Esistono storie, all’interno del racconto videoludico e della sua lore, che nessuno racconta, o ascolta, come quella di Solaire nel primo ineguagliabile Dark Souls.
Storie di persone o personaggi silenziosi, ma che sono lì e che, probabilmente, il mondo in cui vi state avventurando, in qualche modo lo hanno cambiato.
Questo spazio si ripropone di dare un minimo di risalto a queste storie, per farle conoscere, perché conoscendole, alcuni giochi ci risulteranno più belli e completi: oggi è il turno, come dicevamo, di Solaire of Astora.
Parlare dei personaggi della saga Dark Souls, splendida idea partorita dalla mente del controversamente amato ed odiato Hidetaka Miyazaki, non è mai semplice; l’intero mondo di gioco viene raccontato spontaneamente e silenziosamente dai gesti dei suoi abitanti, dalle location e dalle descrizioni.
Ma è in grado di regalare delle storie bellissime e toccanti, di quelle che vorresti raccontare anche alla tua fidanzata, non fosse che non ce l’hai.
Quella di Solaire di Astora è una delle più belle, tristi ed iconiche dell’intera saga.
Dopo le angherie subite in giro per quel simpatico parco giochi chiamato Borgo dei non Morti, sostanzialmente il posto in cui impari per davvero cos’è la sofferenza, soprattutto se sei nuovo in Dark Souls, non ti pare vero che qualcuno non abbia interesse a trucidarti.
La prima volta che lo incontri, lo trovi su una balconata, fisso nella sua splendida armatura da lui stesso decorata, intento ad ammirare il sole che si erge sullo splendido scorcio offerto da Lordran che, in quel momento, non ti sembra neanche poi così minacciosa.
Ti nota, sudi freddo per un attimo, ma il suo calore ti incoraggia e restituisce un po’ di animo.
Esordisce presentandosi come Solaire di Astora, un fedele del Sole, finalmente riuscito nel suo intento di diventare un Non Morto per poter arrivare nella Grande Terra che ha dato le origini a Lord Gwyn (Lord del Sole), per poter portare avanti la sua personalissima ricerca del Sole.
Ti appare un po’ toccato, ma ha una certa qual positività di base che stona clamorosamente col mondo che vi circonda, ti spiega che il tempo è distorto e che i guerrieri possono spostarsi all’interno dei cicli temporali; ti offre persino il suo aiuto perché, in una terra popolata esclusivamente da esseri vacui, il vostro incontro non può essere una semplice coincidenza.
E ti aiuterà, eccome, durante il percorso, fatto di cadute, insulti e sputi, che ti porterà a compiere il tuo destino da Non Morto Prescelto; sarà tuo fiero alleato in diverse battaglie particolarmente provanti contro abominevoli creature, tutte accomunate dalla curiosa voglia di smembrarti, e persino nell’ultima battaglia che dovrai sostenere, se riuscirai ad aiutarlo.
Già, perché la storia di Solaire non è già scritta nelle stelle, la sua vita ed il suo destino sono anche nelle tue mani.
Nel suo pellegrinaggio, il Guerriero del Sole, avrà modo di perdersi nelle sue convinzioni al limite del fanatismo; già, non ti ho ancora parlato di quello in cui crede Solaire, di cosa lo porta qui e di cosa lo porterà ad un passo dalla follia (o a cedervi completamente).
Come detto, l’amichevole guerriero, proviene dalla terra di Astora, nota per il valore dei propri guerrieri, per le capacità dei propri artigiani e per la propoensione alla Fede di tutti i suoi abitanti.
Solaire è un adoratore del Sole, nel senso più puro del termine, e dedica la sua intera esistenza alla ricerca del Suo Sole Personale, durante i suoi pellegrinaggi si imbatte, in un momento non meglio noto, nel nome e nella leggenda di Lord Gwyn, essere che aveva sconfitto i Draghi Antichi grazie alla Potenza del Sole, diventandone Signore e portando un periodo di pace su Lordran (anche di quel simpaticone di Gwyn prima o poi dovrei raccontarti, ma non ora). La leggenda parla anche di un figlio di Gwyn, il Dio della Guerra, che sarebbe stato privato del suo ruolo in seguito ad un tradimento e cacciato da Anor Londo, la città degli Dei, mentre ogni traccia della sua esistenza, dalle statue alle icone, veniva distrutta e cancellata.
