Phoenix Wright è nei guai dopo aver apparentemente mostrato in tribunale prove falsate nel suo ultimo caso in Ace Attorney: Trials and Tribulations. Prosegue da qui la storia dell’avvocato Capcom più famoso dei videogiochi, con la Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy, seconda collection di remastered che raccoglie il quarto, quinto e sesto capitolo della serie, narrativamente collocati dopo la prima trilogia Phoenix Wright: Ace Attorney Trilogy che riproponeva i primi tre capitoli della serie in alta definizione.
Dopo avervi già parlato in anteprima delle maggiori novità integrate in questa trilogia, vi presentiamo oggi la recensione completa di questa ricca remastered per veterani e novizi in cerca del miglior modo per giocare ad Ace Attorney: Apollo Justice, Dual Destinies e Spirit of Justice nel 2024. La versione da noi giocata è quella per PlayStation, ma il gioco verrà rilasciato il 25 gennaio anche su PC, Xbox e Nintendo Switch.
Tre trame memorabili
Ace Attorney è una serie che fa da sempre della narrativa il suo punto focale: passerete davvero tanto tempo a leggere testi, per di più inglese; questo implica un requisito per potersi godere l’esperienza: senza una buona conoscenza della lingua è necessario un certo livello di impegno per comprendere tutto (ma a nostro dire ne vale comunque la pena). Di certo l’assenza di localizzzione italiana un minimo pesa: avrebbe reso il titolo maggiormente accessibile nel nostro paese ma se si conosce l’inglese ci si possono godere giochi di parole incredbili che arricchiscono ulteriormente il racconto di questi bizzarri personaggi.
Sono proprio loro a rendere Ace Attorney una serie iconica dal 2001, personaggi esagerati, caratterizzati in maniera ricca, drammatici ed eclatanti, che alla barra mostrano tutte le loro sfaccettate emozioni. Assassini, ladri, bugiardi, non si sa mai di chi ci si può realmente fidare e tutti hanno sempre dei motivi ben precisi per le proprie azioni. Dispiegare lentamente la verità a suon di “Obiezioni!”, analizzando le prove e mostrando alla corte le contraddizioni nelle testimonianze, dà al giocatore la sensazione di essere un vero detective e un abile avvocato alle prese con casi sempre diversi e intriganti. Il gameplay poi si evolve ovviamente tra un gioco e l’altro, ma anche all’interno di ogni stesso titolo, aggiungendo sempre nuovi modi per indagare e meccaniche inedite.
Ogni episodio può essere giocato nell’ordine che si preferisce, con 10 slot di salvataggio a disposizione per ogni titolo da giostrarsi per completare velocemente gli achievement o rigiocare specifiche sezioni dei lunghi processi. Suggeriamo però di partire ovviamente da Apollo Justice: Ace Attorney per poi proseguire con Dual Destinies e infine Spirit of Justice così da seguire l’ordine cronologico degli eventi.
Nel primo titolo, appare per la prima volta nella serie il giovane Apollo Justice, un giovane avvocato al suo primo processo che si ritroverà a difendere niente poco di meno che lo stesso Phoenix Wright, ormai pianista ed esperto giocatore di poker, dopo aver perso l’abilitazione all’avvocatura in seguito a un’accusa di falsificazione delle prove durante un processo di 7 anni prima. Sotto la guida del più qualificato Kristoph Gavin dovrà difendere l’ex avvocato da un’accusa di omicidio, sfruttando la sua peculiare abilità nel comprendere il linguaggio del corpo dei testimoni, che sarà la meccanica principale di questo titolo. I processi in tribunale dove andranno incalzati i testimoni e presentate le prove a difesa del proprio cliente si alternano a fasi investigative in giro per i luoghi legati al caso, dove la geniale Ema Skye della scientifica ci aiuterà a raccogliere impronte digitali, calchi delle impronte e altre utili prove tramite semplici minigiochi.
