Come nel titolo, vi ritroverete spesso ad iniziare questa frase: “Ma che diav…”
Sarà un po il leitmotiv di questo gioco perché la quantità di cose assurde e fuori luogo contro cui vi scontrerete non saranno poche, siano esse positive o negative. Perché si, questo titolo riserva sorprese e sarebbe questa l’emozione che dovrebbe suscitare (che sicuramente proverete più e più volte), ciononostante la Rabbia travalicherà ogni altro sentimento.
Già, la Rabbia.
Possiamo dividere questo gioco in due fonti distinte di Rabbia: la Rabbia da Gioco, ovverosia tutto quello che riguarda la giocabilità del titolo e la Rabbia di Trama, ovverosia tutto quello che nascerà dalle avventure che vivrete.
Iniziamo dalla Rabbia di Gioco, cosi ce la leviamo subito. Se nei precedenti due titoli dedicati all’avventura di Raziel ci eravamo abituati ad un “mammoccetto” che si poteva muovere liberamente in un ambiente 3D ed eseguiva immediatamente il movimento corrispondente al nostro spolliciare sul comando analogico, beh, qui no. Il sistema di movimento è di quelli che andavano di moda all’epoca, ovverosia a “croce”. Si, di quelli fastidiosissimi se non siete un minimo abituati. Ideale con l’ausilio di un mouse, pessimi per un joypad.
Solo la curiosità di vedere “come andava a finire sto gioco” mi ha dato le energie di continuare ed il risultato è stato “MEH!…“.
Passiamo alla Rabbia da Trama.
Signori, fa acqua da tutte le parti, è inutile girarci attorno. Per anni ho letto su questo o quel blog, su questa o quella intervista, giustificazioni, speculazioni, argomentazioni. PUTTANATE! I fatti parlano chiaro. Questo è un gioco canonico e contiene una quantità di BAGGIANATE impressionante. Cominciamo già dal filmato iniziale. Kain sta conquistando tutta Nosgoth con il suo esercito e tutti a pensare, “FICATA, ORA VEDO RAZIEL E TUTTI GLI ALTRI VAMPIRI! OH MIO DIO NON SO SE POTRO’ RESISTERE DALL’EIACULARE“.
Sorpresa-Rabbia 2-2 al 31esimo minuti. Palla al centro.
Kain: “Va beh, tranquilli, ora so’ sveglio io, Kain, ho costruito un esercito di vampiri, figurati se non riesco a mettere in riga voi 4 straccioni e a fare fuori sto Capo dei Sarafan.”
Umah: “Eh, no, Kain, non puoi, c’è già chi ci comanda”.
Kain: “Che vuol dire, c’è già chi vi comanda. Mi avete tenuto al sicuro per guidarvi no?”
Umah: “Eh, si, però c’è uno più figo di te al comando.”
Kain: “Ma che Cazzo vai dicendo, Umah. Va beh, sentiamo, chi sarebbe costui?”
Umah”Che domande, VORADOR”
KAin: “Umah: Tu si scem! Vorador ‘a muort!”
Avete presente Fight Club? La scena in cui Tyler si spegne letteralmente e lo vediamo cadere a terra mentre una dissolvenza avvolge lo schermo? Ecco. Stessa sensazione.
Vedete, questo è l’elemento più stupido di tutta la Serie. Tutta la saga di Legacy of Kain ruota intorno ad una scelta. LA SCELTA di Kain di sacrificarsi o meno per ripristinare l’equilibrio (di cui abbiamo parlato ampiamente nell’articolo dedicato a Blood Omen: Legacy of Kain) e questa scelta è dettata anche dall’essere l’ultimo appartenente alla razza dei vampiri. Chiaro, no? Bene.
Posso passare sull’esercito di vampiri ad inizio gioco nel prologo, magari li ho creati io nei secoli. Posso passare sulla giocabilità farlocca. Posso passare anche che, magari, tutto questo me lo sono dimenticato e non ho mai voluto parlarne con la mia prima generazione di cainit…vampiri. Ma non posso passare su Vorador vivo. “VORADOR DEVE RIMANERE MORTO“.
“… palla alla squadra della Rabbia. Il Capo dei Sarafan crossa in centro campo. Sebastian il Traditore. Sebastian prende la palla, supera “vampiretto stupido dei Cabal“. Raddoppio di marcatura dei ragazzi della Sorpresa, ma niente. Sebastian. Sebastian per Faustuts il “fijendrocchia”. Faustus devasta la flebile difesa di Blood Omen 2 composta da “la continuità” e “la dignità“. Tiro al centro. Stacco di testa eeehh…..GOOOLLLL!!! RABBIA FA GOL! GOOOLLL!!! GOOOLLL!!!!! Il portiere Vorador, fra i pali, non può nulla: chissà dove aveva la testa. Non ha nemmeno visto arrivare la palla.
Povera Sorpresa, sarà dura rimontare questo 4-2 ora!
Kain, è confuso, la Rabbia ha sempre funzionato. La semifinale con i ragazzi di Mortanius è stata una passeggiata ma qualcosa ora non va. Solo Umah sembra essere in grado di recuperare questo divario.”
E ciò avviene.
Umah continua ad essere tutto ciò che ci regala sorprese in questo titolo. Ci ruba la pietra in grado di sconfiggere il Capo dei Sarafan.
Voce fuori campo fa: “Ammirevole“. Grazie Professor Piton!
Ormai in fin di vita, Umah ci chiede aiuto. Noi chiediamo lei se ci veda quale dominatore di Nosgoth. Lei risponde di si. Lei ci ama. Noi la amiamo. Tutti la amano. Piton fuori campo la ama.
“E allora morirai con la verità negli occhi” decreta Kain.
No, noi ci alziamo dagli spalti a dieci minuti dalla fine, con la consapevolezza che siamo stati vicini dall’alzare la coppa, ma purtroppo è andata cosi e dobbiamo stare zitti e muti.
Giunti al termine di questo gioco, la Rabbia che proviamo è la stessa di un tifoso che vede la sua squadra perdere. E’ stato fatto il possibile ma le scelte sbagliate in campo si sono fatte sentire e la Coppa della Dignità non la vince Blood Omen 2 signori, no. Noi possiamo solo stringere la Rabbia tra le nostre dita e tenerci questa, con la consapevolezza di essere arrivati in finale.
Peccato. Un vero peccato. Blood Omen 2 ha sprecato una bella opportunità. Quella di essere un ottimo titolo e, invece, è solo una fonte di frustrazione con dei godevoli intermezzi qua e la. Nulla più. Sigh!
This post was published on 23 Giugno 2017 12:00
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