Age Of Mythology Retold | Recensione (PC) | Prostagma?

Se oggi per lavoro scrivo testi sulla rete il merito (o la colpa) è di Age Of Empires 2 e Age Of Mythology. Ho letteralmente fatto un corso di dattilografia accellerata imparando a scrivere le parole necessarie per attivare i trucchi nei vari giochi; non stupirà nessuno, quindi, sapere che la prima cosa che ho fatto una volta avviato Age Of Mythology Retold è stato premere INVIO sulla tastiera, premere CAPS LOCK e digitare con una velocità impossibile, animato da una memoria muscolare vicina vicina per precisione a quella che uso per camminare, le seguenti due parole

O CANADA

Spawnato in corrispondenza del mio centro città ho trovato lui: il mio cucciolo, il mio amore, il mio compagno di giochi; l’orso laser, la mia preferita di tutta una serie di unità folli che all’epoca Ensemble Studios decise di inserire dentro il gioco e che. Nel 2024 l’orso laser c’è, fa ancora i suoi versi stralunati ed è potentissimo, anche se non come il buon vecchio Osiride che si può richiamare dall’interfaccia dell’editor di gioco.

Cosa non funziona? Qualche dettaglio

Partiamo subito dalle cose che non vanno: Age Of Mythology Retold ha ancora bisogno di qualche ritocchino per essere considerato un capolavoro ma è esattamente sulla strada giusta per diventarlo nel giro di qualche patch. L’idea alla base di Age Of Mythology è ancora lì sotto, bellissima e divertente come non mai, le modifiche agli equilibri e i ribilanciamenti sono ben pensati e interessanti, gli upgrade grafici sono esteticamente coerenti con quanto il gioco ha presentato finora, etc etc etc.

Dove il gioco non va è nel suo livello di pulizia e, sopratutto, nell’interfaccia che per quanto funziona è esteticamente sgradevole. AOM Retold ha forse uno dei peggiori menù principali tra quelli dei videogiochi usciti negli ultimi anni, senza considerare che anche l’interfaccia in game non ha granché di inelegante e non sempre le icone comunicano in maniera diretta ciò che fanno.

L’unico altro problema da menzionare è legato ad alcune delle nuove feature che, per motivazioni di testing, hanno ancora qualche bugghettino quà e la da risolvere. Se si utilizzano i preset per far raccogliere le risorse agli abitanti, ad esempio, ci si ritrova spesso con un indicazione a schermo legati al conflitto tra due abitanti per coltivare la stessa fattoria, etc etc; anche qua bruscolini e niente che non si possa risolvere con un paio di patch.

Altra nota che farà storcere il naso a qualcuno: il gioco è stato interamente ridoppiato, in tutte le varie lingue. Noi Italiani nello specifico ci siamo persi un doppiaggio a suo modo iconico e la cosa non può che far un po’ di dispiacere ai più nostalgici.

Cosa funziona? Tutto il resto benissimo!

La ciccia di Age Of Mythology Retold è ancora tutta lì, a oltre venti anni di distanza, e con una lunghissima serie di modifiche che sarebbe impossibile elencare una ad una. La Joint Venture di World’s Edge, Forgotten Empires, Tantalus Media, CaptureAge e Virtuos Games ha messo sul piatto tutto il possibile per aggiornare e migliorare l’esperienza di gioco, anche in un ottima multigiocatore, senza snaturarne l’animo.

In generale il lavoro fatto sul bilanciamento va a risolvere alcuni dei problemi che hanno caratterizzato il gioco originale: le abilità degli eroi e delle creature mitiche sono diventate attivabili a piacere, alcuni glitch sono stati risolti (ad esempio ora le Idre non si potenziano più distruggendo gli edifici) e, più in generale, sono state bilanciate verso il late game tutte quante le unità, permettendo a molte più strategie di diventare effettivamente utili nel lungo periodo.

Il cambiamento forse più grande in assoluto è legato ai poteri divini, ovvero uno degli elementi di maggiore rottura del gioco rispetto il suo padre putativo AOE2. I poteri divini in Age Of Mythology erano gli assi nella manica che permettevano di ribaltare le sorti della partita bypassando difese e creando pesanti squilibri, una singola volta soltanto. Nell’ottica di modernizzazione del titolo gli sviluppatori hanno pensato bene di rivederli e di renderli poteri ripetibili nel tempo al costo di risorse e con cooldown di diversi minuti, così da renderli utilizzabili anche in late game e in maniera più proattiva.

Non mancano poi montagne di accorgimenti legati alla quality of life del giocatore, come impostazioni per l’autoesplorazione, possibilità di automatizzare parzialmente l’economia, possibilità di gestire code di produzione di unità e tanto, tanto altro ancora. Davvero un lavoro con i fiocchi.

Una montagna di contenuti

Purtroppo l’esperienza multigiocatore di chi vi parla è stata quantomeno limitata, un po’ per le strette tempistiche della recensione, un po’ perché c’è stato così tanto da provare all’interno del gioco che il multigiocatore è passato in secondo piano. 

Dal punto di vista contenustico, infatti, Age Of Mythology Retold ha tanto da offrire al suo giocatore: oltre alle 2 campagne per gioco base ed espansione, Retold introduce anche una campagna dedicata al pantheon vichingo tutta da scoprire. A questo bisogna poi aggiungere anche le battaglie mitiche, ovvero scenari realizzati dagli sviluppatori che vengono aggiunti all’arsenale di contenuti del gioco con il passare del tempo.

A questo si aggiungono anche dettagli non di poco conto: il gioco ancora presenta l’editor, c’è completo supporto alle mod e ci sono già tanti contenuti che si possono provare direttamente dal menù in questione. Il numero di ore di gioco rispetto all’originale, quindi, è direttamente raddoppiato.

Conclusioni

Age Of Mythology Retold è la riproposizione quasi perfetta di un videogioco che è invecchiato bene e che è stato rimesso a nuovo per l’occasione. Nonostante in termini di interfaccia si potesse fare di più e nonostante la pulizia grafica sia potenzialmente migliorabile, il lavoro fatto da World’s Edge, Forgotten Empires, Tantalus Media, CaptureAge e Virtuos Games è di assoluta qualità, proponendo un aggiornamento fedele all’originale con gli spigoli giusti limati per l’occasione.