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Speciali

Dragon Ball FighterZ – impressioni dalla beta

La beta più attesa di questo Gennaio del 2018 si è appena conclusa, non senza qualche piccolo intoppo. Stiamo parlando di Dragon Ball FighterZ. Il titolo Bandai Namco è atteso da milioni di fan della celebre opera di Akira Toriyama, che si sono letteralmente fiondati a prenotare il gioco che, più di tutti, sembra essere il vero “successore spirituale” di quel Budokai Tenkaichi che ogni fan di Dragon Ball considera il suo miglior adattamento videoludico mai realizzato. L’open beta di FighterZ rappresentava l’occasione migliore per provare in anteprima l’ultima incarnazione di Goku e compagni sulle nostre piattaforme di gioco. Nonostante i noti problemi ai server, siamo riusciti a farci un’idea ben definita del titolo.

Dragon Ball FighterZ: una beta con qualche intoppo

Dite la verità: vi sentite a casa?

Neanche il tempo di scaricare la beta di Dragon Ball FighterZ che già sorgono i primi problemi. Come poi spiegherà Bandai Namco in persona, i disguidi sono di natura tecnica, e riguardano i server di gioco. Proprio per questa ragione, il publisher giapponese, per venire incontro alla sua stessa utenza, ha deciso di prolungare il periodo di prova di un giorno. In questo modo, anche chi non avesse avuto modo di connettersi in precedenza, avrebbe potuto capire di che pasta è fatto Dragon Ball FighterZ.

Sin dalle prime battute, capiamo subito che ci troviamo davanti ad un’esperienza di gioco che trasuda Dragon Ball da ogni suo singolo poligono. Il titolo che Bandai Namco ha realizzato presenta un look volutamente retrò, con un “finto 2D” che ci riporta alla memoria, sotto certi aspetti, i beat’em up della vecchia scuola, come, giusto per citarne uno, Marvel vs Capcom. Proprio per questa ragione, i gamer più attempati ed i fan dell’anime di Dragon Ball non potranno che apprezzare lo stile con cui FighterZ si presenta al pubblico.

Emozionanti combattimenti in team da tre.

Lo stesso Menu Principale ci fa capire che il gioco Bandai Namco si è posto in linea diretta con Budokai Tenkaichi 3. Il giocatore controllerà una versone chibi di un personaggio a sua scelta tra i più noti dell’anime, e gironzolerà tra nella struttura del torneo Budokai. Sarà possibile, a questo, andare dai vari arbitri e scegliere se cimentarci direttamente nei combattimenti o optare per un tutorial, che si terrà, manco a dirlo, sul pianeta di Re Kaio. Quest’ultima scelta è caldamente consigliata, in quanto i comandi, seppur piuttosto intuitivi, necessitano di essere un minimo approfonditi, soprattutto prima degli scontri con avversari più esperti.

Combattimenti veloci e spettacolari

Tasso adrenalinico a livelli di guardia.

Andiamo subito al cuore dell’esperienza di gioco: i combattimenti. Sin dalla sua presentazione all’E3 2017, molti erano rimasti estasiati dall’estetica dei scontri tra i vari personaggi. La tecnica del cell shading, poi, consente di calarsi ancora di più nell’atmosfera caratteristica dell’opera del maestro Toriyama. La beta mette undici personaggi a disposizione, assortiti in diversi team da tre. Il giocatore si troverà quindi a scegliere la squadra che maggiormente lo ispira e che maggiormente si adatta al suo stile di gioco.

I match di Dragon Ball FighterZ, inutile dirlo, sono quanto di più spettacolare si sia visto da un bel po’ di tempo a questa parte. Tutte le tecniche più famose dei vari personaggi presenti sono state fedelmente riprodotte, insieme agli scenari più noti della saga. Uno fra tutti, il pianeta Namecc. Per aumentare ancora di più il “tasso di epicità” degli scontri, alcune tecniche finali ci verranno introdotte con delle cinematic, che esalteranno non poco il giocatore. Ancora una volta, sembra quasi di avere davanti un episodio di Dragon Ball, e di non star giocando ad un videogame.

Chi potrebbe insegnarci meglio come combattere, se non Re Kaio.