Prosegue l’avventura con Dual Destinies, dove il mitico Phoenix Wright riuscirà a tornare al banco della difesa – e non sarà l’unico a riapparire in tribunale. Mentre Apollo appare visibilmente ferito e la storia si apre con una vigorosa esplosione in corte, ci viene anche introdotto un nuovo personaggio, l’intraprendente ma goffa Athena Cykes, avvocato difensore specializzato in psicologia analitica che sfrutterà un suo congegno tecnologico in grado di comprendere gli stati d’animo dei testimoni per notare nuove contraddizioni e aggiungere un po’ di novità anche a questo titolo, che si concentra sul trovare un nuovo equilibrio e anche in questo caso risolvere una questione in sospeso che si protrarrà per tutti i capitoli del gioco. Inoltre, l’investigazione si sposta in tre dimensioni permettendoci di analizzare i luoghi principali da più prospettive.
Ultimo titolo della collection è Spirit of Justice, uscito originariamente nel 2016 per Nintendo 3DS, luogo dell’attesa reunion con la mistica Maya Fey, storica compagna di avventure e processi della trilogia originale, ora impegnata nell’addestramento per diventare la Maestra del villaggio di Kurain. Questo titolo gioca sullo stravolgere completamente il sistema giuridico a disposizione del giocatore, ambientando alcuni processi proprio nella nazione straniera di Khura’in, dove la pena (di morte) viene inflitta sia all’imputato sentenziato colpevole, sia al suo difensore. Phoenix Wright sarà quindi disposto a rischiare persino la vita per proteggere gli innocenti, mentre parallelamente Apollo Justice continuerà la sua attività negli Stati Uniti cercando di tirar fuori i suoi amici e colleghi dalla pericolosa situazione. Mentre permangono le abilità individuali di Apollo e Athena dei precedenti titoli, vengono introdotte nuove meccaniche basate sulle Divination Séances, abilità spiritiche che rivelano i ricordi finali dei defunti, utilissime alla ricostruzione degli eventi e quindi alla risoluzione dei tanti avvincenti casi di questo ultimo capitolo al cardiopalma.
Tutto è collegato, in un gigantesco incrocio di trame, moventi e prove spetterà a noi, nei panni dei brillanti avvocati, trovare il nesso e la soluzione di tutto, per arrivare a una degna conclusione di un altro arco narrativo, in attesa che se ne aprano di nuovi il prima possibile.
Contenuti extra e gratificazione del giocatore
Se avete scoperto per la prima volta Ace Attorney con la prima trilogia e ve ne siete appassionati, questo è sicuramente il passo successivo da intraprendere per chiudere il cerchio delle sue intricate trame. Però, oltre al desiderio di rigiocare la serie tanto amata in attesa di nuove avventure, cosa dovrebbe spingere un veterano ad acquistare questa trilogia?
Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy contiene tutti i DLC e contenuti aggiuntivi dei pre-order, accessibili sin da subito. Potrete cambiare i costumi dei protagonisti, ascoltare la colonna sonora completa composta da 175 brani memorabili (tra cui anche 14 tracce dal concerto orchestrale dei 15 anni di Ace Attorney e da quello del 2019), giocare tutti gli episodi bonus e sfogliare una ricchissima galleria di immagini, filmati e bozzetti originali.
Un ulteriore fattore di sfida è proposto poi dagli achievement, degli obiettivi completamente inediti che vi richiederanno di ricercare determinati oggetti negli scenari da investigare o compiere scelte “alternative”. Inoltre, completare tutti e tre i titoli della collection vi darà accesso a 4 illustrazioni speciali davvero splendide, sempre che non decidiate però di usare la Modalità Storia che manda avanti la trama come una serie tv, senza richiedere al giocatore di risolvere effettivamente il caso. Ci pare corretto che il gioco lasci la possibilità di guardare da lontano il dispiegarsi delle trame, ma premi solo chi completi davvero i tre titoli mettendosi appieno nei panni dei formidabili avvocati di Ace Attorney. Ai fini del raggiungimento degli obiettivi, sono però ammesse tutte quelle funzioni di riduzione della difficoltà che concedono suggerimenti e aiuti ai giocatori che altrimenti potrebbero trovarsi in difficoltà nella risoluzione dei casi più intricati.
