Rivalità e conflitti sono all’ordine del giorno, basta aprire i commenti di un qualunque post online o leggere le notizie sui giornali per rendersi conto del mondo corrotto dalla violenza in cui viviamo, ma esiste un videogioco in cui l’unica cosa che conta è essere gentile verso il prossimo: KarmaZoo è un platform multiplayer online che sfida i giocatori a non entrare in competizione tra loro, ma a cooperare per uno scopo comune.
L’idea di Pastagames e Devolver Digital ci aveva già conquistati durante l’hands-on della Gamescom 2023, ma il gioco completo avrà soddisfatto tutte le aspettative? E soprattutto, le persone si saranno dimostrate meritevoli di un gioco tanto “wholesome” (ndr sano, genuino)?
“Karma” è un vocabolo Sanscrito che vuol dire letteralmente “azione” e si riferisce al principio secondo il quale ogni comportamento umano abbia una ripercussione futura corrisposta. Se il Cosmo viene inteso come un’unica unità pensante, allora il Karma bilancia le energie e mantiene l’equilibrio. Proprio su questo concetto si basa KarmaZoo che nasconde nel suo semplice gameplay platform un messaggio ben più profondo.
Quando in gioco si preme un pulsante per aprire una porta che farà passare i propri alleati, si guadagneranno punti Karma; le 10 anime partecipanti dovranno cooperare per superare i 5 livelli del Loop e far crescere l’albero del Karma il più possibile con le proprie buone azioni e restando sempre uniti.
Ogni giocatore ha infatti una piccola area luminosa attorno a sé che si restringerà se resterà troppo tempo lontano da almeno un altro giocatore o da una zona illuminata da una torcia. Perdere la propria aura equivale a un game over per il giocatore (non per il gruppo) che tornerà al proprio santuario solo coi cuori di Karma che ha accumulato da sé aiutando i compagni prima di svanire.
Idealmente, i giocatori devono cooperare per raccogliere frutti, pacchetti di Karma e ovviamente per raggiungere il traguardo, ricordandosi però che non è una gara tra loro, ma un’avventura comune. Ogni personaggio potrà usare la sua voce, le sue abilità uniche di salto, sfondamento o altro per supportare gli alleati – sperando che questi facciano lo stesso senza lasciarci indietro!
Tra un livello e l’altro è poi possibile votare per un bonus. Due saranno disponibili a prescindere, mentre gli altri tre dipendono dalla quantità di frutta accumulata nell’atto precedente. Questi bonus aggiungono varietà a ogni round anche quando non sono realmente utili, ma solo molto divertenti, come quello che cambia la musica in una melodia di kazoo o armonizza le voci di tutti.
Alla fine del quinto livello del Loop, il Karma accumulato da tutti viene sommato e diviso equamente! Se però nemmeno un’anima riesce a oltrepassare il portale finale entro il tempo prestabilito, una tempesta di sabbia inizierà a offuscare la vista fino a perdere la sfida. A quel punto, tutti hanno perso e tornano a casa solo con il Karma guadagnato da sé (probabilmente molto poco se non sono riusciti a mettersi d’accordo e aiutarsi a superare il livello).
Gufo, rana, cane, giureremmo di aver visto anche uno strano gattino nascosto da qualche parte nel santuario di selezione dei personaggi, d’altronde KarmaZoo è pieno di segreti e forse non ce ne saremmo mai accorti se non avessimo frugato in quei misteriosi libri collezionabili da sbloccare con punti Karma.
I cuoricini ottenuti nel Loop sono però anche la chiave per accedere a nuove aree del santuario e per sbloccare altri dei 50 simpaticissimi personaggi, tra cui anche oggetti inanimati come trottole e annaffiatoi, tutti con versi unici, adorabili animazioni e una propria abilità speciale. Alcune abilità sono simili, ma nell’atto pratico ogni personaggio apporta delle interessanti variazioni al gameplay, visto soprattutto che i livelli si adattano ai personaggi presenti nel team, dando vita a partite costantemente diverse e a puzzle ambientali per cui c’è sempre una soluzione – a condizione che il giocatore sia disposto ad aiutare.
All’atto pratico però, questo concept incentrato sulla gentilezza funziona?
