[Aggiornato al 02/02/2020 con le considerazioni finali] World of Warcraft, uno degli MMO più famosi al mondo, arriva questa notte alla sua settima espansione portando con sè tantissime novità. In questo articolo andremo a riassumere tutti gli aspetti principali di questo corposo aggiornamento.
WoW è forse l’ MMO più longevo di sempre, con ormai quasi 14 anni sulle spalle ma nonostante la veneranda età continua ad appassionare milioni di fan in tutto il mondo.
Con la sconfitta della Legione Infuocata, Sargeras infligge ad Azeroth un ultimo duro colpo trafiggendola con la sua enorme spada prima di scomparire insieme ad Illidan e al resto del pantheon dei Titani. Per curare la ferita del mondo gli eroi vengono chiamati a sacrificare i propri artefatti per aspirare l’energia maligna contenuta nella spada del Titano Oscuro che stava avvelenando il pianeta. Dalla ferita locata a Silitus comincia ad emergere quello che è il sangue del mondo, un icore che si cristallizza arrivata in superfice, il suo nome è Azerite. Questo nuovo materiale attira prima di tutti il Principe del Commercio Gallywix che schiera subito i suoi goblin minatori per fare poi rapporto a Sylvanas. Gli occhi dell’ Alleanza, però, sono su di loro ed anche Re Anduin Wrynn viene a conoscenza dell’enorme potere del minerale.
In passato l’ Orda e l’ Alleanza avevano messo da parte le loro divergenze per fare fronte comune contro la Legione, ma ora i vecchi rancori riemergono e le due fazioni sono pronte a darsi di nuovo battaglia per il controllo sui giacimenti di Azerite in una vera e propria corsa agli armamenti.
Per controllare il flusso di Azerite a Kalimdor, Sylvanas decide di attaccare Darnassus per togliere all’ Alleanza il porto principale per gli scambi con i Regni Orientali. Quella che viene ricordata come Guerra delle Spine finisce con il rogo di Teldrassil, albero del mondo sulla cui cima sorge la capitale degli Elfi della Notte; di tutta risposta l’ Alleanza marcerà sulle Rovine di Lordaeron sotto la quale c’è Sepulcra, la dimora di Sylvanas. Questi conflitti inaspriranno sempre di più i rapporti tra le due fazioni sfociando in un conflitto su larga scala.
Entrambi gli schieramenti devono rafforzare i propri ranghi, in particolare le loro flotte e assicurarsi il dominio sui mari e il trasporto sicuro dell’ Azerite. Per farlo dovranno rispettivamente chiedere aiuto ai popoli di Kul Tiras e Zandalar ma ottenere ciò che vogliono non sarà così facile.
Con l’introduzione di queste nuove zone porteremo i nostri personaggi fino al livello 120.
Un tempo principale impero marittimo dell’ Alleanza, decise di isolarsi dopo gli avvenimenti della Terza Guerra dove Daelin Marefiero, padre di Jaina, perse la vita. L’Alleanza e Jaina dovranno recuperare la fiducia degli abitanti di Kul Tiras se vogliono avere accesso ai grandissimi cantieri navali. Ad attenderli, troveranno una serie di misteri e stregonerie che ruotano intorno alle diverse casate che dominano il regno.
Caratterizzata da cime rocciose e coste frastagliate, la Baia di Tiragarde è la dimora della famiglia Marefiero. Qui Jaina, accompagnata da Genn Mantogrigio si ricongiungerà a sua madre anche se la sua accoglienza non sarà delle migliori…
E’ da qualche tempo che non si hanno più notizie della casata Crestabianca che risiede lì. Nota per i suoi soldati, Drustvar presenta qualcosa di insolito un’ aria cupa e oscura, è sempre stata una terra arida ma questa volta c’è qualcosa di più sinistro del solito. Il popolo di Drustvar è molto superstizioso e le voci sulla presenza delle streghe sono sempre in circolazione.
Dalla vegetazione rigogliosa ed un sistema di canali interni la Valle di Canto Tonante sembra davvero uscita da un libro di fiabe ma ad essa si oppone uno scenario cupo. I Cultisti del Mare stanno tramando qualcosa organizzando rituali e giocando con poteri più grandi di loro.
Uno dei più antichi imperi che Azeroth abbia mai conosciuto, quello degli Zandalari è un territorio colmo di pericoli: Dinosauri giganti, costrutti dei Titani e tribù cannibali. La loro tradizione millenaria sulle tecniche di navigazione fa gola all’ armata dell’ Orda ma dopo aver salvato la Principessa Talanji dalla prigione di Roccavento, Sylvanas verrà messa davanti ad uno scambio: “Aiuta il nostro popolo e noi aiuteremo il tuo”.
Situata al centro di una fitta giungla sorge la capitale di Zandalar. Da qui Re Rastakhan, Re degli Zandalari, governa sul suo regno caratterizzato da paesaggi in cui tradizione e innovazione si incontrano con meraviglie architettoniche e templi dedicati ai Loa, le loro divinità. Nel regno però c’è chi trama alle spalle del Re per impadronirsi del trono e gettarlo in una nuova era sotto il segno di G’Huun il Dio del Sangue.
