L’indovinello di oggi rientra nella categoria “prove e tranelli meccanici”, questo vuol dire che potete utilizzarli nelle vostre sessioni di gdr ricreando la situazione descritta e invitando i giocatori a far risolvere l’enigma dai loro PG.
Troverete più avanti la soluzione all’enigma della settimana scorsa.
Il più rapido a risolverlo è stato Fulvio Nicolamaria, che ha aggiunto anche interessanti dettagli. Complimenti!
Andate subito a scoprire l’indovinello di questa settimana e poi commentate, scrivete o contattatemi per dare la vostra soluzione!
Knight and Knaves è una tipologia ben precisa di enigmi che prevede l’esistenza di due categorie di personaggi, i Knights (cavalieri) e i Knaves (fanti o furfanti). Quando viene proposto un enigma di tipo Knight and Knaves viene sempre descritta una situazione in cui i Knight sono quelli che dicono sempre la verità e i Knaves quelli che mentono sempre. A seconda della peculiare situazione in cui il risolutore si trova, l’enigma ha una soluzione sempre diversa.
La locuzione Knight and Knaves fu coniata nel 1978 da Raymond Smullyan quando pubblicò il libro che lo rese famoso, dal titolo: “What Is the Name of This Book?”. Il libro è una raccolta di oltre 200 rompicapi, enigmi e sfide di ragionamento che approfondiscono i paradossi della logica e vanno a toccare teorie matematiche e persino discipline filosofiche.
Raymond Smullyan è stato un professore di filosofia al Lehman College e al CUNY Graduate Center, a New York e ha insegnato anche presso l’Indiana University.
Oltre che un filosofo, Smullyan è stato astronomo, matematico, prestigiatore e persino un eccellente pianista.
Si è spento il 6 febbraio 2017 alla veneranda età di quasi 98 anni ma molto probabilmente la cosa non lo ha colpito più di tanto, in fin dei conti fu lui a dire: «Perché dovrei preoccuparmi di morire? Non mi capiterà mai durante la mia vita!».
Di lui si dice che un giorno entrò in classe e mostrò agli studenti una moneta che aveva fra le dita. Disse agli studenti: «O io ho una moneta tra le dita o 2 più 2 fa 5». Era evidente a tutti che, dal momento che teneva in mano una moneta, aveva detto il vero. Ma di colpo, con un gioco di prestigio, fece sparire la moneta.
L’uditorio capì immediatamente lo scherzo di cui era stato vittima. Mostrando la moneta fra le dita, Smullyan aveva dimostrato la verità della propria affermazione basandosi sulla prima alternativa. Ma quando la moneta era sparita, la prima alternativa era caduta e la verità dell’affermazione doveva ora riposare sulla seconda alternativa: dunque, Smullyan aveva dimostrato che 2 più 2 fa 5.
Gli enigmi del tipo Knight and Knaves hanno numerose implicazioni nelle teorie dei paradossi legate alla logica epistemica tra cui il Fitch’s paradox of knowability. Non è questa la sede per addentrarci in dissertazioni filosofiche, preferiamo tornare subito ai nostri indovinelli.
Uno degli esempi più famosi dell’utilizzo della tipologia Knights and Knaves è proprio nel film Labirinth, di cui abbiamo parlato nell’articolo della scorsa settimana. Il più interessante degli enigmi di questo tipo è senza dubbio quello che è stato pubblicato nel 1996 da The Harvard Review of Philosophy e prima ancora, in Italia, da La Repubblica nel 1992 con il titolo di “L’indovinello più difficile del mondo”. Il testo recita così:
Tre oracoli divini sono chiamati Verace, Mendace e Imprevedibile.
Verace dice sempre il vero, Mendace dice sempre il falso mentre Imprevedibile decide se essere sincero o meno in modo completamente casuale.
L’obiettivo del gioco è determinare le rispettive identità degli oracoli ponendo loro tre domande a cui è possibile rispondere con un “sì” o con un “no”.
Ogni domanda deve essere posta ad uno solo degli oracoli, che, pur comprendendo l’italiano, risponderà sempre nella propria lingua con le parole “da” o “ja”. Non si sa quale di questi termini corrisponda a “sì” e quale a “no”.
È fin troppo facile andare a cercare la soluzione de “L’indovinello più difficile del mondo” spulciando sul web, vi invitiamo a cercare da soli una soluzione. Sempre se pensate di essere in grado di farcela da soli…
Per comodità ho suddiviso gli indovinelli in tre categorie e ogni settimana vi indicherò a quale di queste categorie appartiene l’indovinello che vi propongo:
In questa categoria troverete gli indovinelli più classici, quelli che possono essere proposti da un nemico a voce o che i personaggi possono trovare scritti su una porta, su una tavola antica, su una lapide e così via. Normalmente la soluzione è rappresentata una parola o da una frase.
Gli enigmi basati su calcoli numerici e operazioni matematiche. Per risolverli, il più delle volte, sarà necessario impostare e risolvere un’equazione o un sistema di equazioni. Alcuni di essi possono essere risolti facendo calcoli a mente, ma la difficoltà aumenta se non si dispone di carta e penna.
Si tratta di testi e parole nascosti in altri testi per mezzo di chiavi cifrate o di espedienti che richiedono un approccio intuitivo per trovare un senso compiuto ad un insieme di lettere e numeri apparentemente senza senso e per riuscire a leggere “tra le righe”.
Gli enigmi di questo particolare tipo possono essere inseriti in un’avventura legandoli strettamente a oggetti che il master può far trovare ai PG o a situazioni in cui possono incappare. Durante il gioco, non sarà necessario leggere il testo dell’indovinello ma semplicemente descrivere la situazione, far trovare gli oggetti e fornire ai personaggi una forte motivazione per risolvere il problema.
Il testo dell’indovinello lo trovate qui.
Soluzione: nessuno bussa alla porta di quella che crede essere la propria stanza. C’è qualcosa che non va, quanto basta per far preoccupare la donna che esce a chiamare aiuto.
LE MONETE MALEDETTE
Categoria: prove e tranelli meccanici
Difficoltà: difficile
Testo:
Dopo aver sconfitto il custode di un dungeon, i PG trovano il tanto agognato tesoro. Davanti a loro ci sono dieci forzieri ciascuno ricolmo di migliaia di monete d’oro. Gli eroi però erano stati precedentemente avvertiti che le monete contenute in uno di quei forzieri sono false. Come se non bastasse, si tratta di denaro maledetto: portarli fuori dal dungeon arrecherebbe inimmaginabili sventure a chi osasse farlo.
In un angolo della stanza c’è una bilancia con i relativi pesi. La bilancia può darci un valore estremamente preciso del peso che vi viene posto sopra.
Sapendo che una moneta maledetta pesa esattamente un grammo in meno di una autentica, e che una moneta autentica pesa esattamente 10 grammi, come possono individuare il forziere di monete maledette utilizzando la bilancia una sola volta?
Nessuno è riuscito a risolvere l’indovinello che il nostro lettore Stefano Montalto ci ha proposto la scorsa settimana.
La soluzione è: l’eco.
Inviate il vostro enigma (comprensivo di soluzione, possibilmente) a info@player.it, lo vedrete pubblicato su queste colonne!
Al prossimo enigma!
This post was published on 29 Ottobre 2018 9:00
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