Abbastanza. Non abbiamo riscontrato problemi evidenti con gli altri giocatori, anzi siamo riusciti quasi sempre a nutrire l’albero del Karma finale o abbiam perso negli ultimi livelli, progressivamente più complessi dei primi.
Durante una partita però, qualcuno ha iniziato a segnalare tutti gli altri giocatori creando qualche disagio per via dell’interfaccia confusionaria di questa funzione: le espulsioni possono essere richieste infatti dal menù di pausa, selezionando il nickname del giocatore problematico e dando così il via alle votazioni per la sua esclusione dalla partita. Ci vogliono però 3 voti per espellere un giocatore e nel frattempo la schermata di gioco viene invasa da questo grosso rettangolo sulla testa del personaggio incriminato che oscura la vista degli altri elementi. Quando qualcuno ha iniziato a segnalare tutti i suoi compagni, la schermata è diventata un inferno di crocette.
Salvo questo caso a sé però, la nostra esperienza con KarmaZoo è stata davvero molto rilassante e divertente, tra la scoperta di nuovi puzzle, personaggi inediti e i tantissimi obiettivi da raggiungere per sbloccare un premio speciale. Ogni personaggio ha infatti un set di tre achievement che, una volta completati, accendono la sua stella nel firmamento: completata una costellazione, si ha accesso a un personaggio davvero esclusivo, uno Sherpa, una divinità dalle abilità particolarmente utili per il gruppo. Peccato solo che ottenerne uno richieda davvero tante ora di gioco perché molti achievement richiedono di completare la missione e poi finire il Loop, cosa che non dipende solo dalla propria abilità, ma anche dal gruppo di giocatori casuali che ci si ritrova. Sicuramente con un gruppo di amici reali, connessi online o in locale, è più semplice raggiungere questo traguardo. Sembra poi che il Narratore – col suo splendido accento indiano in tema col gioco – non voglia che ci immischiamo nelle stelle e nei suoi segreti.
Se la modalità Loop è l’ideale sia in single-player con giocatori random online, sia coi propri amici connessi da qualunque piattaforma grazie al cossplay, lo stesso non si può dire per la Modalità Totem, una modalità “da divano”, pensata appositamente per i gruppi di amici che desiderano giocare tra loro sfidandosi in brevi minigiochi tutti contro tutti. Qui i giocatori si sfideranno con lo stesso personaggio, in piccole sfide in pieno stile party game, fino a incoronare il migliore, unico caso in cui vincere conta realmente. Qui però non si guadagna Karma per il santuario, quindi è da ritenersi un extra per sfruttare KarmaZoo anche in quelle occasioni conviviali in cui magari si vuole giocare a qualcosa di simpatico e adatto a tutti durante una serata in compagnia.
È possibile creare una lobby e riunirsi online coi propri amici che possiedono il gioco tramite codice d’invito, ma in questo caso sarebbe stato più adeguato permettere a tutti di unirsi a prescindere dall’acquisto del titolo e valorizzare il tempo speso sul gioco dando un bonus di Karma a tutti i giocatori o almeno all’host. Insomma, c’è margine di miglioramento per questa modalità, ma il gioco risulta già completo con la sua modalità Loop principale.
KarmaZoo sembra avere anche buone prospettive future vista la longevità generale del titolo e l’interesse degli sviluppatori a inserire nuovo contenuto a poco a poco. Il KarmaPass calcola la quantità totale di Karma accumulata da tutti i giocatori globali: al raggiungimento di certi obiettivi, vengono inseriti nel gioco nuovi personaggi, minigiochi e via dicendo. L’idea di lavorare tutti insieme per l’obiettivo comune viene portata avanti in ogni aspetto, mostrando una coerenza davvero ammirevole.
Un titolo che va premiato per concept e varietà. Un idilliaco platform in cui tutti si aiutano a vicenda per accumulare Karma e avanzare lentamente fino al completamento di ogni obiettivo. Ottima longevità e un insieme di piccoli segreti e sorprese che arricchiscono il gioco di carattere. Non è esente da qualche difetto, come l’assenza di matchmaking online per la Modalità Divano o l’estrema difficoltà di certi achievement, ma in generale l’esperienza è stata estremamente godibile e probabilmente continueremo a giocarlo, ancora e ancora, in un loop infinito.
This post was published on 23 Novembre 2023 18:30
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