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Speciali

Monster Hunter: World – impressioni dalla beta

Uno dei giochi più attesi del 2018 è sicuramente Monster Hunter: World. Il titolo Capcom rappresenta la nuova main entry della saga che, per la prima volta dopo anni, approderà su Playstation 4 ed Xbox One. Inutile dire che, dopo i trailer ed i gameplay visti tra i vari eventi di settore, l’hype dei fan sia oramai alle stelle. Dallo scorso 9 Dicembre è stato possibile, per i membri del Playstation Plus, provare la beta di gioco. L’occasione di dare uno sguardo ravvicinato al titolo era troppo ghiotta. Nelle prossime righe, vi riporteremo le nostre impressioni sul gioco Capcom, che sembra rispettare alla grande gli altissimi standard a cui ci ha abituato.

Un piccolo assaggio di Monster Hunter: World

Una cura per il dettaglio decisamente notevole.

Come tutti ricordano, abbiamo fatto la conoscenza di Monster Hunter: World in occasione dell’E3 di Los Angeles. Successivamente, abbiamo avuto modo di provare il gioco in anteprima al Lucca Comics & Games 2017, ricavandone delle ottime impressioni. La curiosità, quindi, era tutta per questa beta riservata ai membri del Playstation Plus. Partiamo subito, quindi, con un’importante premessa: i contenuti della beta sono praticamente gli stessi a quanto da noi provato a Lucca. L’unica grande differenza sta nel fatto che, questa volta, abbiamo avuto Monster Hunter: World tutto per noi per ben 72 ore, avendo la possibilità di esplorare la mappa di gioco in lungo e in largo.

Questi simpatici compagni d’avventura ci saranno di grande aiuto.

Come preannunciato da Capcom, una volta arrivati al menu di apertura, il gioco ci chiede di scegliere il nostro cacciatore. In occasione della beta, sono stati resi disponibili ben 12 modelli preimpostati di cacciatori, di cui sei tipologie maschili ed altrettante controparti femminili. Siccome si tratta di una versione di prova del gioco, non è stato possibile inserire altre possibilità di personalizzazione del personaggio, che però, Capcom assicura, saranno presenti nella versione definitiva di Monster Hunter: World. Dopo aver scelto il nostro cacciatore, il gioco ci fa fare altrettanto con il nostro fido Felyne, di cui saranno disponibili sempre sei modelli.

Stanza di addestramento e missioni disponibili

Un tutorial necessario per padroneggiare i comandi.

Prima di avviare le missioni disponibili, abbiamo deciso di fare una capatina alla Stanza di Addestramento. In questa sezione del gioco, probabilmente l’unica disponibile in modalità offline, è possibile prendere confidenza con i comandi e le meccaniche di gioco che, soprattutto per quelli che fossero al loro primo Monster Hunter, potrebbero risultare un po’ ostici da padroneggiare, soprattutto al primo impatto. In questo piccolo stage sarà possibile provare le varie armi di gioco, dalle armi bianche alla fionda, che ci tornerà utile molto più spesso di quanto si possa ritenere.

Ecco cosa ci ha offerto questa beta.

Una volta familiarizzato con il nostro arsenale ed i vari oggetti di gioco, è il momento di tuffarsi a capofitto nelle missioni. Questa beta, come detto in apertura, mette a disposizione tre missioni dalla difficoltà crescente. Come i giocatori più navigati sicuramente sapranno, lo scopo principale del gioco è quello di sconfiggere determinati mostri entro un tempo limite. Tuttavia, prima di sconfiggerlo, è necessario trovare il mostro! Proprio per questa ragione, dovremo metterci alla ricerca di segni che possano aiutarci a localizzare il nostro obbiettivo. Impronte, graffi e materiale organico lasciati sulla vegetazione, sono tutti possibili indizi per trovare il mostro sulla mappa di gioco. Un grande aiuto ci sarà fornito dagli Insetti Guida, che ci rendono più facile identificare le tracce delle nostre prede.

Il combat system di Monster Hunter: World

Avere la meglio sulle vostre prede non sarà affatto una passeggiata.

