Square Enix non è di certo un publisher che ama starsene con le mani in mano. Proprio per questa ragione, nonostante tutta l’attenzione dei media sia focalizzata su Final Fantasy XV, e sulla sua Royal Edition di recente svelata, e sul remake di Final Fantasy VII, la società giapponese continua imperterrita con lo sviluppo dei suoi prossimi titoli. Dissidia Final Fantasy NT è uno di questi. La release date del gioco è fissata per il prossimo 30 Gennaio, ma è stato possibile provare la open beta del gioco. Quella che segue è un’analisi di questo piccolo assaggio del titolo, che dovrà farsi spazio tra tripla A del calibro di Dragon Ball FighterZ e Monster Hunter: World.
Probabilmente molti di voi stanno ascoltando il nome Dissidia per la prima volta. I giocatori un po’ più “attempati”, invece, non potranno non ricordare il precedente Dissidia Final Fantasy, rilasciato nel 2009 per Playstation Portable, la prima console portatile creata da Sony. Il gioco in questione rappresentava l’approdo di Square Enix in un genere a cui era poco avvezza: quello dei beat’em up. Due divinità, Cosmos e Chaos, da sempre in lotta tra di loro, decidono di convocare i più valorosi guerrieri dei vari universi. Proprio per questa ragione, i personaggi più rappresentativi di tutti i Final Fantasy si affronteranno in battaglie ad alto tasso di adrenalina, ma che manterranno sempre un approccio di tipo tattico. Nonostante il gioco del 2009 presentasse sia pregi che difetti, riscosse un certo successo di pubblico. Proprio per questa ragione, in molti erano ansiosi di provare questo nuovo Dissidia Final Fantasy NT.
Cominciamo col dire che la struttura di questo nuovo Dissidia è sotto certi aspetti simile a quanto visto nel 2009. Ancora una volta ritroviamo le due divinità in lotta, e ancora una volta ci ritroveremo ad impersonare gli eroi ed i villain più famosi del franchise Square Enix. Iniziamo dal Menu Principale, che ci presenta tutte le opzioni a disposizione del protagonista. Inutile dire che la beta di gioco era focalizzata unicamente sull’online, soprattutto considerando la componente competitiva presente nel gioco. Tuttavia, è assai probabile che, a gioco rilasciato, saranno disponibili anche altre modalità di gioco.
La beta ha messo a disposizione diversi personaggi giocabili, divisi in diverse “tornate” sulla base dei vari giorni di prova, arrivando a coprire praticamente praticamente ogni capitolo della saga. Da Tidus a Jecht, da Cloud a Sephiroth, da Gidan a Kuja, passando per Lightning e Kefka, Square Enix ha praticamente accontentato tutti. I vari personaggi saranno inoltre divisi in varie tipologie, ognuna caratterizzata da un approccio diverso ai combattimenti. Se con Cloud Strife potremo contare su attacchi di maggiore impatto, con Gidan e Kuja, invece, riusciremo a muoverci più velocemente sul terreno di gioco, ma le classi a disposizione sono varie, ben caratterizzate e tutte da approfondire.
I personaggi più semplici da utilizzare, manco a dirlo, saranno gli “Assaltatori“, mentre i “Velocisti“, ad esempio, richiederanno una maggiore pratica. A tal proposito, è stato praticamente indispensabile spulciare il tutorial del gioco, che ha illustrato la quasi totalità delle meccaniche, altrimenti poco intellegibili a primo impatto. Proprio questo è uno dei primissimi aspetti problematici del gioco: il combat system. I combattimenti del precedente Dissidia sono stati riprodotti, sotto certi aspetti, ed innovati sotto altri. Il “dramatic progressive action” ha conservato le due tipologie di attacco, all’Audacia ed ai Punti Vita, ma è diventato molto più intricato e veloce.
La modalità di gioco presente nella beta prevede scontri 3 contro 3, ambientati nelle mappe più iconiche della serie. Inutile sottolineare quanto i team incontrati fossero composti praticamente solo da “Assaltatori”, i più facili da usare, nonostante l’ampio roster a disposizione. Agganciare un avversario è praticamente indispensabile, onde evitare di lanciare attacchi a vuoto, o di ricevere attacchi senza sapere da dove o da chi arrivino. Padroneggiare le mappe è un’attività utilissima, soprattutto per capire i punti in cui ripararsi. I match saranno sempre molto rapidi, soprattutto se in presenza di giocatori particolarmente esperti. Proprio per questa ragione, occorre prendere confidenza con i comandi. I momenti più complessi si verificano durante le Evocazioni, in cui spesso regnerà l’anarchia più totale.
Man mano che giocheremo, otterremo punti esperienza, tesori, guil e frammenti. Salire di livello ci permetterà di sbloccare nuove abilità da utilizzare in combattimento, nonché nuovi elementi di personalizzazione nei vari tesori guadagnati. Inoltre, con i guil, potremo acquistare altri oggetti cosmetici simili nel Negozio, opzione non disponibile nella beta. Per quanto riguarda i frammenti, invece, si tratta di tesori necessari per sbloccare le varie cutscene che ci spiegheranno la trama del gioco, dal punto di vista sia dei “buoni” che dei “cattivi”.
L’impressione avuta dalla beta di Dissidia Final Fantasy NT è stata decisamente valida. I combattimenti non stancano praticamente in nessuna occasione, in considerazione soprattutto della loro durata non eccessiva e dall’alto tasso adrenalinico offerto. Tuttavia, questo punto rappresenta anche un po’ il tallone d’Achille del gioco. Non è sempre semplice seguire l’azione, soprattutto in certe fasi più concitate. I comandi farraginosi del primo Dissidia sono stati parecchio smussati, ma non sono di certo immediati, e richiederanno un po’ di pratica. Un altro aspetto critico ha riguardato il matchmaking: i tempi necessari per trovare altri giocatori ed accedere allo scontro sono stati piuttosto consistenti. L’impressione è che, in ogni caso, si tratti di difetti legati allo stato non definitivo dello sviluppo, e che saranno di sicuro corretti nella versione finale del gioco.
Non ci resta, quindi, che attendere il prossimo 30 Gennaio per mettere le mani su Dissidia Final Fantasy NT. Restate sintonizzati per ulteriori news in merito e per la nostra recensione del gioco.
This post was published on 21 Gennaio 2018 12:00
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