Probabilmente è in questo momento che nella testa di Solaire scatta qualcosa, si convince che a Lordran troverà il suo Sole, probabilmente dentro di lui si va fortificando un pensiero assurdo ma suadente; e se fosse lui il figlio perduto del Sole?
Si arma, prepara la sua armatura ed il suo scudo, contrae la maledizione della Non Morte e riesce a giungere a Lordran, dove incontrerà te, Non Morto Prescelto, percependo la possibilità di avvicinarsi al suo obbiettivo.
Le vostre strade si incroceranno spesso durante la tua avventura, e sarà sempre un piacere averlo al proprio fianco (d’altronde è un guerriero particolarmente abile e, nella Lordran di questi tempi Signora Mia, fa sempre comodo) col suo spirito solare il suo perenne buonumore.
Buonumore che, tristemente, cela il crollo che sta avvenendo nello spirito del Sunbro, la sue ricerca inizia a sembrargli vana, le domande si fanno sempre più pressanti nella sua testa e persino la sua enorme fede inizia a vacillare.
Nella sua ormai disperata ricerca, il Guerriero del Sole, si spingerà fino alle rovine di Lost Izalith, quelle che una volta era la florida città che ospitava il dominio della Strega di Izalith, prima che il suo tentativo di ricreare la Prima Fiamma generasse il Caos, dando i natali ai primi demoni, distruggendo la città e inondandola di lava.
Il disastro che ha generato la Culla del Caos, ha condannato Izalith ad essere infestata da creature immonde, come gli Insetti del Caos, un simpatico incrocio fra Satana ed uno scarrafone, con la tendenza al controllo della mente.
Nello specifico il loro capo, munito di dolcissimi occhietti rossi e di una peculiare coda illuminata.
Quando li incontrerai, nel caso tu abbia trovato una scorciatoia per arrivare qui per primo, caro Non Morto Prescelto, sterminali senza pietà, se ti sta a cuore Solaire.
Il tuo valoroso amico, infatti, si spingerà fin qui, nella sua ormai insensata ricerca e il contatto con l’insetto luminoso darà la spinta definitiva alla sua psiche, già pericolosamente in bilico.
Lo incontri, in caso non abbia ucciso questi simpatici cucciolotti, proprio in quel tunnel: il suo elmo è ormai andato, sostituito dall’insetto luminoso; fra spasmi e lamenti ti attaccherà brutalmente, costringendoti a combatterlo, mentre in uno sprazzo di lucida follia ti dice come abbia trovato la via, che quello è il suo sole, che lui è il suo sole.
Quando lo sconfiggerai, spezzandoti il cuore, il tuo più grande amico a Lordran riacquisirà un po’ di lucidità e morirà vedendo tramontare il sole, cadendo nel buio, lontano da tutto quello che ha sempre cercato.
La storia di Solaire, però, non deve necessariamente prendere una piega così shakespeariana.
Nel caso in cui la ditta di disinfestazione Non Morto Prescelto dovesse riuscire a debellare la colonizzazione del tunnel, Solaire passerebbe indenne da Lost Izalith, facendosi poi trovare pronto per il confronto finale proprio con Lord Gwyn.
La sconfitta del Lord del Sole, probabilmente, apre gli occhi a Solaire, che capisce quale sia il suo destino: tornare nel suo ciclo e sacrificarsi nel vincolare la Prima Fiamma, fungendo da carburante di umanità.
Un po’ come se lui fosse davvero, in fondo, un Sole ardente.
Il Suo Sole Personale
This post was published on 3 Giugno 2017 14:00
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