TI PIACERÀ SE
- Adori i giochi DAVVERO ENORMI nei quali perderti per MESI INTERI
- Ami le storie intense con protagonisti di spessore
- Sei cresciuto con i film di Sergio Leone, Sam Peckinpah e John Ford
NON TI PIACERÀ SE
- Non sopporti i giochi dalle dinamiche lente e impegnative
- Vuoi un sistema di controllo immediato
- Sei senza cuore!
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Le vostre recensioni!
Ho pianto, mamma mia quanto ho pianto con questo gioco. Un finale poetico per un eroe non convenzionale, di un eroe che cerca la sua redenzione e ci strappa il cuore facendolo. Conserverà sempre un posto speciale nel mio cuoricino pieno di lividi. Grazie Rockstar, per avermi fatto mungere una mucca con il volto bagnato dalle lacrime.
Quando il videogioco diventa esistenzialista. Un’esperienza viscerale, potente, in grado di farti entrare nel corpo e della mente di un antieroe crepuscolare e straziarti l'anima. Non perfetto, ma narrativamente eccelso.
Tema: ho finito Red Dead Redemption 2 e spero di non giocarlo mai più
Tecnicamente la cosa più bella mai uscita in questa generazione per mille motivi.
Recitazione, colpo d'occhio, ambientazioni, animazioni, geometrie, fotografia, regia etc etc etc; tutti questi parametri sono al massimo dello scibile umano.
Il cast di personaggi è incredibile ed è destinato in un modo o nell'altro a rimanere nella storia, il doppiaggio inglese è su dei livelli raramente toccati altrove e scrittura dei dialoghi è meravigliosa, anche qui livelli inconcepibili.
Il gioco dura una fraccata di tempo (40+ ore SICURE se si vuole fare solo la storia) e a livello narrativo non sembra esserci un missione, una richiesta o un qualsiasi cosa fuori posto.
L'avere un cast di personaggi così ben fatto rende facilissima l'empatia per il protagonista ed i comprimari; le possibilità di personalizzazione per l'avatar rendono l'immedesimazione più interessante ed anche il blando sistema di scelte morali funziona all'interno del contesto del gioco.
Red Dead Redemption 2 ti permette di fare tante scelte inutili che però formeranno le fondamenta della nostra morale da videogiocatori, morale che ci ritroveremo a mettere in discussione delle volte, con risvolti anche interessanti.
Impossibile non rimanere vittime del climax che arriva a 4/5 del gioco, dove con una serie di missioni si arriverà ad una specie di epilogo incredibilmente ben realizzato e scritto, dove più che mai si notano le qualità tecniche del gioco e dove, più che mai, si notano invece le brutture ludiche di cui andiamo a lamentarci fra poco.
Io spero di non rigiocare mai più Red Dead Redemption 2 perché possiede un sistema di controllo pesante, perché ogni passo fatto dal proprio personaggio assume la gioia di un metro percorso con un carro armato. Da un punto di vista prettamente personale ho preferito cento milioni di volte il sistema di controllo spicciolo di Zelda al complicato sistema di specchi e leve messo in piedi da Rockstar che, vorrei sottolineare, FUNZIONA ma onestamente non diverte.
Il problema è questo: a divertire in RDR2 sono relativamente poche cose. È divertente sparare, è divertente rapinare, è divertente anche compiere delle scelte o sono divertenti i minigiochi (tanti e abbastanza ben realizzati) ma niente ti infila in un gameplay loop abbastanza forte dal dirti "un' altra missione e poi spengo la console"; è la trama a far partire quel meccanismo (che quindi c'è ma trasforma la fruizione del prodotto in qualcosa di lontano dal divertimento di matrice videoludica). Se come me cercate qualcosa in grado di far partire il cervello in continuazione dietro a scie di dopamina, in RDR2 avete trovato il vostro peggior nemico.
Le missioni per inciso sono tra le migliori mai scritte da Rockstar ma soffrono a causa di una struttura incredibilmente rigida; questo viene mitigato dal level design ottimo di ogni singola zona di gioco ma l'amaro in bocca rimane spesso; certa roba potevate pure lasciarmela fare.
Possiamo riassumere giusto in una frase: un videogioco incredibile ma che necessita preparazione.
Per me anche più bello di GOW (che lo ha sconfitto ai TGA 2018). Mi auguro che quanta più gente possibile abbia intenzione, nel corso dei prossimi anni, di montare un comparto di narrazione mista a worldbuilding anche solo paragonabile a quella di RDR2.
Problema irrisolvibile: il gioco è costato quanto lo sviluppo di tipo due tripla A "normali" e nessuna casa al mondo ha le risorse di Rockstar, tolta tipo Epic Games al giorno d'oggi.
Nessuno vuole Fortnite open World, giusto?