Potrei chiudere già qui al primo rigo la recensione di Unicorn Overlord perché quella frase nel titolo definisce l’intera esperienza di gioco. Non sto scherzando, questo gioco può essere idealmente riassunto come un JRPG tattico che tenta di far vivere al giocatore una letteratura cavalleresca immaginaria.
Ammetto di non essere stato chissà quanto attratto dal gioco la prima volta che vidi un trailer. Sì, certo, pixel art e giochi di strategia toccano le mie corde, ma erano le schermate di combattimento automatico che mi lasciavano perplesso.
Solitamente l’auto-battling è una meccanica che ho visto in quei giochi per cellulare che servono solo a venderti pacchetti di valute virtuali e oggettini sbrilluccicosi che permettono di velocizzare il tempo… Ovviamente mi sono sbagliato di grosso!
Lo studio di sviluppo giapponese Vanillaware potrebbe aver creato il suo personale capolavoro. Atlus, il publisher, invece aggiunge al suo mazzo di carte un Jolly che può variare le sue mosse. Come avrete sicuramente capito da questa introduzione, non ci sono mezzi termini per parlare di Unicorn Overlord.
Unicorn Overlord è un vastissimo mondo fantasy popolato da diverse razze, dove le ambientazioni sono coccolate da un level design in favore di telecamera a tre quarti per esaltarne la grafica 2DHD, e dove le musiche sinfoniche accompagnano ogni piccolo movimento del giocatore come se fosse un gesto eroico.
Il giocatore assiste estasiato a una lunga storia di ribellione dove le avventure di un manipolo di cavalieri esiliati trainano la rivolta contro gli usurpatori al trono, scuotendo le coscienze di un intero continente.
Il tutto accade in un viaggio che passa attraverso le storie di tanti, tantissimi personaggi che sono praticamente dei collezionabili in pixel art da allenare, livellare ed evolvere e promuovere. È interessante scoprire anche come le storie di queste persone si intreccino tra loro o con la trama principale.
Nel suo nucleo, il gameplay è esaltazione pura della strategia, dove l’azione in tempo reale nell’overworld fatta di posizionamenti e movimenti di truppe intere è subordinata alla turnazione dei combattimenti automatici.
Entrambe queste caratteristiche di gameplay sono a loro volta soggette ai piani mentali del giocatore che mescola, organizza e stratifica mosse, equipaggiamenti e poteri tipici dei JRPG, senza trascurare la foga e l’ansia del piazzamento tattico in tempo reale tipico di RTS come un qualunque Total War o Age of Empires.
Quando Unicorn Overlord è arrivato nelle mie mani, sono rimasto folgorato dalla mole di contenuti, dal piacere della scoperta continua che arriva anche dopo 30-40 ore di gioco, e soprattutto dalla profondità strategica con cui è possibile affrontare ogni minimo combattimento. In quest’ultimo senso, Unicorn Overlord è una coccola eterna a quei giocatori che cercano la build perfetta per ottimizzare gli scontri, quello smanettamento pre-battaglia che rende efficiente le squadre di combattenti in campo.
This post was published on 8 Aprile 2024 14:30
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