Recensione Nex Machina

Nex Machina_001

Cosa succederebbe se chiudessimo nella stessa stanza Housemarque ed Eugene Jarvis? La prima, software house indipendente già nota agli amanti degli arcade per Super Stardust ed i più recenti Alienation e Resogun, mentre il secondo è la mente dietro il celebre Robotron 2084. La risposta al quesito è Nex Machina, uno shoot ‘em up twin stick ambientato in un universo retrofuturistico fatto di laser, luci e alieni, che eredita le sue meccaniche di gioco proprio dall’operato di Jarvis. Esaminiamolo partendo dal parlare delle modalità di gioco offerte.

Nex Machina_002
Meccaniche e setting ci fanno quasi commuovere per l’effetto nostalgia

La nostra avventura Arcade, come suggerisce il nome, è strutturata in cinque mondi ed un centinaio di quadri legati tra loro da transizioni veloci, prive di caricamenti ed elegantemente realizzate in 3D, che sembrano quasi frutto della mente di Escher. Per superare il quadro, dovremo affrontare una o più ondate di alieni meccanici, tutti molto vari ed equamente letali: alcuni di essi tenteranno di colpirci a distanza con i loro razzi, altri ci caricheranno ed altri ancora rotoleranno verso di noi. I comandi sono immediati e basilari: stick sinistro per muoverci sulla mappa, stick destro per direzionare il fuoco, e i dorsali sinistro e destro saranno deputati rispettivamente a schivata e fuoco secondario. I nemici a schermo saranno tanti, e schivare i colpi in arrivo non sarà affatto facile. In nostro soccorso arriveranno però i power up, nascosti dietro a strutture distruttibili o raccoglibili come drop da determinati nemici, e che potenzieranno l’attacco, la schivata o ci offriranno armi secondarie. Nuove orde di alieni continueranno ad apparire e non potremo proseguire finché non le avremo superate tutte. Sparsi per la mappa vi saranno degli “umani” da salvare, che faranno da collezionabili insieme ai “radiofari” da distruggere.

Nex Machina_003
Quell’esserino verde è un umano, e sarà uno dei collezionabili del gioco… senza offesa.

Tuttavia, il respawn dei nemici è scriptato, ed essi compariranno nello stesso posto ad ogni run dello stesso livello: questo aggiunge valore alla rigiocabilità per coloro che mirano a battere i punteggi record mondiali, dando la possibilità di creare una strategia d’azione. Utile in tal senso è anche la modalità Mondo Singolo, che permetterà di cimentarsi in un determinato mondo senza dover avviare Arcade e dover superare i precedenti. Terzo ed ultimo game mode disponibile è Arena, che offre delle sfide temporanee da affrontare negli stessi mondi dell’avventura principale aggiungendo però qualche modificatore al gameplay. In puro stile sala giochi, Nex Machina offre la possibilità di essere completato in cooperativa locale a due giocatori, mentre snobba qualunque forma di multiplayer online.

Nex Machina_004
Luci, lucine, punteggi volanti e musica elettronica. FORTEMENTE sconsigliato se siete fotosensibili

Non è un segreto che gli sviluppatori finlandesi abbiano concentrato il loro impegno nel ricreare quanto più possibile il senso di nostalgia da sala giochi: Nex Machina è una lettera d’amore ai vecchi coin-op, giocabile in solo o con un amico seduto al vostro fianco, livello dopo livello, con vite limitate e davvero impegnativo (soprattutto se lo si gioca ai livelli più alti di difficoltà). Esso non risulta però mai frustrante, e sfoggia un livello di sfida crescente che culmina con una boss fight al termine di ogni mondo. Consultando la già citata classifica di fine mondo è inoltre possibile riprodurre il replay per ognuno dei punteggi in essa presenti, feature che strizza l’occhio ai vecchi cabinati quando mostravano in idle le migliori giocate: questa piccola chicca ci piace, e anche stavolta favorisce la longevità del titolo; utile quindi per chi vuole scoprire livelli segreti e raccogliere tutti i collezionabili. Housemarque ha deciso di dedicare spazio anche alla personalizzazione del personaggio con un sistema di transazioni con valuta in-game.

Ad amalgamare lo stile retrofuturistico abbiamo l’ottima colonna sonora, composta ad-hoc per il titolo, che spazia nello stile techno richiamando sonorità anni ‘80. A schermo invece è una festa di luci, esplosioni e scintillii metallici, dall’impronta fortemente cyberpunk. Apprezzabile l’impegno profuso dagli sviluppatori per quanto riguarda l’accompagnamento musicale di ciò che avviene in video, con le musiche che contribuiscono ad alzare il livello di tensione man mano che ci si avvicina allo scontro con il boss di fine mondo. A livello grafico Nex Machina sostiene molto efficacemente i 60fps fissi su PlayStation 4 senza alcuna incertezza e la frizzante palette di colori utilizzata dagli sviluppatori crea un buon colpo d’occhio anche senza l’HDR, supportato dal gioco invece su PlayStation 4 Pro e PC.

Nex Machina è a tutti gli effetti la trasposizione dell’offerta videoludica di qualche decennio fa sotto una veste grafica e sonora attuale. Remastered esclusi, è uno dei titoli che più si avvicinano a ricreare l’esperienza offerta dai vecchi titoli da sala giochi. Il gioco mi ha saputo convincere e fa breccia nel cuore dei gamer di vecchia data, ma si rivela piacevole anche per chi non è avvezzo ad un livello di sfida un po’ più alto. L’alto tasso di rigiocabilità consente al titolo Housemarque di durare decine e decine di ore nelle mani veloci e sudaticce degli amanti del genere.

Pro:
+Accompagnamento musicale
+Replay delle partite migliori
+Longevità
+Co-op locale

Contro:
-Nessuna co-op online

 

[rwp-review id=”0″]