Recensione Fantasian Neo Dimension | (PS5) | Il papà di Final Fantasy torna su console (ed era ora!)

Fantasian Neo Dimension

Senza dubbio da qualche anno a questa parte il genere dei JRPG, o japanese role playing games, sta vivendo un lungo momento felice. Sono usciti diversi giochi, tra cui anche il recentissimo Metaphor ReFantazio, che hanno fatto molto parlare di sé per la bontà e anche brand storici si stanno riposizionando in maniera intelligente all’interno del panorama odierno (quest’anno ne abbiamo recensiti 2 particolarmente interessanti, ovvero YS X Nordics e Romancing Saga 2), con risultati ottimi di critica e coraggiosi dal punto di vista commerciale.

Fantasian si posiziona qui, anche se ha una storia produttiva leggermente diversa: il gioco, infatti, nasce in seno a Apple, che lo ha finanziato per rendere più golosa l’offerta del suo Apple Arcade. Tutto questo è stato fatto ingaggiando Mistwalker, ovvero una piccola software house nipponica con a capo Hironobu Sakaguchi, conosciuto dai più come il leggendario creatore della saga di Final Fantasy, ancor più di Persona il brand di JRPG più conosciuto in occidente.

Nonostante il plauso della critica, Fantasian non aveva incontrato i favori del pubblico, complice anche una piattaforma, quella smartphone, che non incontra i gusti di molti videogiocatori, desiderosi di una versione più accessibile a portata di pad. Complice una collaborazione con Square Enix, la casa che oggi pubblica Final Fantasy (qui la recensione del bellissimo Final Fantasy VII Rebirth), Fantasian però è arrivato anche nei salotti e sui televisori di tutti con una riedizione particolare.

Fantasian Neo Dimension, infatti, questo è: una versione riadattata e particolarmente arricchita del videogioco per Apple Arcade, con tutta una serie di nuovi contenuti e nuove opportunità derivanti dalla volontà di Mistwalker di fornire una versione definitiva della sua opera. Più di un mero porting, quindi, ma una riedizione celebrativa che esalta ulteriormente le caratteristiche che hanno fatto sì che Fantasian riuscisse a conquistare una piccola fetta di pubblico.

Ancor più bello di quanto non lo fosse già

Fantasian Neo Dimension

Fin dai suoi primissimi annunci, Fantasian Neo Dimension si è fatto riconoscere per una cura maniacale della costruzione del mondo. Questo lo si deve alla felicissima scelta, fatta in seno alle limitazioni tecniche dell’iPhone su cui originariamente è uscito il gioco, di utilizzare degli sfondi pre-renderizzati per accogliere i modelli tridimensionali dei personaggi.

Questi sfondi pre-renderizzati, poi, a differenza di quanto accaduto con i videogiochi per PlayStation 1, sono stati realizzati attraverso diorami fisici artigianali, a cui poi è stato applicato un processo di digitalizzazione. Il risultato finale è quello di avere un mondo di gioco particolarmente fascinoso, in cui la dimensione materica risulta tangibile e super affascinante agli occhi del giocatore.

Fantasian Neo Dimension

Tutto questo viene ulteriormente impreziosito dal balzo tecnico permesso dalle console su cui il gioco adesso gira, con una risoluzione che può arrivare al 4K e che finisce per dare ulteriore lustro a già un grande gusto nella costruzione delle scenografie.

Per rendere l’esperienza ancora più galvanizzante, Mistwalker ha fatto una scelta piuttosto curiosa: ha dato ai giocatori la possibilità di poter modificare la BGM con alcune delle canzoni più iconiche del brand Final Fantasy, potendo vantare la collaborazione con Nobuo Uematsu in persona. Non una scelta che abbiamo apprezzato in pieno, più che altro perché rischia di essere un po’ controcorrente nei confronti della grande cura posta nella costruzione del mondo e delle atmosfere.

Vecchi problemi, nuove soluzioni

Già la versione iOS di Fantasian presentava una soluzione molto interessante al problema degli “incontri casuali” che tartassano gli appassionati di JRPG, e in questo Neo Dimension non è cambiato minimamente. Parliamo del Dimengeon System, che consente di accumulare incontri casuali così da affrontarli successivamente all’interno di un’apposita arena, permettendo la pianificazione di strategie complesse.

