Recensione di Alessandro Ranaldi All’annuncio dell’ennesimo titolo di Sega ambientato in Giappone, credevo che avrei avuto a che fare con qualche altro Samurai nell’ormai noiosissimo Giappone dell’era feudale e invece, con enorme sorpresa, scopro che siamo nel lontanissimo 2080.
CHI AVRA’ LA MEGLIO!?!
In un Giappone futuristico e super tecnologico, diventato un leader mondiale nello sviluppo di tecnologie robotiche, vestiremo i panni di un soldato americano che dovrà, a tutti i costi, ostacolare il progetto di uno scienziato giapponese, che vuole sostituire agli umani i robot. Il vero problema nasce quando una società nipponica, andando contro ogni legge internazionale, lancia sul mercato un robot dotato di sembianze umane e di emozioni. Questa cosa turba, e non poco, gli Stati Uniti d’America che decidono di inviare in Giappone una Task Force di specialisti, guidata dal capitano Dan Marshall, un membro delle forze militari dell’IRTA (International Robotics and Technology Agency). L’impresa non sarà affatto facile; siamo alle prese con un esercito che tenterà di difendere in tutti modi non solo il suo territorio ma soprattutto il suo ultimo, e ben riuscito, esperimento tecnologico. Il nostro capitano Dan fortunatamente però, non sarà da solo. All’inizio di ogni missione ci sarà data la possibilità di scegliere due soldati (tra dieci a disposizione) da portare con noi. Ognuno dei personaggi avrà caratteristiche completamente diverse rispetto agli altri. Equipaggiamento e abilità esclusive, punti salute differenti che vi permetteranno di settare al meglio il vostro team a seconda dell’obiettivo da raggiungere.
FIDARSI E’ BENE…FIADARSI DI PIU’
Presentato e annunciato come un classico TPS, Binary Domain risponde, sia dal punto di vista del gameplay che dal punto di vista stilistico, allo standard comune del genere con orde di nemici da sconfiggere in scenari piuttosto caotici. Fortunatamente ci sono dei dettagli, di notevole rilevanza, che lo rendono unico nel suo genere.
Il Trust System, ad esempio, è una delle implementazioni sulle quali gli sviluppatori hanno puntato molto e, devo dire, che ci sono riusciti alla grande. Il nuovo sistema controllerà ogni vostra azione in modo da poter gestire il rapporto di fiducia e le relazioni che intercorreranno tra voi e i membri del vostro team. Il rapporto con i propri compagni, infatti, è stabilito da un “indicatore di fiducia”; maggiore sarà la fiducia nel leader, maggiore sarà la predisposizione nell’eseguire gli ordini. Sarà sufficiente, quindi, dare un ordine sbagliato o una risposta sbagliata per perdere la fiducia del vostro compagno di squadra e compromettere la buona riuscita della vostra missione.
La fiducia che il vostro team ripone in voi è davvero importante per sconfiggere al meglio i nemici,soprattutto perché si tratta di macchine complesse che non metterete facilmente KO. Prodotto della folle e super-avanzata tecnologia nipponica i robot reagiscono in base a dove vengono colpiti. Colpendoli alle gambe, cercheranno di raggiungere il riparo più vicino, mentre una volta decapitati continueranno comunque a fare fuoco. Se invece riusciremo a colpirli al braccio perderanno l’arma equipaggiata ma, sono sufficientemente intelligenti da raccoglierla con l’altro braccio e continuare a combattere. Del resto sono robot, se la testa non va le braccia continueranno ad andare! La cosa, poi, davvero sorprendente è che una volta privati di entrambi gli arti inferiori si avvicineranno a noi stringendoci in un abbraccio mortale! Di questa stessa intelligenza sono dotati anche i boss che incontreremo – caratterizzati da tantissimi pattern di attacco – e per sconfiggerli sarà necessario studiare anche delle strategie di squadra differenti. Il risultato finale è un’azione di gioco frenetica e senza sosta. Binary Domain vi consentirà di trascorrere una buona decina di ore, piuttosto entusiasmanti, in cui la componente narrativa, decisamente intrigante, vi spingerà ad andare avanti inesorabili verso la fine della vostra avventura soprattutto se, come me, siete degli appassionati di fantascienza.
NO ALLE STORIE D’AMORE!
Evitare di lavorare alla componente romantica e alla liaison amorosa del comandante per concentrarsi di più sul comparto multiplayer sarebbe stata utile a evitare l’unica pecca strutturale del titolo. L’esperienza online di Binary Domain è incentrata sul gioco di squadra – due squadre da 5 membri ciascuno. Sette modalità, ma solo una “tutti contro tutti” per il resto le solite “ruba bandiera” e simili alle quali ci siamo fin troppo abituati. Dal punto di vista grafico…chapeau! La realizzazione dei personaggi, dei nemici e delle ambientazioni è realizzata con una cura dei dettagli a dir poco certosina; anche le musiche sembrano adattarsi alle situazioni tanto da far pensare che siano state composte appositamente per il titolo. Ottimo lavoro anche sul doppiaggio che risponde benissimo anche ai comandi vocali del Kinect.
CONCLUSIONE
In conclusione Binary Domain inizialmente partito come un prodotto scommessa su cui non puntare il massimo si è rivelato un ottimo Third Person Shooter, con una storia degna di lode un gameplay innovativo, ricco di nuove idee che gli permettono di distinguersi dalla massa. Le pecche che abbiamo riscontrato sono essenzialmente nel sistema di copertura non perfetto e nel comparto multiplayer non entusiasmante. Per il resto il gioco ha tantissime caratteristiche gli garantiranno, quasi certamente, un grande successo.
8/10
This post was published on 24 Febbraio 2012 15:56