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Silent Hill: Downpour – Recensione

Incubi, terrore, mostri, paura o, per sintetizzare, Horror, l’orrore puro, quella sottile sensazione che anche da adulto ti fa ancora sussultare il cuore nel petto quando ti trovi nel buio più tetro, un genere che da anni terrorizza generazioni e generazioni e che dal 1999 acquista una nuova è inquietante rappresentazione: Silent Hill.

Oggi, a oltre 10 anni dall’uscita del primo terrificante episodio, la soffocante nebbia di una delle serie più longeve del panorama videoludico torna a infestare le nostre console con la promessa di riportare quel terrore e quell’inquietudine che solo i primi capitoli sapevano dare.
Silent Hill: Downpour è pronto a gettare i giocatori nella paura più totale e noi di Games siamo qua per offrirvi un giro gratuito nei meandri della città fantasma più famosa di sempre!

MATRICOLA RS273A

Come avrete intuito dal titolo il protagonista della storia è un condannato, Murphy Pendleton, che nasconde un passato pieno di misteri e peccati che non tarderà molto a scontare.Dopo lo strano incidente subito dall’autobus per il trasporto prigionieri, Murphy si ritroverà a vagare in un oscura foresta dove riuscirà a seminare gli agenti di custodia che aveva alle calcagna. Uscito dalla fitta boscaglia, le foglie degli alberi lasciano il posto ad una sottile nebbia che diventerà ben presto densa e soffocante dando il benvenuto al nostro “eroe” nella spaventosa Silent Hill. Ancora un cambio di personaggio per la saga che con il suo passato pieno di rimorsi promette, già dalle angoscianti visioni che il protagonista avrà nella parte iniziale del gioco, un ritorno a quell’ansia psicologica che solo i primi episodi erano in grado di trasmettere.

LA PAROLA A BRIAN GOMEZ
Per  chi non lo sapesse, il Signor Gomez è uno dei più grandi collaboratori nella serie di Silent Hill e uno dei motivi principali per i quali il titolo è stato rinviato fino ad oggi.
Secondo Brian infatti, SH aveva bisogno di tornare alle origini, non come accadeva in remake e prequel quali SH: Shattered Memories e SH: Origin, rispettivamente il reimagining e il prequel del primo capitolo; ma con un titolo nuovo che fosse in grado di instaurare quel senso di paura psicologica di cui la saga era inizialmente impregnata.
Nel corso degli anni l’Horror videoludico si è scisso in 2 principali filoni: il Survival Horror ( Dead Space ) e l’Action Horror  ( Resident Evil 5 ). Silent Hill: Downpour è stato seguito attentamente dagli sviluppatori che sono stati in grado di prendere il meglio da entrambi i generi e confezionare il tutto in un nuovo prodotto.
Inoltre, l’ascolto delle richieste dei fan non ha fatto altro che funzionare da collante per l’ottimo lavoro svolto dagli sviluppatori.

NON SOLO OLD STYLE
Da amante della serie, sono felice di annunciare ai fan che torneremo ad adottare la radio come sistema di rilevazione dei nemici, naturalmente, come fedele compagno d’avventura.
Una delle caratteristiche che colpirà di più il giocatore sarà proprio la follia che ruota attorno al passato del protagonista, una persona tormentata dai suoi incubi e per certi versi simile al personaggio principale di Silent Hill 2.
Tornano i dialoghi fuori dalla realtà con personaggi grotteschi e dalla psiche totalmente deviata che, fedeli all’old style della saga, andranno a colpire molto il piano emotivo e psicologico del giocatore.
Downpour è ambientato nel cuore e ai limiti della nebbia di Silent Hill, le location del titolo ci porteranno spesso a vagare per grandi zone aperte e foreste in cui ritroveremo gli enigmi che hanno reso celebre la saga. A caratterizzare l’ambientazione arriverà anche la pioggia, una pesante pioggia che arricchisce il comparto di elementi atmosferici della serie che finora aveva visto soltanto la folta nebbia e la neve in Silent Hill: Shattered Memories.
Per concludere la panoramica sulle innovazioni ambientali, Murphy potrà fare affidamento su un sistema di “Fast Travel”, ovvero una metropolitana con cui spostarsi velocemente all’interno della mappa di gioco.
I ragazzi di Vatra Games hanno cercato di rendere il gioco il più realistico possibile: la pioggia battente e pesante che bagna progressivamente la maglia del protagonista e che allarga le pozzanghere nel terreno crea un forte impatto visivo, pur lodando la direzione artistica però il comparto tecnico risulta datato. La grafica del titolo infatti è solo leggermente migliorata da Silent Hill: Homecoming, precedente capitolo della saga uscito nel 2008, e le animazioni dei personaggi risultano spesso macchinose.

Abbandonando il gameplay da Action Horror, piega che la saga aveva preso negli ultimi anni, Silent Hill torna ad essere un Survival basato più sull’esplorazione e sugli enigmi che sui combattimenti con i nemici. Proprio questi ultimi potranno essere affrontati solo con armi occasionali: puntando a rendere le meccaniche di gioco vicini alla realtà, gli sviluppatori hanno scelto di abbandonare il classico inventario così da aumentare il fattore sopravvivenza.
Nel comparto sonoro troviamo invece Daniel Licht, compositore della colonna sonora di Dexter, che ha saputo accompagnare l’inquietante città fantasma con toni tetri e in linea con il titolo.
IL RILANCIO DI SILENT HILL?
Le nebbie di Silent Hill sono tornate per svelarci l’ennesima folle storia che la città ha da raccontare: Vatra Games ci presenta un lavoro che prova ad eguagliare gli albori della trilogia iniziale ma che non vi riesce appieno. I momenti di tensione ci sono ma sono pochi e al di fuori di essi il resto sembra perdersi nella nebbia, come il comparto tecnico che risulta ormai datato di qualche anno. Le richieste dei fan sono state ascoltate ma non implementate appieno. La città e grande è ricca di nuove location, peccato però che la storia duri a malapena 8 ore. Insomma le idee ci sono e sono buone, il ritorno verso il survival horror farà sicuramente piacere ai fan ma se l’obbiettivo era quello di tornare a instillare quel terrore psicologico di un tempo…mi spiace per i Vatra ma siamo molto lontani.
Un titolo che sicuramente i fan non dovrebbe lasciarsi scappare e che prova ad imitare le origini di una serie rimasta nella storia dei videogiochi.

This post was published on 28 Marzo 2012 11:01

Redazione Player.it

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