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Recensione MotoGP 17

Quando mi hanno chiesto di occuparmi di MotoGP 17, ovvero l’ultima fatica dell’italianissima Milestone, da buon appassionato di corse automobilistiche, F1 e videogiochi di macchine, ho ingenuamente pensato, cosa cambierà mai? La risposta, in una parola è: TUTTO. Questo titolo infatti ci18 porta direttamente in sella ad uno dei mostri del campionato mondiale di motociclismo, pronti a farla andare come un Valentino Rossi de noantri, immaginando nella nostra testa il commento di Guidone Meda che ci sprona ad aprire il gas a manetta. E allora tutti in sella e vediamo che effetto ci ha fatto questo gioco.

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Il PRIMO APPROCCIO

MotoGP 17 si presenta accattivante fin dalle primissime schermate, forte della grande esperienza nel settore corse su due ruote degli sviluppatori e grazie ad un pacchetto licenze praticamente onnicomprensivo. La prima prova l’abbiamo fatta, ovviamente, con il nostro Valentino Rossi, proprio sul tracciato del Mugello. Un breve filmato ci introduce alla pista (località, caratteristiche, record) proiettandoci poi direttamente nel nostro box. L’opzione più interessante qui è il settaggio della moto attraverso la comunicazione di specifici problemi al nostro meccanico. Questo fa si che a differenza di molti altri giochi simulativi, se ad esempio abbiamo un problema di sottosterzo e nella vita non abbiamo studiato ingegneria e non sappiamo come regolare molle, carichi e sospensioni, potremo semplicemente dirlo al nostro ingegnere che ci comunicherà la scelta più idonea. Chi ha competenze tecniche sarà sempre avvantaggiato nel poter regolare la moto al millimetro, ma cosi anche tutti gli altri sono aiutati. Una volta regolate le ultime cose siamo pronti per inforcare e partire.

Pronti per il semaforo verde?

HAI BISOGNO DI UN AIUTO?

Una volta in moto è impossibile non perdersi nel notare l’altissimo livello di dettaglio della nostra Yamaha e del nostro pilota. Ogni colore, ogni sponsor, ogni dettaglio è riprodotto fedelmente al 100%, e devo dire che arrivare in staccata e vedere il nostro Vale allargare il piede a martello fa un certo effetto. I comandi sono abbastanza intuitivi, c’è un tasto per l’acceleratore, uno per il freno anteriore e uno per il posteriore, le marce e la fondamentale gestione analogica del corpo del nostro pilota in sella. E’ possibile tuttavia regolare il livello di difficoltà del gioco e delegare alla CPU alcuni aspetti della guida, come l’abbassarsi autonomamente sulla carena, aiutarci nell’inserimento delle marce e unire i due freni in un unico pulsante. Le prime ore di gioco, effettuate con l’uso degli aiuti per prenderci la mano, sono state parecchio impegnative. La moto a volte è sembrata pesante, rendendomi davvero difficile capire come effettuare gli inserimenti in curva. La situazione è migliorata solamente con la disattivazione degli aiuti. Per assurdo infatti, se senza aiuti risulta molto più facile perdere il controllo della nostra due ruote e volare a terra, è anche molto maggiore la sensazione di controllo che avremo sulla stessa. Gestire i due freni in maniera indipendente è fondamentale per prepararsi l’ingresso in curva e poi aprire il gas per uscirne con la giusta cattiveria. A volte la moto scoderà, si impunterà e starà a noi domarla. Lasciar scivolare il posteriore in curva, nonostante qualche volta ci mandi a conoscere l’asfalto da vicino, è puro godimento di guida.

MOLTI PILOTI, TANTI STILI DIVERSI

L’idea che mi sono fatto, provando e riprovando, è che proprio come nella realtà, in MotoGP 17 ci sono diversi stili di guida e ognuno deve trovare il più congeniale a sé. Avremo piloti estremi che piegano quasi aggrappandosi alla moto, e piloti più equilibrati, meno propensi a guidare in modo estremo. Ogni pilota ha quindi un alto livello di personalizzazione, diviso in varie voci. Il pacchetto licenze è talmente ampio che potremo passare dai piloti delle tre categorie ufficiali della MotoGP 17 (MotoGP, Moto2 e Moto3) ai piloti storici, come il compianto Nicky Hyden o il romano Max Biaggi, arrivando fino ai piloti della vecchia categoria 500 e precedenti. Avete voglia di correre con un esordiente Valentino Rossi in 125? Con questo gioco potete farlo! E questo aspetto aumenta a dismisura la longevità di un titolo già ricchissimo di contenuti e modalità.