Una tetra palude popolata dai resti di quella che una volta era uno dei cuori pulsanti della civiltà Troll. Ora è la casa dei Troll del Sangue, esseri senza pietà dediti al culto di G’Huun, a rituali di sangue e al cannibalismo. Per sbaragliare questa minaccia ci sarà bisogno dell’ aiuto dei Loa, compreso quello della morte.
Un arido deserto popolato da creature schive quanto astute: i Vulpera e i Sethrak. Le sabbie di questo antico posto nascondono misteri ancora irrisolti che derivano dall’ era dei Titani.
In Battle for Azeroth vengono introdotte le Razze Alleate, una nuova serie di razze da sbloccare andando avanti con la storia. In una guerra così grande, ogni aiuto è indispensabile ecco perchè ci troveremo a reclutare nuove leve per la nostra fazione, alcune di queste erano già disponibili con il preorder come i Draenei Forgialuce e gli Elfi del Vuoto per l’ Alleanza o i Tauren di Altomonte e i Nobili Oscuri per l’ Orda; altre invece verranno sbloccate più avanti con il progredire dell’espansione come i Nani Ferroscuro e gli Umani di Kul Tiras per l’Alleanza e i Troll Zandalari e gli Orchi Mag’har per l’ Orda.
Il tema della guerra di fazione non mai stato così prominente come in Battle for Azeroth offrendo tantissime nuove modalità con cui mostrare con orgoglio l’appartenenza al proprio schieramento.
Il Forte di Stormgarde diventa lo sfondo di un’ enorme battaglia campale tra l’ Orda e l’ Alleanza. In questa nuova modalità cooperativa PVE, che unisce le meccaniche classiche degli RTS della serie Warcraft ad alcuni aspetti tipici dei musou giapponesi, 20 giocatori dovranno raccogliere risorse per poi tentare l’assedio del forte. Guideremo il nostro esercito proprio come le unità speciali in Warcraft III!
In questa modalità 3 giocatori si imbarcano alla scoperta di una delle isole misteriose a largo delle coste di Zandalar e Kul Tiras alla ricerca di giacimenti di Azerite. Ad attenderci ci sarà uno scenario generato ogni volta con nemici, giacimenti e avvenimenti sempre nuovi. La fazione opposta non starà con le mani in mano, sarà possibile trovare dei PNG speciali o altri giocatori se si decide di affrontare questa avventura in modalità PvP.
Il PvP di World of Warcraft si evolve ancora una volta, la Modalità Guerra sostituisce la vecchia differenziazione tra i reami (PvE o PvP). Attivandola avremo accesso ad una serie di talenti appositamente pensati per gli scontri contro altri giocatori, così facendo l’intero mondo sarà il vostro campo di battaglia ma attenzione la fazione opposta potrebbe mettere una taglia proprio sulla vostra testa!
Non potevano mancare all’ end game nuove Spedizioni e nuove Incursioni che andranno a raccontare altri piccoli frammenti di storia di questa espansione.
Spedizioni:
Incursioni (in arrivo dal 5 settembre):
Ad accompagnarci in questa avventura riceveremo da Magni Barbabronzea il Cuore di Azeroth, la nuova collana artefatto che ci permetterà di accedere a nuovi poteri. Una volta indossato avremo accesso ai poteri d’ Azerite che infonderanno i nostri elmi, spallacci e armature per il torso dandoci accesso a delle abilità aggiuntive che faranno evolvere mano mano il nostro stile di gioco.
Come l’ Orda e l’ Alleanza camminano a testa alta sul campo di battaglia, World of Warcraft fa lo stesso nel variegato scenario videoludico a cui siamo abituati oggigiorno.
Nonostante “l’ anzianità” del titolo e del genere, gli MMO, che sembrano ormai sempre più oscurati dai MOBA e dai Battle Royale, Blizzard Entertainment riesce ancora una volta a far emozionare i fan più attempati e quelli che si avvicinano per la prima volta al gioco. La tematica della guerra di fazione torna a farsi sentire prepotentemente come nei vecchi titoli della serie Warcraft, mostrando fino a dove saranno disposti a spingersi i due schieramenti per il dominio totale. Battle for Azeroth è un’espansione davvero piena di contenuti adatti a tutti i tipi di giocatori; non ce la sentiamo di esprimere ancora un giudizio definitivo (visto che è appena iniziata) ma siamo sicuri che continuerà ad intrattenerci per parecchio tempo e che difficilmente finirà per annoiarci.
[02/02/2020] Beh che dire, queste ultime righe non sono invecchiate benissimo. Battle for Azeroth arriva in un periodo nero per la Blizzard fatto di licenziamenti e passi falsi. Si può dire che è riuscita quasi a fare peggio di Warlords of Draenor con tutta una serie di attività noiose e abbastanza sterili, ma soprattutto una narrazione abbastanza dispersiva e confusionaria che è stata capace di bruciarsi il materiale per due espansioni. Ultimo chiodo sulla bara di questa espansione è stato sicuramente il finale che ha relegato N’Zoth, uno dei più grandi mali di Azeroth, a comparsa di seconda classe silurato da una potente onda energetica. Il fatto che questa espansione si chiuda con 30 secondi di cinematic con animazioni e musiche riciclate dall’ultima scena del Signore degli anelli fa quasi dubitare per il futuro di questa IP.
Voto: 5
This post was published on 13 Agosto 2018 18:29
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