La collection include anche un Animation Studio che permette di creare le proprie scene personalizzate, mettendo in posa i personaggi e scegliendo di volta in volta sfondi, musica, animazioni e battute iconiche. Il suo funzionamento non è particolarmente intuitivo e manca un video editor interno che permetta di unire le scene direttamente dalla console, tuttavia può essere divertente esportando le catture di gioco e andandole successivamente a editare per creare le proprie buffe interazioni. Sicuramente, l’appassionata community di Ace Attorney saprà sfornare dei capolavori anche solo con questi semplici strumenti.
Ace Attorney in alta definizione
I tre titoli sono stati migliorati graficamente per adattarsi all’alta risoluzione dei televisori moderni, cambiamento particolarmente evidente in Apollo Justice: Ace Attorney che alla sua prima uscita appariva visibilmente pixellato, mentre adesso ha uno stile decisamente più vicino al fumetto o all’anime 2D tradizionale. Sicuramente per alcuni ciò potrebbe snaturare un po’ l’opera e privarla del fascino originale, ma la scelta ci è parsa coerente con ciò che è stato fatto anche in Phoenix Wright: Ace Attorney Trilogy e utile a uniformare un po’ i tre titoli, altrimenti parecchio diversi tra loro.
C’è da considerare, infatti, che Dual Destinies e Spirit of Justice uscirono per Nintendo 3DS, quindi su una console più avanzata rispetto a tutti i precedenti capitoli e per la prima volta con modelli 3D invece dei classici ritratti 2D. Grazie a un gradevole upscaling del prodotto, anche questi due titoli della serie potranno essere giocati su PC e console nella loro miglior forma possibile.
Se proprio dovessimo andare a ricercare una difetto a questa remastered per PS5, lo troveremmo nel mancato utilizzo delle funzioni del DualSense, problema comune a tantissimi titoli usciti sulla più recente console Sony, spesso riscontrabile anche nelle esclusive. Ciò che la famiglia Nintendo DS e 3DS riusciva ad apportare all’esperienza di gioco, sarebbe stato replicabile, ma dovendo rilasciare la remastered anche su PC, Xbox e Nintendo Switch capiamo bene che si sia voluta evitare una riprogrammazione più estesa. Le fasi investigative però sarebbero potute essere molto più avvincenti con l’utilizzo del microfono o del touchpad del controller che avrebbero reso più interattiva l’esperienza nel complesso. Per il resto, i comandi sono stati trasposti al gamepad correttamente, con varie impostazioni di velocità del testo e un comodo autoplay per chi vuole godersi la storia più comodamente.
Conclusioni
Ace Attorney: Apollo Justice Trilogy arriva in Europa il 25 gennaio 2024. Tre titoli narrativamente perfetti si uniscono in una collection imperdibile per chi ha giocato la prima trilogia e desidera continuare a scoprire la storia di Phoenix Wright, Maya e tutti gli altri personaggi coinvolti. Anche i veterani potranno trovare interessanti aggiunte, mettendosi alla prova con il completamento di tutti gli obiettivi inediti, la scoperta delle illustrazioni esclusive e, perché no, godersi la colonna sonora e la visione dei bozzetti e dei filmati in HD. Manca la localizzazione italiana, ma se l’inglese non è un problema per voi, godetevi la conclusione di un arco narrativo impeccabile, dove tutto è connesso e c’è sempre un’obiezione possibile.
PRO
- Tre storie memorabili, egregiamente narrate
- Varietà delle meccaniche fino alla fine
- Sfida aggiunta da alcuni achievement
- Grafica HD e contenuti extra gratificanti
CONTRO
- Il controller DualSense poteva essere valorizzato di più
- L'assenza di localizzazione italiana può pesare
- Animation Studio un po' macchinoso
Se hai letto tutta la recensione (e l'hai letta per davvero tutta senza imbrogliare) puoi cliccare qui sotto per scoprire il voto: