, per chi non lo sapesse, è il titolo nato dalla collaborazione tra Nintendo e Niantic che permette ai giocatori di cercare e catturare Pokémon in giro per il mondo sfruttando la tecnologia della realtà aumentata.
Precedentemente Niantic aveva sviluppato un altro titolo che sfruttava la stessa tecnologia, Ingress, che prevedeva la presenza di due fazioni di giocatori che si contendono intere aree geografiche conquistando portali sparsi in giro per la città per triangolare le aree in questione.
Scommetto che già da queste poche righe avete capito dove vogliamo andare a parare…
Se si prendono gli elementi principali da questi due titoli il gioco è presto fatto:
Immaginate vestire i panni di un eroe dell’ Orda o dell’ Alleanza con il compito di estendere quanto più in là il dominio della propria fazione, come per Ingress e Pokémon GO i punti d’ interesse delle città diventerebbero dei veri e propri accampamenti da conquistare e sulla quale far sventolare il proprio vessillo, in modo simile a quanto accadeva con il World PvP di Burning Crusade. Lungo la strada però potremmo incontrare diversi pericoli come mob o png della fazione opposta.
Lo scorso agosto per pubblicizzare l’ imminente lancio di Battle for Azeroth, Blizzard ha rilasciato dei filtri speciali per Snapchat (App simile ad Instagram) che permetteva di scattarsi selfie in versione elfica o orchesca. L’ aspetto particolare di questi filtri è che utilizzando la telecamera posteriore del nostro smartphone era possibile combattere in prima persona contro Sylvanas o Anduin a seconda del filtro che stavamo usando, con meccaniche simili a quelle di Pokèmon GO era possibile infliggere danni al nostro avversario solamente “tappando” lo schermo. Implementando questo sistema si potrà dar vita a combattimenti simili a quelli visti in The Elder Scrolls Blades.
Sarebbe riduttivo sviluppare un gioco del genere senza un’ interazione con World of Warcraft: Missioni giornaliere e ricompense da importare poi nel gioco principale come se prendessimo il controllo di uno dei PNG che mandiamo in missione dal tavolo di comando. Una app del genere potrebbe essere non solo un modo per Blizzard di testare nuovi campi e nuove tecnologie ma anche un valido supporto al loro MMO permettendo ai giocatori di raccogliere risorse e ricompense anche quando non hanno acceso al PC.
Le dichiarazioni di Blizzard sul volersi dedicare maggiormente al panorama mobile hanno infuocato gli animi di molti puristi delle diverse serie ma noi siamo fiduciosi nella buona riuscita di questi progetti.
This post was published on 22 Novembre 2018 19:39
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