Il fenomeno indie non è più una novità. All’inizio, c’era chi si interrogava sulle potenzialità di questi titoli che sembravano solo “succursali” dell’industria videoludica principale. Col tempo i videogiochi indipendenti si sono ritagliati il loro spazio grazie a produzioni di livello artistico mirabile. Uno dei fenomeni “collaterali” dell’indie è stato quello che ha visto la nascita dei walking simulator, definizione che a volte viene usata in modo superficiale per indicare giochi in cui il gameplay si limita a far camminare il protagonista per il mondo di gioco.
Si tratta di titoli fortemente incentrati sulla narrazione, infatti, la definizione che preferiamo è story driven. L’accentuazione della storia non è prerogativa degli indie, ma è con essi che spesso possiamo assistere a risultati eccezionali. Qui vi consigliamo cinque indie story driven da scaricare assolutamente dal vostro store preferito per vivere esperienze brevi ma intense.
Disponibile su: PS Store
Videogioco non più di primo pelo ma che, se non avete ancora recuperato, vi consigliamo caldamente. Il titolo di Giant Sparrow fonde sapientemente i racconti fantastici per bambini e l’arte. Il protagonista è il piccolo Monroe, figlio di una pittrice molto in gamba ma che proprio non riesce a finire ciò che inizia.
La donna, alla sua morte, lascia centinaia di quadri incompleti. Il preferito di Monroe è quello che ritrae un cigno, anch’esso incompiuto. Un giorno, lo splendido uccello scompare dalla tela e così il piccolo protagonista inizia un viaggio in mondi fantastici per cercarlo. La particolarità del titolo sta nel fatto che questi mondi sono inizialmente fogli immacolati. L’ambiente circostante va rivelato macchiandolo di inchiostro nero, solo così è possibile proseguire e risolvere i vari puzzle che l’avventura mette a disposizione.
Non siamo di fronte all’accuratezza pittorica e stilistica di Okami, ma a una fiaba raccontata con garbo e stile, questo è The Unfinished Swan.
Disponibile su: PS Store, Microsoft Store, Steam
Titolo indie sviluppato da Campo Santo e rilasciato nel 2016. Circa un milione di copie vendute in tutto il mondo. Vincitore dei Game Awards 2016 per la miglior narrativa e per la miglior direzione artistica. Sia Campo Santo sia Panic, distributore del gioco, erano alla loro prima esperienza. Se queste sono le premesse…
Firewatch tiene fede alla definizione di walking simulator. Camminare, camminare e ancora camminare per ore ammirando la vermiglia e paglierina vegetazione della foresta nazionale di Shoshone, in cui il nostro personaggio lavora come guardaboschi. L’uomo condividerà con una sua collega, a cui parlerà solo attraverso conversazioni via radio, una routine che presto verrà stravolta da alcuni fatti misteriosi. Dalla nostra parte solo una bussola e una mappa cartacea che rendono l’esplorazione più realistica e meno guidata.
A guidarci saranno la curiosità per una storia che di giorno in giorno si complicherà e il desiderio di esplorare.
Disponibile su: PS Store, Microsoft Store, Steam
Uno dei titoli story driven più belli che possiate trovare in digitale. In The Vanishing of Ethan Carter possiamo davvero affermare che la storia fa da unica vera guida. Red Creek Valley è un mondo aperto che appare senza vita, una sorta di città fantasma, ma che cela misteri irrisolti e storie di efferata follia. Il detective Paul Prospero cerca risposte circa la sparizione di Ethan Carter, un ragazzino a cui sembra essere legato da un filo invisibile.
Paul Prospero a quanto pare è in possesso di poteri che gli consentono di vedere ciò che qualsiasi altro occhio umano non riuscirebbe a scrutare. Red Creek Valley si rivela una testimone di delitti dalla violenza insospettabile. Nostro compito fare luce sui segreti della rigogliosa cittadina senza avere un vero punto di riferimento.
The Vanishing of Ethan Carter non mette obiettivi specifici e luoghi di interesse su una mini mappa. Sta a noi esplorare tutto e capire come proseguire le indagini. Il plot twist finale è roba da far accapponare la pelle per la maestria con cui è stato costruito. Anche chi è possessore di una Xbox One ha potuto scaricarlo dal 19 gennaio.
Disponibile su: PS Store, Steam
Prodotto tutto italiano, Last Day of June è la seconda opera di Ovosonico, dopo Murasaki Baby. Le tematiche affrontate non sono delle più semplici: l’ineluttabilità del destino, la morte, la tragica fine di un amore. Va detto che in questo titolo, il gameplay è leggermente più presente rispetto agli altri giochi della lista, anche se si basa su un concept che porta il giocatore a ripetere spesso le stesse azioni.
Cosa sareste disposti a fare per amore? Si può sconfiggere la morte? Possiamo cambiare il nostro destino? A queste domande cerca di rispondere Last Day of June, uno dei migliori titoli italiani mai concepiti. Carl non ha più a fianco a sé l’amore della sua vita, June, a causa di un incidente in auto. Scopre però di poter cambiare le cose, usando i quadri della sua amata come macchine del tempo per tornare a quel terribile giorno.
Carl dovrà perdere altre dieci, cento volte June, ma lo farà senza battere ciglio per riportarla indietro. Un titolo struggente che non potete esimervi da scaricare dal PS Store o da Steam.
Disponibile su: PS Store, Microsoft Store, Steam
Sviluppato da Giant Sparrow, software house di The Unfinished Swan, What Remains of Edith Finch ha vinto il Game Award 2017 per la miglior narrativa. Premio meritatissimo. In poche ore di gioco (ahimè la longevità non è dalla sua parte), viene narrata l’epopea maledetta della famiglia Finch, i cui membri hanno trovato la morte nelle situazioni più disparate.
L’ultimo dei Finch visita la magione che fu abitata per generazioni dai componenti della famiglia e con l’ausilio di lettere, diari e foto cerca di ricostruire l’albero genealogico. Attraverso gli occhi di Edith Finch, rivivremo gli ultimi istanti di ogni singola persona che ha fatto parte di quella famiglia. Suicidi, incidenti domestici, morti per malattia, questo ha dovuto sopportare un’intera discendenza che sembra essere nata predestinata alla morte prematura.
Una caratteristica peculiare di What Remains of Edith Finch è che ogni storia cambia leggermente le regole del gameplay. In una il gioco diventa una parodia del genere horror, in un’altra un RPG con visuale isometrica.
This post was published on 2 Febbraio 2018 12:00
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