Per colpa di un incidente sul lavoro, in Completely Stretchy vi ritroverete un singolo braccio elastico come gomma: un po’ Elastigirl, un po’ Rufy, userete il nuovo potere per recuperare le particelle energetiche andate perdute con l’incidente e per risolvere i problemi degli abitanti di un buffo mondo poligonale.
Uno spiderman un po’ ubriaco che col suo braccio allungabile oscilla tra i palazzi per risolvere i problemi di tutta la città e allo stesso tempo collezionare le piccole creature che danno energia a questo strano mondo abitato da esseri un po’ umanoidi e un po’ completamente deformi, dai grandi occhi tondi e neri. Le premesse sono allettanti per una piccola avventura indie che per il completamento vi richiederà appunto di esaudire tutte le richieste degli abitanti e trovare ogni particella sparsa per la mappa.
Lo stile grafico poligonale e dai colori pastello è sicuramente caratteristico e ben si addice a questo mondo così alieno e stravagante, dove queste creature sono impegnate in attività quotidiane che risultano però estremamente divertenti per via delle buffe forme e dei versi di questi personaggi assurdi. Non mancano però difetti che hanno reso l’esperienza sicuramente meno divertente.
Intendo, sia dalle pareti che dal gioco. I comandi sono intenzionalmente “wonky“, traballanti e a tratti imprecisi per aumentare la comicità, tuttavia, ciò rende estremamente difficili alcune sfide (parliamo soprattutto di quelle in cui bisogna raggiungere un obiettivo senza toccare mai terra) e comporta anche parecchia motion sickness. La visuale in prima persona di per sé non aiuta con la nausea da movimento, ma Completely Stretchy diventa addirittura ingiocabile per più di quindici minuti di fila.
Anche l’assenza di una trama rende un po’ inconcludente portare avanti le missioni, non aiutando a restare attaccati al gioco. Inoltre, non è previsto un sistema di aiuti o suggerimenti per trovare gli oggetti missione mancanti, quindi si può finire a girovagare per le tre aree di gioco all’infinito, dovendo alla fine rivolgersi a guide e walkthrough esterni. Simpatiche però le interazioni con gli NPC che hanno una scrittura bizzarra e sempre imprevedibile che strappa parecchie risate, oltre a easter egg e reference alla cultura pop.
Completely Stretchy è un simpatico passatempo per chi cerca un gioco con un bel po’ di follia e bizzarrie, ma l’assenza di direzione e la forte tendenza a provocare motion sickness rendono le sessioni di gioco brevi e abbastanza inconcludenti. Ci si fa due risate coi personaggi assurdi e i loro dialoghi, ma l’effettivo gameplay non colpisce, diventando a volte frustrante per via dei movimenti imprecisi o dell’assenza di suggerimenti sulla posizione degli oggetti mancanti.
This post was published on 18 Dicembre 2024 23:00
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