Se siete dei videogiocatori di classe ’80 o ’90, sicuramente riconoscerete il nome di Alessandro Ricci, lo storico doppiatore di Solid Snake del primo Metal Gear Solid per PlayStation. Il doppiatore ha un egregio curriculum di doppiaggio per quanto riguarda il mondo videoludico. Ha doppiato, oltre a Snake anche altri personaggi famosi della prima console di Sony, come i draghi e il riccone nella serie Spyro the Dragon, ha lavorato all’adattamento dei dialoghi di giochi come Silent Hill ed è stato (ed è ancora oggi) direttore del doppiaggio di titoli come The Legend of Zelda Breath of The Wild.
Il nostro amico, RaveTube riporta sul suo canale un’intervista allo storico doppiatore. Vi riportiamo le domande più interessanti:
D: Se non avessi fatto il doppiatore, cosa avresti fatto o voluto fare?
R: A parte il fatto che io non mi considero un doppiatore. Probabilmente, avendo studiato ingegneria meccanica, sarei diventato un ingegnere e mi sarei dedicato a quel campo. Dopo la mia laurea avrei fatto un master in business administration e sarei entrato in qualche azienda a lavorare tutti i giorni dalle 9 alle 5…
D: Quale è stata la tua prima volta nel mondo del doppiaggio?
R: La prima volta, se possiamo chiamarlo doppiaggio… più uno speakeraggio che altro… Fu proprio quì a Londra. Dove vivo, dove abito. Presso gli studi della Rai che al tempo erano vicino a Barking Square, a Bruton Street e avevo delle conoscenze lì. Un giorno mi chiamarono perchè occorreva un voice over per un’intervista con Sean Connery. Credo il film fosse Roush House, con Michelle Pfeiffer. […] Mi hanno chiesto: “Guarda, tu saresti capace di leggere al microfono? Però non si deve capire che stai leggendo, deve essere abbastanza naturale” Ho detto “Va bene, ci posso provare!” Ci ho provato e mi è sembrato abbastanza facile. E da lì sono andato avanti…
D: E il tuo primo personaggio doppiato?
R: Personaggio di un videogioco, perchè ne doppiammo, ne facemmo davvero tanti in quegli anni… era un po’ una catena di montaggio. Mi ricordo Spyro… tra l’altro lavoravamo in un modo che non ci consentiva neanche di conoscere bene il prodotto. In uno studio dove ci facevano vedere soltanto le battute in italiano senza alcun riferimento in inglese, quindi intenzioni proprio a casaccio. Senza nessun contesto. Se avevamo il lusso di un direttore del doppiaggio, se così possiamo chiamarlo, questo non era italiano, magari francese. Quindi ci dava delle intenzioni un po’ fasulle per noi. Questo è il motivo della dubbia qualità di alcuni dei prodotti di quegli anni. Ero anche abbastanza improvvisato, non come doppiatore, ma come speaker. Non ho mai studiato recitazione e non ho mai fatto corsi di recitazione, di doppiaggio, di dizione. Mi sono improvvisato, mi sono divertito… Ho bluffato. Sai certe cose ti rimangono… ti rimangono impresse nel bene e nel male. Io e molti dei miei colleghi ci siamo divertiti moltissimo nel portare avanti il progetto di Metal Gear Solid. Si, per molti aspetti secondo me è venuto bene… per altri… si be insomma si poteva migliorare però io sono abbastanza soddisfatto.
D: Quanto è stato difficile per te doppiare Solid Snake?
R: Inquadrare quel tipo di voce non è stato facilissimo. Anche perchè mancava un direttore del doppiaggio italiano nonostante fossero presenti i rappresentanti della Halifax. Non abbiamo ricevuto moltissimo input. E poi hanno scelto quel tipo di voce molto sgranata, forse troppo sgranata, un po’… beh, ma che te lo dico a fare, un po’ alla Jena Pliskin. […] In lingua originale lui [Jena] ha una voce un po’ sgranata e sibilante anche perchè non è Jena Pliskin ma Snake Pliskin. […]
D: Che rapporto hai con il cast italiano di Metal Gear?
R: Alcuni li vedo ancora, spesso. Specialmente Benedetta Ferraro, a volte Gessica Giuffrè. L’ultima volta che ho visto Ilaria, la doppiatrice di Maryl fu per caso in un negozio a Kensington proprio quì vicino un paio di anni fa, poi però non l’ho più rivista. […]
D: Hai doppiato molti altri personaggi oltre all’iconico Snake, il riccone di Spyro e Rocky su PlayStation 2 chi ti è rimasto nel cuore?
R: Posso dirti che Rocky Balboa fu un’altro di quei giochi fatti proprio alla cieca. Una marea di battute una dopo l’altra senza riferimenti, messo tutto quanto insieme in post produzione. […] Non ricordo se ho lavorato solo come direzione o anche doppiatore per diversi Silent Hill. Con alcuni mi sono divertito ma in virtù delle condizioni nella quali ci trovavamo a lavorare e sai… era difficile creare un rapporto con il personaggio. Proprio perchè eravamo in “catena di montaggio”. Bisognava fare 5,6,7,8 personaggi diversi per lo stesso gioco. Cercare di inventarci voci diverse […] Direi che l’unico personaggio che davvero mi è rimasto impresso è quello di Solid Snake. Il resto si perda un po’ nella nebbia…
Se volete seguire tutta l’intervista vi lasciamo all’ottimo video del buon RaveTube qui sotto. Buona visione!
This post was published on 19 Agosto 2018 12:00
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