Spike Chunsoft torna alla carica sul genere investigativo con una nuova IP dopo il successo di Danganronpa. Master Detective Archives: RAIN CODE Plus è la versione migliorata del gioco che è stato inizialmente un’esclusiva Nintendo Switch. Sarà disponibile su PS5 dal primo ottobre con alcuni contenuti aggiuntivi, ma è un titolo che vale la pena recuperare?
Risvegliatosi in uno stanzino della stazione dei treni, Yuma Kokohead non sa più chi è per via di un patto stretto con una dea della morte, l’avvenente Shinigami che lo accompagnerà nella risoluzione dei casi grazie al suo potere di visualizzare il Labirinto dei Misteri: questo scenario onirico e inquietante materializza i misteri del mondo reale trasformandoli in luoghi e personaggi grotteschi, allucinogeni.
Per risolvere i casi, il protagonista dovrà analizzare le scene del crimine, cercare informazioni, interrogare testimoni e sconfiggere i nemici con le sue intuizioni e argomentazioni, in un gameplay che mescola investigazione e azione. Yuma sarà sempre affiancato da un investigatore diverso proveniente dall’Organizzazione Mondiale dei Detective, dotato di un potere unico, il Forte Forense, come la capacità di riavvolgere il tempo o di camuffarsi in un lampo.
Rain Code ci è sembrato parecchio guidato nelle sue soluzioni, tra segnalini in mappa che ti indicano con chi parlare per ricevere informazioni rilevanti e una barra della vita abbastanza indulgente che permette svariati tentativi, riducendo quindi la sfida (che può essere diminuita ancor più livellando le abilità del protagonista che per esempio riducono le opzioni di scelta, semplificando la stessa). L’esperienza investigativa risulta però piacevole grazie alla divertente scrittura di personaggi sopra le righe e casi avvincenti nella grigia città Kanai Ward, controllata dalla losca Amaterasu Corporation.
Se oltre all’investigazione in purezza apprezzate le visual novel, i lunghi dialoghi (interamente in italiano) e le scenette buffe in pieno stile nipponico allora troverete divertente questa folle avventura dai tratti maturi. Ricordiamo infatti che il gioco è PEGI 16, sia per l’ovvia presenza di cadaveri e di immagini che potrebbero urtare i più sensibili, sia per gli spiccati riferimenti sessuali di Shinigami.
La versione Plus migliora la qualità grafica implementando il 4K, riduce i tempi di caricamento (che sono infatti brevi e poco invadenti) e aggiunge la galleria multimediale, dove potrete rivedere tutti i filmati di gioco e ascoltare la degna colonna sonora.
Inoltre sono inclusi tutti i DLC rilasciati precedentemente, cioè 5 Sottostorie con protagonisti gli altri Master Detective. Queste sono la più grande delusione di Rain Code poiché estremamente brevi e prive di gameplay: si completano tutte in un’oretta appena, non sono dei casi extra, ma più delle scene da visual novel e su Nintendo Switch stavano all’elevato prezzo di 16€.
I casi intriganti e lo stile eccentrico salvano Master Detective RAIN CODE Plus da un gameplay un po’ troppo guidato e incentrato su minigiochi. Eccetto per qualche fase particolarmente lenta, il gioco scorre e diverte per oltre 30 ore grazie anche a un buon adattamento italiano. Comunque un degno successore di Danganronpa che i fan della serie non possono perdersi, tra personaggi sopra le righe dotati di poteri unici, battaglie a colpi di intuizioni e una birichina dea della morte come compagna.
This post was published on 23 Settembre 2024 19:00
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