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Speciali

Italy&Videogames: Bond chiama, Italia risponde! – 007: Quantum of Solace

Io sono De Bellis, Andrea De Bellis e oggi voglio parlarvi di 007: Quantum of Solace. Immagino abbiate presente il film con Daniel Craig che lo vede vestire i panni di James Bond e che sappiate perfettamente dell’esistenza di una sua trasposizione video-ludica. Non mi dilungherò, quindi, sulla trama del gioco (anche perché non mi occupo di questo), limitandomi solo a fare un appunto che tornerà utile a breve: questo titolo riguarda in minima parte anche il film predecessore di Quantum of Solace, Casino Royale.

Come avrete facilmente intuito, nel corso del gioco guideremo – in un first-person shooter – le azioni del famoso agente dell’MI6 (i servizi segreti di Sua Maestà) aggirandoci, come nel film, in diversi luoghi italiani dove vedremo morire gente a caso. Dopo un breve intervallo con protagonista la consueta e breve scheda tecnica, vi fornirò maggiori dettagli sulle location visibili nella versione per PC del gioco. Portate pazienza.

♫ INTERVALLO – musichetta relax ♫

Prodotto dalla Activision e sviluppato dalla Treyarch007: Quantum of Solace fa la sua comparsa sugli scaffali nel 2008, fungendo da cassa di risonanza (e non da eco, dato che è uscito prima il gioco) all’omonimo film dell’agente segreto britannico, in procinto di finire nelle sale cinematografiche di tutto il mondo. Di genere Action, nello specifico sparatutto in prima persona – non storcete il naso, esistono giochi action in prima persona che non sono classificabili come sparatutto  – nel corso del gioco saremo chiamati al “doveroso” compito di ammazzare qualunque cosa si muova sullo schermo. Si sente che non mi piacciono gli sparatutto, vero? Ma chissene, noi abbiamo la “licenza di uccidere” e la usiamo, fine!

A me Craig nei panni di James non piace. Lo trovo squadrato, serio, troppo action. Trovo però sia ottimo come protagonista di un Action-game

♫ FINE INTERVALLO – fine musichetta relax ♫

Tornando a parlare delle località italiane in cui ci avventureremo, mi preme dire che queste sono, si mutuate dai due film citati all’inizio (Casino Royale e Quantum of Solace) ma anche opportunamente modificate per ovvie necessità videoludiche, quindi state sereni se non vi risultano perfette, è già tanto che ci siano in un titolo del genere.

Nella prima fase del gioco ci troveremo intenti a “passeggiare” per una maestosa villa sul Lago di Como: si tratta di Villa La Gaeta, un edificio in stile liberty realmente esistente ad Acquaserie (comune di San Siro) progettata, in collaborazione col fratello Adolfo, da niente-popo-di-meno-cheGino Coppedè. Mica uno che passava di li per caso, insomma.

Immancabile smoking.  Credo li diano come parte dell’equipaggiamento di ogni agente segreto, sapete? “…e, ovviamente, il suo smoking: taglia?”

Comunque, con il proseguire della storia ci sposteremo nella città di Siena, durante lo svolgimento del famoso Palio: come potrete facilmente intuire le vie del centro staranno esplodendo di gioia e il borgo sarà adornato a festa per l’occasione. Ovunque, bandiere delle contrade poste ad abbellire ogni angolo della città. Tra queste, con un po di accortezza, potremo scorgere alcuni luoghi simbolo di quella che ritengo essere la perla d’Italia: la famosa Piazza del Campo, il Palazzo Comunale e la Torre del Mangia. Tanta roba, vero?

Grazie poi ad un corposo flashback, avremo invece l’occasione di rivivere alcuni momenti vissuti dall’Agente 007 a Venezia durante Casino Royale. Complice questo escamotage, ci ritroveremo a pedinare Vesper (informatevi a modino se volete sapere che ruolo ricopra nella trama) che si aggira per le strette e tipiche calli, fedelmente ricostruite della città sull’acqua, giungendo al momento clou del ricordo culminante in uno scontro a fuoco – molto coinvolgente – all’interno di un palazzo (di difficile identificazione) che sta sprofondando in acqua… E qui chiudo perché non possiedo sufficienti nozioni utili a ritenere plausibile o meno questa cosa.

