Corto Maltese: i Segreti di Venezia è un videogioco prodotto nel 2014 dalla Adventure Production (sviluppatore Bulkypix) in cui mi sono imbattuto per puro caso, mentre cercavo ispirazioni per il mio nuovo personaggio a tema Harry Potter… ma questa è un’altra storia che non racconterò qui, vi basti sapere che il mio precedente magimafioso è morto “sparato” da un Avada Kedavra e quindi devo farmene un’altro.
Liberamente ispirato al fumetto di Hugo Pratt “Corto Maltese – Favola di Venezia”, l’avventura grafica di cui oggi vi parlo racconta le avventure di un povero turista prima avvelenato in un locale di Venezia e poi costretto al recupero di un prezioso smeraldo per avere in cambio un antidoto. Si, anch’io sono concorde nel dire come questo sia un incipit di trama già visto e banale ma personalmente credo anche risulti, sempre e comunque, funzionale e godevole: un grande classico, insomma.
La cosa invece interessante del titolo è che durante la nostra ricerca saremo aiutati – oltre da una bussola magica e una rivista a fumetti proprio di Corto Maltese – da tutta una serie di personaggi provenienti dall’universo creato da Hugo Pratt, creando cosi un continuo gioco di rimandi tra strisce a fumetti e artwork di Venezia in grado di allietare la partita dei più romantici e nostalgici tra noi.
A fare da sfondo all’avventura saranno, come avrete facilmente intuito, le calli e i canali di una onirica Venezia in veste notturna realizzata per l’occasione con elaborati di fotografie reali, cosi da ottenere un effetto acquerello in grado di unire location reali e personaggi fittizi.
Avremo quindi modo di visitare luoghi realmente esistenti come il Sestiere di Cannaregio, l’Isola di Sant’Erasmo, il Ponte di Rialto, o pure rivisitazioni come nel caso del Cimitero di San Michele e la Libreria Acqua Alta. Menzione d’onore per la suggestiva Porta dell’Arsenale, vera protagonista di una sequenza di gioco.
Per concludere, se siete appassionati lettori di Corto Maltese filate immediatamente a procurarvi una copia de “i Segreti di Venezia” perché son certo non ve ne pentirete. Tanto più se amate quelle atmosfere magiche che solo la Serenissima sa donare.