Prima di arrivare a scontrarci con le nostre mastodontiche prede, è bene soffermarsi su due elementi chiave del gioco: il crafting e l’analisi dell’ambiente circostante. L’enorme varietà di piante in cui vi imbatterete vi darà la possibilità di creare nuovi oggetti e nuovi tipi di munizioni per la vostra fionda. Senza considerare il fatto che le varie creature in cui vi imbatterete nel corso delle vostre ricerche costituiranno un’ottima fonte di materiali per il crafting. Anche l’ambiente di gioco potrebbe darvi una mano in dei combattimenti che, è bene ricordarlo, saranno sempre molto impegnativi. Vi capiterà spesso di imbattervi in liane che potrebbero imbrigliare ed immobilizzare il vostro obiettivo. Potreste inoltre incontrare un altro predatore durante il combattimento, che potrebbe trasformarsi nel vostro migliore alleato.

Il primo avversario offerto dalla beta di Monster Hunter: World è il Great Jagras, avversario su cui sarà facile avere la meglio. Le cose saranno leggermente più complesse con il Barroth, la cui corazza rappresenterà un ostacolo non semplice da superare. Lo scontro più difficile sarà contro l’Anjanath, che richiederà un equipaggiamento ed un approccio molto più ragionato. Tutti gli scontri dovranno essere portati a termine entro un tempo limite di circa 20 minuti, con la possibilità di venir sconfitti al massimo 9 volte. Molto spesso sarete costretti ad inseguire il vostro obiettivo, soprattutto se sarà a corto di energia vitale. Ma non esaltatevi troppo, perché potreste abbassare la guardia e passare da predatori a prede in pochissimi istanti.

Tiriamo le somme

Ecco le nostre impressioni.

Nonostante questa beta rappresenti soltanto una piccola parte di quanto ci aspetta nella versione definitiva del gioco, possiamo dirlo con certezza: Monster Hunter: World sembra davvero essere un grande gioco. Questo piccolo antipasto ha comunque offerto una notevole varietà di elementi di gioco. È stato possibile visitare diversi biomi, tutti diversi per flora e fauna. A seconda del luogo, cambieranno il paesaggio che vi troverete innanzi, le piante che potrete raccogliere e, ovviamente, le creature più o meno amichevoli in cui vi imbatterete. Anche combattere i mostri insieme ai vostri amici con il multiplayer sarà una soluzione altrettanto divertente. Se a tutto questo aggiungessimo un equipaggiamento che sembra essere decisamente vasto, insieme alle possibilità di personalizzazione offerte, possiamo dire che Monster Hunter: World ha tutte le carte in regola per inaugurare il 2018 come meglio non si potrebbe.

Non ci resta che attendere con trepidazione il prossimo 26 Gennaio.

This post was published on 14 Dicembre 2017 16:00

Claudio Albero

Nasce a Torre del Greco, una piccola metropoli alle falde del Vesuvio, nei favolosi anni ’80, che già però non avevano più niente di favoloso. Provano ad educarlo con Beatles e musica classica sin dalla più tenera età, ma lui, di tutta risposta, si appassiona all’ heavy metal ed ai videogame , spendendo un piccolo patrimonio in sala giochi, quando queste due parole erano ancora slegate dalle slot machine. Dopo aver mosso i primi passi su Sega Master System II con Alex Kidd, il Super Mario con le orecchie a sventola, si innamora dei platform, degli action/adventure e degli RPG, con particolare attenzione alla saga di Final Fantasy. Inguaribile sognatore con le radici saldamente ancorate nel passato, scopre la sua passione per la scrittura quasi per caso, in uno dei tanti pomeriggi passati tra i corridoi della Facoltà di Giurisprudenza di Napoli, dove si laureerà giusto qualche anno dopo, con una tesi in Diritto d’Autore basata sull’opera multimediale. Dopo aver scritto di attualità e musica su Lacooltura.it , Road TV Italia e Federico TV , approda sui lidi di Player.it , in cui comincia sin da subito ad apprendere e fare domande, guadagnandosi rapidamente il titolo di “ redattore rompiscatole del mese ”. Nonostante sia legatissimo alla grande famiglia di Player, non sono rare alcune sue incursioni su portali come Gameplay Café e Spazio Rock . Musica, videogame, concerti, boardgame, modellismo, fumetti, cinema e serie tv: tanti hobby diversi tra loro, ma collegati da un fil rouge che li unisce tutti: il divertimento . È proprio questo che cerca in un videogame, è proprio questo sentimento che muove le sue dita, ed è sempre il divertimento la sensazione che cerca di infondere nei suoi articoli. Al di fuori del mondo del gaming, indossa giacca e cravatta per mimetizzarsi nel mondo degli avvocati, esercitando la professione forense, con lo scopo di conoscere a fondo le “ regole del gioco ”, nonché di minacciare di far causa a chiunque al minimo pretesto.

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