Sono ormai anni che non si sente più parlare di Jet Set Radio, amatissimo gioco di cui io stesso sono un grande fan. Nel tempo, la lacuna lasciata dal titolo non è mai stata colmata: niente di simile mi ha più tenuto tanto a lungo di fronte ad uno schermo come fece il titolo di Sega.
E’ con questa premessa che voglio parlarvi del prodotto di Midgar Studio e Fusty Game: Hover: Revolt of Gamers, un titolo futuristico 3D open-world di Parkour.
Nella metropoli futuristica di ECP17, su un pianeta sconosciuto di una lontana galassia, un Dittatore senza scrupoli chiamato Grande Amministratore ha messo in atto delle leggi anti-divertimento. Tutte le comunicazioni con la Unione Galattica sono state bloccate e qualsiasi forma di intrattenimento è stata bandita. In Hover: Revolt of Gamers saremo posti al comando di un gruppo di ribelli, chiamati Gamers, in guerra contro questa oppressiva dittatura esercitata dal Grande Amministratore.
Il Core Concept del gioco può riportare alla mente le gesta del Professor K e dei GG o, a grandi linee, il famoso romanzo 1984 di Orwell: ci ritroviamo perciò di fronte ad una trama già vista e rivisitata più volte in svariati videogiochi, libri e film.
La grafica del gioco sfrutta lo stile del cel shading e un design molto cartoonesco. Le ambientazioni, fresche, luminose, colorate e pulsanti di luci al neon, sono in grado di trasportarci efficacemente nel futuro.
Il gioco sfrutta ampiamente effetti visivi come il Motion Blur che, in combinazione con la ottima fluidità delle animazioni, crea un effetto grafico molto piacevole alla vista.
Le sfavillanti luci al neon sono onnipresenti nel titolo, a partire dagli accessori indossati dai personaggi e finendo con le insegne presenti per tutta la città.
Questi ben curati dettagli grafici sono in grado di donare ad Hover una atmosfera giocosa e divertente, facendoci quasi totalmente dimenticare l’ oppressivo regime dittatoriale che i ribelli – e noi nei loro panni – cercano di ribaltare con tutte le proprie forze.
Le sonorità elettroniche facenti parte l’original soundtrack di Hover, composte per la maggior parte dal talentuoso Cédric Menendez, pulsano di vita propria e riescono a rendere ogni partita una vera e propria “gara” ad alto tasso di adrenalina.
Alla composizione delle musiche ha preso parte anche Hideki Naganuma, storico composer
per le tracce di Jet Set Radio e Jet Set Radio Future, il quale è stato in grado di donare così al titolo quel “vibe” nostalgico e ricco di sentimento.
L’ unica pecca è la mancanza di doppiaggio dei vari personaggi di gioco, sia in game che durante le conversazioni: questo toglie profondità ai personaggi, rendendoli così piatti, sostituibili, poco importanti.
In Hover: Revolt of Gamers sono presenti differenti modalità di gioco tra cui il free roaming, corse, partite di gameball, missioni da spedizioniere come la consegna di oggetti e cibi, e tante altre, ma il principio del titolo non cambia: correre in una grandissima metropoli sfruttando tutti gli elementi dell’area per raggiungere il proprio obiettivo il prima possibile.
La struttura del titolo è semplice: per accedere ad una missione, dovremo andare a parlare con il personaggio interessato e subito questa inizierà. In base a quanto tempo impiegheremo per completarla, sbloccheremo determinate ricompense.
Ogni personaggio dispone di una griglia di abilità che potrà essere riempita utilizzando degli appositi chip, ognuno dei quali darà bonus ad una delle statistiche base del personaggio: Forza, Velocità, Grind, Salto, Energia e Hacking.
I controlli di Hover sono molto semplici: WASD per i movimenti, Maiuscolo sinistro per le acrobazie e il mouse per il direzionamento. La classica impostazione tastiera + mouse non risulta assolutamente fastidiosa, ma se per qualche motivo non dovesse essere di vostro gradimento, il titolo di Midgar Studio e Fusty Game supporta anche l’ utilizzo di joypad.
Nonostante la grandezza della città di ECP17, spesso ci imbattiamo di fronte ad errori di level design abbastanza gravi: ringhiere per il grinding inserite solamente per effettuare trick (e non per dare più corpo e realismo alla ambientazione) e difficoltà nell’elevazione verticale sono forse le due più grandi pecche di Hover: Revolt of Gamers.
Il titolo non è inoltre esente da bug minori ma, per fortuna, questi non rovinano minimamente l’esperienza di gioco.
I personaggi del titolo, 10 in totale, potranno essere sbloccati dopo aver superato una serie di sfide. Ognuno di questi personaggi vi lancerà una sfida e al completamento della stessa vi regalerà il suo “DNA Kit”. Questo speciale kit vi permetterà di “Clonare” il personaggio che vi ha affidato la missione e creare così un nuovo membro da aggiungere alla vostra squadra. Ogni Personaggio ha determinati pregi e difetti che verranno combinati con l’enorme scelta di chip da inserire nella griglia di abilità: per questa ragione risulterà molto difficile trovare più giocatori con la stessa build.
Questo titolo ha un enorme fattore di rigiocabilità anche in considerazione del fatto che le missioni possono essere completate in moltissimi modi diversi con altrettanti percorsi differenti.
Qualora le missioni principali del gioco si rivelassero noiose agli occhi dei giocatori più incalliti, Hover: Revolt of Gamers offre un editor di sfide semplice ed intuitivo all’ interno del titolo stesso. Ogni giocatore potrà creare la propria sfida personale e giocarla sia in modalità giocatore singolo che in multiplayer.
Un’altra caratteristica che rende Hover un titolo in grado di farvi perdere la cognizione del tempo è appunto la possibilità di unirsi online ad altri giocatori provenienti da tutto il mondo.
Non sarà necessario cercare dei server ed accedervi, in quanto Hover dispone di una semplicissima opzione di multiplayer drop-in: si dovrà solamente selezionare l’opzione di gioco online, in qualsiasi momento della partita, per venire catapultati in un ‘server’ abitato da altri Gamers come voi.
In modalità mutigiocatore potrete cooperare o sfidarvi a vicenda: questa oppurtunità rende Hover un titolo perfetto per un po’ di azione e parkour in compagnia.
Hover: Revolt of Gamers è sicuramente un titolo di buona fattura, in grado di far perdere la cognizione del tempo agli utenti catapultandoli in un mondo futuristico ben architettato e di far ricordare, ma non rimpiangere, ai giocatori le ore spese su Jet Set Radio.
This post was published on 15 Giugno 2017 15:00
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