Queste strategie vanno veicolate attraverso un sistema di combattimenti a turni puro, come quello di Final Fantasy X, con diverse raffinazioni in più. Ad esempio gli attacchi vanno indirizzati secondo traiettorie personalizzate, così da colpire contemporaneamente più nemici o bypassare difese, senza contare l’importanza dell’utilizzo dei buff.

Fantasian Neo Dimension

C’è giusto un “ma” da tenere in considerazione: a causa della sua natura, il sistema Dimengeon tende a rendere tutti gli scontri al di fuori di quelli nell’arena custom poco interessanti, in quanto poco remunerativi o semplicemente esosi in termini di tempo. Sarebbe bastato aggiungere dei drop esclusivi durante i fight più normali per risolvere il problema! A causa della presenza del Dimengeon Gimmick (elementi a schermo che, se inclusi negli attacchi, li potenziano), infatti, gli scontri accumulati risultano essere sempre più interessanti e divertenti da fare di quelli normali.

Il sistema di crescita e potenziamento dei personaggi è legato alle growth map, dove è possibile utilizzare una risorsa collegata al level-up per sbloccare bonus e abilità in maniera non troppo dissimile da una classica sferografia. La presenza di ramificazioni all’interno di questa mappa, inoltre, funge da incentivo all’esplorazione attenta degli scenari e al completamento delle quest secondarie, in quanto parliamo di bivi sbloccabili soltanto dopo aver soddisfatto determinati requisiti.

Qualche contenuto in più non guasta mai

Fantasian Neo Dimension

Tra le aggiunte contenutistiche che troviamo in Fantasian Neo Dimension troviamo una delle cose preferite dagli appassionati di JRPG: i dungeon facoltativi. In questo caso Mistwalker ha costruito il Void Realm, in cui è possibile affrontare gli scontri più difficili del gioco! Oltre al Void Realm, Neo Dimension ha aggiunto il New Game + e il livello di difficoltà “normal”, in quanto l’originale era tarato sull’offrire un’esperienza “hard” nei confronti di tutti i giocatori.

Non si sentiva la necessità di aggiungere chissà che altro, anche perché il gioco è rimasto fino a questo momento alieno al mondo delle console. Certo, il porting non è esente da qualche criticità di carattere tecnico come gli sporadicissimi crash che hanno interessato l’edizione Switch da noi provata o la non-rifinitura dell’interfaccia per adattarsi alle necessità delle console; niente di troppo grave o che non riesca a far limato via con le primissime patch!

Resta invece intatto il “problema centrale” del Fantasian originale, ovvero la grande differenza di respiro che c’è tra la prima e la seconda parte del gioco. Questo perché la seconda parte è molto più “aperta” in termini ludici, perdendo però molto mordente narrativamente parlando e andando a buttare alle ortiche tutto quello che di buono si era fatto nella prima metà.

Conclusione

Fantasian Neo Dimension è un porting realizzato con cura, aggiungendo contenuti che possono interessare i giocatori e fornendo tutta una serie di miglioramenti all’esperienza di gioco, già molto buona, dell’esperienza originale. Questo videogioco, figlio illegittimo di Square Enix e Mistwalker, trasla l’esperienza di uno dei migliori videogiochi tradizionali figli dell’epoca smartphone all’interno dell’esperienza console con grande classe, con grande gioia di chiunque riuscirà a provarlo.

PRO

  • Meccaniche interessanti
  • I diorami sono meravigliosi
  • Colonna sonora di qualità
  • Gameplay classico con dei twist imperfetti ma divertentissimi
  • Il giusto grado di varietà

CONTRO

  • La seconda metà del gioco ha una narrativa meno interessante della prima
  • Crash sporadici su switch
  • Interfaccia migliorabile

Se hai letto tutta la recensione (e l'hai letta per davvero tutta senza imbrogliare) puoi cliccare qui sotto per scoprire il voto:

8

Storia - 7.5 / 10

Grafica - 7.5 / 10

Longevità - 8.5 / 10

Gameplay - 8.5 / 10

Sonoro - 9 / 10