Ah, Venezia, l’immancabile Venezia. Se mai giocherete un titolo in cui dovrete passare per l’Italia, 9 volte su 10 finirete a Venezia. Scommettiamo?

E’ bello constatare come in un blockbuster quale è 007: Quantum of Solace, si alternino luoghi esotici come MessicoPanama, Bolivia e Cile a realtà a noi più prossime come Austria e Italia. Questa cosa da un ottimo senso di “global-continuity”, da sempre elemento caratterizzante del genere filmico dedicato allo spionaggio: pensateci, avete mai visto un film di spionaggio ambientato tutto nello stesso luogo? Ne dubito. Risulta quindi piacevole “sentire” come anche l’Italia, e nello specifico luoghi come SienaTalamone, le Cave di Carrara, le coste del Lago di Garda, Marate, fino alla città fantasma di Cracodi cui ho già parlato nell’appuntamento dedicato a Dark Souls – sia ritenuta di pari valore e dignità, rispetto a realtà più “AMMERRIGANE” e quindi valido palcoscenico per LA saga che fa del “Mondo” il suo sfondo. Anzi, aggiungo io, chiosando un altro titolo della saga: il Mondo non è abbastanza.

Il livello di dettaglio – al netto delle briciole di calcestruzzo esplose – non è basso ma neppure alto. Il senso di estraneità non vi coglierà però mai

Diciamocelo francamente: vedere Bond, James Bond che si intrattiene con Giancarlo Giannini – nei panni di Renè Mathis – da quel tocco di italianità al franchise che, mi spiace ammetterlo, tutte le bellezze italiane comparse sin ora nella saga non sono riuscite a dare. Daniela Bianchi, Luciana Paluzzi, Maria Grazia Cucinotta, Caterina Murino, Monica Bellucci, tutte bellissime e bravissime ma nessuna era li per essere l’Italia; erano li per essere delle Bond Girl. Giannini no.
Il personaggio di René sarà pure francese, sarà pure operativo in Montenegro, ma è in Italia che lo troviamo, perché è li che opera, è li che ci serve ed è li che ci fa “sentire” il gusto, il sapore del Belpaese. Sarà che lo vediamo a Venezia? Forse, probabile. Sarà che non siamo distratti da belle tette begli occhi? Direi proprio di si. Sarà che a me Giannini piace e quindi sono influenzato? Non lo so, forse. Quel che conta è che questo gioco sprizza Italia da tutti i pori ed io, quale imperativo datomi con questa rubrica, non potevo non parlarne. E cosi concludo.

Ora, tutti a fare un ripasso e a tirar fuori dallo sgabuzzino questo piccolo titolo.
Se non lo avete andrà bene anche rivedersi il film… Se non avete nemmeno quello, beh, credo vi sarete annoiati a leggere queste righe… O, invece, vi avrò messo curiosità.
In tal caso mi ritengo soddisfatto e posso godermi alla grande il mio “Vodka Martini: agitatonon mescolato“, perché io sono De Bellis, Andrea De Bellis e questa è Italy&Videogames!

This post was published on 1 Dicembre 2018 17:00

Andrea De Bellis

Appassionato da sempre di gioco di ruolo, intervallo per anni la mia vita tra questi, lo studio e il lavoro. Dopo un periodo da giornalista professionista decido di laurearmi in storia, mia altra grande passione. Da qui il passo alla scrittura è breve. Comprendendo come l'intrattenimento non possa essere in alcun modo scisso dal provare emozioni, mi propongo quale recensore emozionale per Player.it, ideando e curando nel frattempo le rubriche "Italy&Videogames", "Interviste Impossibili", "LARP: A Night With...", "Autori di Ruolo: D12 domande a..." e "Spade di Gomma", scrivendo il romanzo "Il diario del dott. Flammini" e ideando e lanciando le rubriche "Venerdì Oldies" e "Recensioni Emozionali", sostenendo sempre quanto sia più interessante parlare di "cosa suscita un titolo quando lo si gioca" piuttosto che l'evergreen "cosa è e come come funziona questo gioco". Il gioco è intrattenimento, l'intrattenimento è emozione, l'emozione è vita.

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