Correre sotto la pioggia non è mai facile

SFIDE PER TUTTI I GUSTI

Le modalità sono l’altro piatto forte di questo titolo. Si passa dalle canoniche prove a tempo, dove provare e migliorare, alle simulazioni di gara o di stagione intera. La parte più interessante però, tolta la modalità online dove sfidare altri centauri, è rappresentata dalla carriera manageriale. Qui infatti dovremo gestire un nostro team corse, dalla creazione di un giovane pilota, fino a portarlo ai vertici del motociclismo internazionale. Una volta impostate le formalità, come nome e nazionalità, andremo a scegliere il nostro stile di guida. Dovremo personalizzare tuta e caschi (con tanto di guanti e stivaletti), comprare una moto usando un budget a nostra disposizione e usufruire di una wild card per partecipare alla nostra prima gara di Moto3. Il feedback di una Moto3 è totalmente diverso da quello di una MotoGP. A partire dal rumore del motore, passando per la velocità di punta, fino ad arrivare ad un comportamento in curva totalmente diverso. Questa modalità ci permette di prendere confidenza con il nostro nuovo mezzo, ponendoci obiettivi sempre crescenti e unendo una spiccata componente manageriale con l’utilizzo dei crediti che man mano faremo.

IL COMPARTO GRAFICO

Graficamente MotoGP 17 sfrutta ancora il vecchio motore grafico di proprietà di Milestone. Nonostante grazie a questa scelta il gioco riesca a girare sempre fluido a 60fps, qualcosa viene perduto a livello di grafica generale. La qualità delle texture dei circuiti, degli spalti e del pubblico su di essi, unito al rendering di luci e filtri, non sempre riescono a tenere il passo con le produzioni più recenti della concorrenza. Si salvano unicamente le moto, che risultano nettamente più curate del resto della produzione. Da questo punta di vista l’idea che ci siamo fatti è quella di un gioco che ha puntato tutto sulla qualità della simulazione, sulla solidità di un motore ultra rodato e su un pacchetto licenze straordinariamente ampio, concedendo qualcosa ai vezzi puramente estetici.

La staccata, momento chiave di ogni GP

IL GIUDIZIO FINALE

Il giudizio finale su questo MotoGP 17 è sicuramente positivo. Da un lato abbiamo un’enorme varietà di licenze, piloti e moto da poter guidare. Ogni moto con un feeling diverso ed ogni volta da dover imparare e padroneggiare. Abbiamo diverse modalità interessanti e la guida è sicuramente il punto forte di questo titolo. Dall’altro abbiamo qualche pecca grafica e gli atavici problemi nella gestione di alcune collisioni e nella IA avversaria. Alcuni incidenti infatti ancora non riescono a riprodurre il realismo che invece trasuda da tutte le altre situazioni di gioco. Per tutti gli amanti della MotoGP questo è, per forza di cose, IL GIOCO da comprare. Per tutti gli amanti delle moto in generale è un gioco che forse fatica un po’ ad aggiungere qualcosa rispetto agli altri giochi della stessa casa, mentre ci sentiamo di raccomandarlo caldamente a tutti coloro che si avvicinano per la prima volta a questo tipo di simulazione. A conti fatti è un buon prodotto ufficiale che sfrutta a dovere le licenze ed è in grado di regalare molte ore di divertimento.

MotoGP 17 è un gioco che riesce a portarci diritti nel campionato mondiale di motociclismo. Grazie alle tantissime licenze presenti e alle fantastiche sensazioni di guida, riesce a compensare una grafica leggermente al di sotto degli standard attuali e qualche problema nelle collisioni e nella IA dei nostri avversari. Un titolo che va assolutamente acquistato per tutti gli appassionati della MotoGP e che non vedono l’ora di imitare le gesta dei loro beniamini.

Grazie aMilestone

This post was published on 18 Giugno 2017 12:00

Mauro Zini

Collaboratore presso Lineadiretta.it e Player.it. Appassionato di libri, cinema, serie Tv e videogiochi. Nerd da quando non era di moda esserlo. Coach di basket e istruttore di minibasket accreditato presso la FIP.

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