Nel caso in cui, invece, voleste giocare in locale contro i vostri amici, il gioco probabilmente offrirà anche questa possibilità, anche se non è stata presentata nella beta. Sempre nel menù generale, è possibile controllare le leaderboards dei vari combattenti, oppure guardare i combattimenti più emozianti. Data la conferma delle loot box nel gioco, probabilmente sarà presente anche un piccolo shop in cui acquistare vari elementi cosmetici. Sono inoltre presenti diverse aree non disponibili nella beta di Dragon Ball FighterZ, tra cui una che mostra l’inconfondibile casa del Maestro Muten. L’impressione, appunto, è quella che il gioco abbia ancora diversi contenuti da mostrarci, che però vedremo solo dopo la sua release ufficiale.

Impressioni finali

Trovare un match nella beta è stata un’impresa non da poco.

È inutile nasconderlo: questa beta di Dragon Ball FighterZ ha confermato quanto di buono il gioco aveva lasciato intravedere. L’unico vero problema riscontrato riguarda proprio la componente online. Lasciando per un attimo da parte i problemi riscontrati nei primi giorni di prova, trovare un match è spesso stata un’impresa non da poco, tra matchmaking e tempi di attesa più in generale. Questo è, al momento in cui vi scriviamo, l’unico vero tallone d’Achille di questa beta. Non si tratta, ovviamente, di un problema da poco: Dragon Ball FighterZ è pesantemente proiettato verso il multiplayer online. Ma siamo sicuri che Bandai Namco, dopo i problemi segnalati dagli stessi beta tester, saprà porre rimedio e farsi trovare pronta per il day one del gioco.

Non ci resta, quindi, che attendere il prossimo 26 Gennaio e cimentarci nuovamente nel torneo Budokai, con un roster di personaggi che promette spettacolo. Perché, se queste sono le premesse, Dragon Ball FighterZ ci terrà compagnia per un bel po’ di tempo.

Restate sintonizzati per ulteriori news in merito e per la nostra recensione del gioco.

This post was published on 20 Gennaio 2018 13:39

Claudio Albero

Nasce a Torre del Greco, una piccola metropoli alle falde del Vesuvio, nei favolosi anni ’80, che già però non avevano più niente di favoloso. Provano ad educarlo con Beatles e musica classica sin dalla più tenera età, ma lui, di tutta risposta, si appassiona all’ heavy metal ed ai videogame , spendendo un piccolo patrimonio in sala giochi, quando queste due parole erano ancora slegate dalle slot machine. Dopo aver mosso i primi passi su Sega Master System II con Alex Kidd, il Super Mario con le orecchie a sventola, si innamora dei platform, degli action/adventure e degli RPG, con particolare attenzione alla saga di Final Fantasy. Inguaribile sognatore con le radici saldamente ancorate nel passato, scopre la sua passione per la scrittura quasi per caso, in uno dei tanti pomeriggi passati tra i corridoi della Facoltà di Giurisprudenza di Napoli, dove si laureerà giusto qualche anno dopo, con una tesi in Diritto d’Autore basata sull’opera multimediale. Dopo aver scritto di attualità e musica su Lacooltura.it , Road TV Italia e Federico TV , approda sui lidi di Player.it , in cui comincia sin da subito ad apprendere e fare domande, guadagnandosi rapidamente il titolo di “ redattore rompiscatole del mese ”. Nonostante sia legatissimo alla grande famiglia di Player, non sono rare alcune sue incursioni su portali come Gameplay Café e Spazio Rock . Musica, videogame, concerti, boardgame, modellismo, fumetti, cinema e serie tv: tanti hobby diversi tra loro, ma collegati da un fil rouge che li unisce tutti: il divertimento . È proprio questo che cerca in un videogame, è proprio questo sentimento che muove le sue dita, ed è sempre il divertimento la sensazione che cerca di infondere nei suoi articoli. Al di fuori del mondo del gaming, indossa giacca e cravatta per mimetizzarsi nel mondo degli avvocati, esercitando la professione forense, con lo scopo di conoscere a fondo le “ regole del gioco ”, nonché di minacciare di far causa a chiunque al minimo pretesto.

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