Il 31 Ottobre si avvicina, e con lui la festa più amata e spaventosa che ci sia: Halloween. Tanti sono gli eventi a tema che coloreranno questa ricorrenza unica nel suo genere: feste in maschera, maratone di film horror, andare casa per casa a chiedere “Dolcetto o Scherzetto“, e la lista potrebbe essere lunghissima. L’influenza che la festa di Halloween ha avuto sulla nostra cultura è enorme. Tantissimi media si sono ispirati a questo giornata magica, nel vero senso del termine. Dai film, alle serie tv, Stranger Things su tutte, ai cartoni animati, ai fumetti, ed i videogiochi non potevano di certo fare eccezione. Ed è proprio di un videogioco ispirato alla festa più famosa del mondo che vi stiamo per parlare. Super Mario Land 2, probabilmente senza nemmeno farlo apposta, ha dei livelli che sembrano quasi “a tema Halloween”.
Come i giocatori più attempati ricorderanno, Super Mario Land 2 uscì nel lontano 1992 per Game Boy. Il gioco non era ambientato nel Regno dei Funghi, ma in Mario Land, un’isola di cui il nostro amato Mario era il re. Questo fino alla venuta di Wario che, invidioso della fama del nostro amato idraulico (anzi, ex idraulico), lo spodesta e fa un lavaggio del cervello a tutti gli abitanti dell’isola, che diventeranno così nemici del protagonista. Il nostro baffuto eroe dovrà esplorare diversi mondi di gioco sparsi su una delle mappe più grandi mai apparse su Game Boy, sconfiggendo tutti i boss di fine livello e raccogliendo 6 monete d’oro, che avrebbero aperto la strada al castello di Wario, dando così inizio alla battaglia finale.
Questo spin-off è ricordato da tutti i fan del franchise Nintendo per aver introdotto Wario, l’equivalente malvagio di Mario, uno dei villain più strambi, grotteschi e, sotto certi aspetti, inquietanti che si siano mai visti. Tuttavia, Super Mario Land 2 ci è tornato in mente in questi giorni a causa di uno dei suoi mondi di gioco: la Pumpkin Zone. Se gli altri mondi di gioco erano ispirati a temi più generici come, ad esempio, i viaggi nello spazio della Space Zone, o le avventure sottomarine della Turtle Zone, la Pumpkin Zone è chiaramente un riferimento alla festività di Halloween.
Il mondo di gioco si presentava come un’enorme zucca, oramai diventata il vero simbolo di Halloween, naturalmente con occhi e ghigno cattivi di ordinanza. Ma è sui mostri che incontreremo in questa zona che Nintendo ha dato il meglio di se. Prendiamo i Bēros, lanterne di carta tipiche della cultura giapponese, o gli F Boys, palle di fuoco demoniache, sempre prese dal folklore della terra del Sol Levante. Stesso dicasi dei Karakaras, ombrelli viventi la cui forma ricorda quella di una gamba, dotati addirittura di un occhio. Non mancano, però, anche mostri di chiara matrice “occidentale”, come vampire, streghe e dei ghoul con delle maschere da hockey, chiaro tributo a Jason Voorhees di Venerdì 13. Tutti questi elementi, sono stati ovviamente reinterpretati in chiave Nintendo, rendendo i mostri in questione non solo spaventosi, ma anche incredibilmente simpatici e belli da vedere.
Come ricordato da Kotaku, in questo livello compaiono anche i Boo Goomba, i quasi invincibili fantasmi che avremo poi reincontrato nei successivi capitoli del franchise. Secondo alcune teorie, i Boo altro non sarebbero che i fantasmi dei Goomba uccisi da Mario nelle sue avventure. Ovviamente, la grande N non ha mai confermato tutto questo, in quanto una svolta così macabra non sarebbe in linea con le sue politiche.
Se Halloween è la festa più horror e spaventosa che ci sia, Nintendo è stata capace, in Super Mario Land 2, di reinterpretarla, mantenendone gli aspetti fondamentali e maggiormente caratteristici, ma facendo in modo che chiunque entrasse nella Pumpkin Zone fosse capace, innanzitutto, di divertirsi. Perché una risata è capace di esorcizzare anche il più grande degli spaventi.
This post was published on 29 Ottobre 2017 15:17
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