I possessori di Nintendo Switch hanno già apprezzato la beltà di Breath of the Wild, l’ultimo capitolo della trentennale saga di The Legend of Zelda che ha devastato letteralmente il mercato degli open world e, con tutta probabilità, si prenderà il Game of the Year da mezzo mondo. Anche se i The Game Awards rischiano di assegnarlo a PlayerUnknown’s Battlegrounds [risate registrate].
Ma potrebbe non essere l’unico Zelda in arrivo nel breve termine sulla nuova console ibrida della Casa di Kyoto. Lo studio di sviluppo Grezzo, che aveva lavorato su 3DS ai remake di Ocarina of Time e Majora’s Mask, ha infatti pubblicato un annuncio di lavoro molto particolare e mirato, per così dire. L’annuncio recita: “Would you like to make a legend together? 2”, ovvero “Vorreste creare una leggenda tutti insieme? 2”.
Le particolarità di questo annuncio sono molteplici. Intanto è per un progetto non annunciato basato su Unreal Engine 4, un motore molto affine all’hardware di Switch, ed è inoltre la domanda che Grezzo pone ai possibili candidati a far accendere la proverbiale lampadina. “Would you like to make a legend together” è infatti la stessa frase utilizzata in occasione del processo di rimasterizzazione di Majora’s Mask 3D, e quel “2” alla fine è abbastanza indicativo di come si tratti di un progetto simile sempre dedicato a Zelda (come se la parola “leggenda” non fosse già abbastanza).
Insomma, un nuovo-vecchio The Legend of Zelda sta arrivando su Nintendo Switch. Abbiamo valutato alcune opzioni al riguardo, anche se per quanto mi riguarda c’è un solo titolo che merita una seconda possibilità su un nuovo hardware, ed i più attenti di voi l’avranno sicuramente capito dall’immagine di copertina.
Il collegamento più semplice, nonché quello più ruffiano, riguardo questa operazione è quello che vede il porting diretto di Ocarina of Time 3D e Majora’s Mask 3D su Nintendo Switch.
Nell’improbabile caso che non si tratti di un nuovo remake, avrebbe senso portare i due capitoli già usciti su 3DS su Switch. Se è vero che Ocarina of Time andrebbe giocato e comprato su qualsiasi dispositivo, dal Nintendo 64 agli schermi delle fotocopiatrici di ultima generazione, questa non mi sembra l’ipotesi più plausibile, anche perché l’annuncio sembra chiaramente rivolto ad un nuovo progetto
I titoli dell’era Gameboy presenti nella serie sono parecchi, se consideriamo tutte le incarnazioni della console portatile Nintendo per eccellenza.
Link’s Awakening, Oracle of Season e Ages, The Minish Cap, sono tutti titoli molto validi che godrebbero di un remake totale per Nintendo Switch. D’altro canto, c’è anche da dire che prima o poi arriverà anche la Virtual Console su Switch, pertanto è molto più facile fare dei porting che rimettere mano completamente al codice di un titolo di diverse generazioni fa.
Volendo puntare un simbolico euro su quale tra questi, eventualmente, potrebbero tornare su Switch, io direi Link’s Awakening o Minish Cap, oppure i due Oracle in blocco. Non più di due in ogni caso, e già sarebbero troppi.
C’è un titolo della serie che ha caratterizzato uno dei cambi di rotta più importanti, ed è A Link to the Past. Per chi non ha mai sopportato il passaggio alla terza dimensione (sì, ce ne sono), questo è considerato il caposaldo della serie, inarrivabile ed inattaccabile.
Ve lo immaginate A Link to the Past con il motore di Breath of the Wild? Nemmeno noi, ma se lo meriterebbe.
Nonostante tutto l’odio che si è ritrovato addosso, a me The Legend of Zelda: Skyward Sword piacque parecchio. Mi sento in colpa per non averlo mai portato a termine a causa di quegli odiosi motion control di Wii appiccicati a forza, ed ho sempre pensato che, su una piattaforma che non facesse dei controlli di movimento la sola ragione d’essere, lo avrei giocato con delizia.
Switch ha i Joy-Con, vero, ma il remake potrebbe rivedere lo schema dei controlli adattandolo ad un sistema in stile Super Mario Odyssey, dove i sensori di movimento sono consigliati ma non imposti. Inoltre, Skyward Sword aveva una bellissima ambientazione, una pregevole idea in termini narrativi fungendo da prequel per l’intera saga, ed alcune tra le tracce più belle nella colonna sonora.
Oltre che auspicabile, il remake è anche plausibile perché sarebbe un lavoro anche leggermente meno complicato vista la minore distanza in termini di hardware, rispetto agli altri titoli che abbiamo citato.
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This post was published on 16 Novembre 2017 14:00
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